Tocca a noi è un’iniziativa di MTV che si rivolge ai giovani affinché esprimano il loro pensiero e si impegnino nell’esercizio di un diritto costituzionale, quello di elaborare e presentare proposte di legge. Istituto di democrazia diretta per eccellenza il progetto di legge di iniziativa popolare è un grandissimo atto di civiltà, di responsabilità, di partecipazione.
Difficilissimo. Ed è per questo che ai primi slogan ho arricciato il naso. La formazione da giurista ha subito fatto scattare l’allarme. Insomma mettere a punto una proposta di legge è operazione di grande complessità che implica non solo conoscenze della materia sulla quale andare a lavorare ma anche delle connessioni con temi correlati, del sistema normativo generale, dei principi e dei valori inderogabili, degli incastri giuridici-economici con la massa di leggi esistenti.
Ma superato l’impatto iniziale e comunque incuriosita dall’idea sono andata ad approfondire. MTV ha individuato quattro grandi temi: accesso alla politica, ambiente, lavoro, scuola e università. Ha strutturato la collaborazione con un team di esperti nel settore legale che possano seguire, cucire, organizzare le espressioni di volontà e tradurle formalmente in documenti sostenibili. Ha lanciato una campagna video e web per promuovere questa raccolta di forze e di voglia di cambiamento e impegno attivo. Ha puntato ai giovani perché possano camminare insieme verso il futuro.
Questo è Tocca a noi in sintesi. Il concetto è quello di valorizzare la risorsa di uno strumento di democrazia affidando ai ragazzi il compito di incanalare energie verso obiettivi di evoluzione o trasformazione della nostra legislazione.
Rimangono tante perplessità.
Ma è un disegno che merita qualche attenzione. In primis si chiede ai giovani di esserci davvero. Di compiere un’esperienza importante. Di approfondire la conoscenza della realtà, di scontrarsi con essa, di lottare per averne una nuova. Di rimboccarsi le maniche e di apprendere la fatica di tortuosi percorsi. Di confrontarsi. Di inseguire un traguardo. Secondariamente si offre loro l’opportunità di dimostrare preparazione, determinazione, passione. E poi, forse, di mettere in moto un meccanismo virtuoso: un riavvicinamento consapevole e agguerrito agli spazi sociali, al mondo della politica, quella vera.
Ecco, questo è auspicabile. Insomma posso sperare che si deleghi sempre meno ad un oscuro potere e si cresca sempre più come cittadini autentici e accorti.
Temo l’effetto boomerang, in effetti è in agguato. Potrebbe essere un polverone confuso e inconcludente. O schizzare come una moda in una mania di protagonismo senza sostanza e senza logica concreta. O tormentare come l’ennesimo dei bombardamenti di illusione psicologica circa il peso dell’uomo sociale.
E quindi alla fine ci arriverebbe addosso una frana colossale.
Però è un rischio da correre, forse. Almeno non è una fuga, una resa inerme, un disinteresse disgustoso e pericoloso. Io simpaticamente invito i “bamboccioni” a mostrare che non lo sono, che hanno punti da vendere, assi nella manica di straordinaria genialità e intuizioni culturali di levatura mozzafiato. Ma li invito anche a non cadere nell’insidia dell’arroganza facilona…Adesso Tocca a Voi. Invece di chiedere cose felici, risposte e soluzioni avete a portata di mano la vostra tasca per tirar fuori ogni magia.
In definitiva voglio confidare in questa sfida.
Magari è uno degli ultimi moti di speranza che possiamo nutrire…
Ovviamente a patto di non illudersi che sia la panacea di ogni male.
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