Puntate precedenti:
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Dopo una notte a piangere appoggiata alla balaustra del Madison Avenue Bridge Kate O’Pillar sorride davanti alla porta del Caffè degli artisti, entra da Irina in cerca di quel calore che può strapparla al groviglio dei suoi tristi pensieri e trova alcuni avventori già in amabile conversazione davanti ad una tazza di caffè fumante e a quelle strane e deliziose ciambelle che Irina sforna una volta alla settimana, di giovedì. Incrocia subito lo sguardo di Irina…E’ ancora più bella Kate con quell’aria inquieta e gli occhi leggermente gonfi– pensa Irina – sembra una bimba imbronciata. Ma si preoccupa, le si avvicina con dolcezza ed evitando delicatamente domande dirette, per non imbarazzarla davanti agli ospiti del Caffè, le butta le braccia al collo stringendola forte < Kate, assaggia le mie ciambelle… è il modo migliore per iniziare la giornata> e allontanandosi per andare a recuperarne un piattino da porgerle le strizza l’occhio…
Kate accetta anche se avrebbe preferito potersi trovare da sola con Irina, non ha voglia di starsene lì tra le attenzioni di tutti per la sua bellezza…La sua vita è già troppo complicata. Mangia in fretta e scappa via dicendo ad Irina che la aspetta Pedro de Masiasso, Kate è la sua modella preferita e oggi non può proprio mancare, Pedro deve finire i dipinti per una mostra imminente…
Irina la rassicura…<bellissimo Kate un nuovo dipinto per il Maestro, verrò a prenderti più tardi, ne approfitterò anche per salutare Pedro…poi, se hai tempo, andremo a fare una lunga passeggiata>…Erano le parole che Kate voleva sentirsi dire.
Uscita Kate e più tardi anche Burt Finuzzo e gli altri suoi amici poeti, Irina si chiude nella sua stanza sul retro del Caffè e si stende sul letto. Ha bisogno di restare sola con i suoi interrogativi, con le sue inquietudini, con quel tormento che continua a scavare nella sua mente…Ma quando un lampo attraversa il groviglio nebuloso che ha in testa si alza di scatto, apre una delle antine chiuse a chiave della libreria e fa passare furiosamente tutte le fotografie della cartellina rossa…Si siede alla scrivania, le guarda più attentamente, ancora, tutte. Le ha guardate mille volte negli ultimi anni. Ma senza risposte. Non si arrende Irina, ha un brutto presentimento, sente che qualcosa sta per accadere, quel vecchio caso irrisolto non ha finito di mietere vittime…Apre la busta nera : estrae un documento ingiallito, lo osserva in controluce, si aiuta con una lente d’ingrandimento. Poi ha un fremito, afferra un’altra cartellina e fa scorrere velocemente le carte che vi sono riposte in rigoroso ordine cronologico, arriva a quel manoscritto che ha tenuto tra le mani infinite volte e torna sulle sue righe con la fronte corrucciata, mordicchiandosi le unghie, passando le mani nervosamente tra i suoi riccioli…Solo il rintocco del grande orologio a cucù la scuote. Richiude tutto con cura, fa qualche carezza alle sue gatte, sospira ed è quasi lieta di lasciare quella tortura di riflessioni e ricostruzioni…Anche se il presentimento non l’ha abbandonata sa per esperienza che dopo ore di furiosa ricerca occorre che il cervello elabori senza accanimento, vaghi liberamente, ricucia lentamente le trame senza forzature. E poi ora è giunto il momento di trovare conferme o smentite fuori, fuori dalle carte, fuori dalle macchinazioni, fuori dagli atti ufficiali, fuori da quello che sa…Deve cercarle per la strada e tra i protagonisti di quella verità atroce che prima o poi si svelerà. C’è ancora un po’ di tempo, pensa Irina.
Adesso deve andare a prendere Kate, come promesso. Scrive fuori dal locale “Torno presto…la cena è pronta e se continuerete a sorridere sarà una festa ritrovarci”.
Pochi minuti dopo Irina è da Pedro de Masiasso dove incontra il tenente Mark Alreadything.
spero di aver citato tutte le puntate precedenti...sta diventando difficilissimo !!!
ERRATA CORRIGE : il giorno delle ciambelle di Irina è il giovedì....e non venerdì come avevo erroneamente scritto ! Prendete tutti buona nota, eh !
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