Pure lo sport nazionale impietosamente preso a calci! Lippi e compagnia sono stati buttati fuori dai Mondiali. Addio sogni di gloria, addio piccola ultima occasione per stare tutti stretti intorno alla bandiera.
Per me che seguo il calcio solo quando gioca l’Italia il tifo è patriottico, insomma. E ora non resta che rabbia e delusione. Tutta l’antipatia e i soldi che girano intorno alla nostra squadra si potevano tollerare solo se avesse dignitosamente tenuto alta, o meglio ancora altissima, la bandiera.
Quello che mette i brividi o i sudori freddi è che sembra uno di quei clamorosi colpi che arrivano quando l’agonia tiene già in equilibrio delicatamente precario. Perché il periodo è cupo, l’umore popolare saltella tra l’incandescenza e la prostrazione, l’orizzonte è minaccioso. E, si sa, i Mondiali erano il diversivo per eccellenza. Il rigurgito di orgoglio nazionale, la tregua, l’attimo di euforia collettiva. Invece…
Disastro.
Preferisco sorvolare sui commenti strettamente calcistici altrimenti finisce che incenerisco tutti di parole incandescenti, turpi e crudeli. Ma è l’aria mesta che si respirava ieri dopo la partita a stringermi il collo in una morsa atroce. La feroce delusione consegnava tutto lo smarrimento davanti a una debolezza che fa, diciamolo, inorridire. Cielo burrascoso, ecco. Non è arrivata la siringata di gioia, di ottimismo, di entusiasmo. E questo è più destabilizzante di qualsiasi periodaccio di crisi. E’ crollato il rifugio, è affondata l’ancora di salvezza.
Lo so, è nei momenti difficili che dobbiamo dimostrare valore, sentimento, volontà, tenacia. E sarei pure pronta, davvero. Ma ho la pessima sensazione che non ci accorgeremo neanche che abbiamo avuto il ct che ci rappresentava meglio…ovvero manifestava il peggio che siamo diventati. Saccente, insopportabile e maldestro, direi.
Adesso che l’Italia è ufficialmente nel pallone non ci resterà che il solito torpore misto a fuggi fuggi di agosto per segnare la quiete apparente. Ma a settembre quale sarà il salvagente?
Intendiamoci, non si trattava di affidare il destino a un successo nel gioco…non vorrei veniste a dirmi che in ben altro dovremmo impegnarci e di ben altro dovremmo preoccuparci. Purtroppo ne sono consapevole! Però talvolta è proprio nelle stelle che leggiamo inquietanti combinazioni, accidenti.
Ultimi commenti