Misurarsi con un libro come Il cimitero di Praga non è proprio come dilettarsi con una lettura calda e morbida. Cinquecento pagine di Umberto Eco sono sempre un serio impegno storico e filosofico. Peraltro l’intreccio dei diari su cui è costruita la narrazione è veramente faticoso da seguire quindi acchiappare la trama e non perdere le sue sfumature richiede un’attenzione esemplare…Lucidi, bisogna essere lucidi. Perché tra massoni, ebrei, gesuiti, garibaldini e figure più o meno ruotanti intorno ai grandi pensieri, ai disegni universali e alle segrete strategie il rischio di accumulare inquietudine o confusione è alto, molto alto.
Realtà e romanzo corrono sullo stesso binario e i fili si annodano solo tra le righe o oltre, in quelle tracce che le parole lasciano per svelare nuovi orizzonti.
Bello ma amaro. Forse.
I Protocolli dei Savi anziani di Sion hanno ispirato lo sterminio di Hitler. La grande falsificazione, la verità, i sospetti, l’odio e le alleanze sono un terreno che scotta, ovviamente. Tra Torino, Palermo e Parigi, con garibaldini, preti, carbonari, satanisti, letterati in armi, stragi ed esplosioni la storia presenta un complicato groviglio di infamie, lotte, fedeltà e furori che Eco ricompone con un gioco un po’ audace e un po’ spietato. Insinuandosi tra le date e gli orrori riesce a mostrarci il travaglio, le ferite ancora aperte, le illusioni e le miserie della Storia. Tra diplomazie politiche, occulte manovre, avidità economiche e peccati di religione i protagonisti più reali che immaginari portano in scena il romanzo degli assetti di potere.
La sensazione, brutale, che molti uomini non possano che soggiacere, ignari o impotenti, alla volontà e alla forza di pochi burattinai indistruttibili e talvolta invisibili, è sempre devastante. Il Cimitero di Praga lo conferma con sottile, quasi perfida freddezza.
Imponente, credo, il lavoro di ricerca e analisi. Arguto e singolare lo schema di sviluppo. Con un protagonista come Simonini che è tra i pochi a non rispondere all’anagrafe e al profilo dei personaggi che hanno davvero fatto il passato e trovato posto nei manuali ma è comunque testimonianza autentica dei fatti, dei metodi, delle idee.
Ingegnosa la relazione di penna e abiti con l’abate Dalla Piccola.
Elegante e gradevole l’idea delle illustrazioni. Ideale per un romanzo d’appendice ottocentesco, come i feuilletons dell’epoca.
L’ombra di ciò che crediamo passato sul nostro presente…
Questioni irrisolte. E umane depravazioni.
La mano dello scrittore come bisturi tra glorie e vergogne.
Questo è Il cimitero di Praga, Umberto Eco, BOMPIANI.
L'ho appena preso in mano (un centinaio di pagine), ma mi è parso assai faticoso, come stile e argomento. Eco riprende molti temi e personaggi a lui evidentemente cari, trattati più sommariamente (si fa per dire) nel "Pendolo di Foucault": il protocollo dei Savi di Sion, l'antisemitismo ottocentesco, l'abate Barruel, Rackovskij, lo stesso Simonini... Tutto bene: però manca la leggerezza presente nei libri precedenti, altrettanto eruditi eppure più scorrevoli. Nel "Cimitero" si avanza con passo più lento e greve, cosa che per un affabulatore nato come Eco è un peccato mortale.
Ciao Irene, un abbraccio.
Pim
Scritto da: Pim | 20/12/10 a 09:37
Infatti Pim...richiede un'attenzione puntuale e costante del lettore. Si, è un libro faticoso.
Ma resta un bel libro :)
Ciao, grazie, ricambio l'abbraccio
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 21/12/10 a 20:11
O.T. :
Buon Natale, Irene!! Spero che questo periodo apparentemente strapieno di impegni ti porti alla fine un po' di serenità e di soddisfazioni.
Un abbraccio,
HP
Scritto da: Homing Pigeon | 24/12/10 a 11:37
Tra pochi giorni, i nostri verranno cancellati.
Mi troverai su http://demata.wordpress.com/
Buon anno nuovo.
Scritto da: Demata | 24/12/10 a 12:37
Grazie HP, auguroni anche a te!
Sono stanchissima.......ma per ora và così, pazienza.
Ciao carissimo :)))
Demata, in bocca al lupo per il nuovo blog e felice 2011!
Scritto da: irenespagnuolo | 24/12/10 a 21:49
Ciao, grazie, ricambio l'abbraccio
Scritto da: moncler uomo | 27/12/10 a 03:44
trovato blog attraverso liquida.it
condivido con voi la fatica della lettura, ma ne vale la pena. condivido in particolare la tua osservazione sulle illustrazioni.
ne sto scrivendo qui
http://sonoioche.blogspot.com/2010/12/il-tedesco-produce-in-media-il-doppio.html
mano a mano che lo sto leggendo.
un saluto
Scritto da: MicGin | 28/12/10 a 11:14