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14/10/10

Commenti

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Pim

Il termine Patria è ottocentesco, troppo legato ai confini territoriali, la globalizzazione l'ha reso anacronistico. Forse abbiamo bisogno di una solidarietà vera tra persone, che vada al di là dell'emergenza, si manifesti quotidianamente, con gesti piccoli ma significativi. Esiste, tenace, inattaccabile, ma è sommersa da una marea di fango che tutto travolge. Occorre riportarla alla luce, renderla più manifesta, ecco. Rappresenta la parte migliore del nostro popolo.
Buona giornata, cara Irene, a presto.
Pim

irenespagnuolo

E invece secondo me Pim è proprio il termine Patria che ci manca...sentire la Patria non escluderebbe affatto la solidarietà vera tra persone. Anzi.
Lo spirito di popolo non è solo quel concetto che possiamo considerare anacronistico se lo leghiamo puramente al territorio...è anche, o soprattutto, condivisione. E quindi salutare e importantissimo senso del bene comune!

Irene

Silvia GM

@ IRENE: Argomento tosto decisamente in tri colore…
Mi sono andata a cercare sul vocabolario la parola Patria (lo scrivo con la P maiuscola)-
*-Territorio. Dove un Popolo vive e che ciascuno. Degli abitanti sente come proprio per VINCOLI personali, storici, affettivi, culturali ecc…
*-il complesso degli istituti, tradizioni, ideali che costituiscono la civiltà della Nazione alla quale si appartiene e che formano un tutto unico con la terra ed i suoi abitanti.
*- città o paese natale. Mi piace un sacco ciò che hai scritto.
Adesso (con il tuo permesso) vaso a ruota libera.
Forse i ns. antenati, nonni e bis nonni, avranno avuto una sensazione maggiore e più forte, di attaccamento alla PATRIA ITALIA, proprio per colpa delle migrazioni di fine 800 ed inizio 900; poi a causa della 1° Grande Guerra: quella combattuta al / e sul fronte. Pochi metri e non era più Italia. E loro morivano. Poi c’è stata la 2° Guerra. Noi invece, per fortuna, siamo nati dopo, vissuti dopo. Ora le migrazioni le vediamo compiute dagli altri. E se i giovani ‘’fuggono all’estero con il cervello’’ non si tratta di una vera migrazione da disperati ‘morti di fame’.
Non so se rendo l’idea. E non vado sfiorare l’argomento pre –Unità d’Italia.
Carissima tu esprimi saggi e sani pensieri.
** Corruzione, tradimenti, incapacità, leggerezze ci hanno travolti. E la colpa è di tutti.**
Sì è la colpa di tutti. Da anni. Tutti nel ns. piccolo potevano, potremmo e potremo, fare qualcosa in più, o di meglio.
Però , io compresa, mi trovo in una età (ricordando gli ideali e gli sprint giovanili) in cui veramente passa la voglia di impegnarsi a fine di non essere sgradevoli … e ci viene facile scansare. Anche perché dentro questa età(dopo il secondo giro degli anta) quando sei in difficoltà o ti arrangi o ti arrangi. E in giro ascolti solo tante belle parole. Esattamente come scrivi tu. L’entusiasmo fino a poco prima dei 50 è‘ ancora ‘ alto. Poi … scivola giù a rotta ti collo. E la Patria Autentica mi sa che viene in mente solo quando ci sono i mondiali di calcio. Sigh ! Però mi hai spiazzata. Vado a meditare meglio.

Pier

Finalmente un post della vera Irene !
E' curioso però che da una "nata per scrivere" sia stata dimenticata la lingua che con il territorio e tutti quanti coloro che ci hanno preceduto formano ciò che viene poi chiamato Patria.
Questa è anche l'amore verso la nostra terra e tutto quanto di buono, bello, grande che essi e forse magari anche noi abbiamo realizzato.
In questo non c'è nulla di obsoleto Pim.
Solo magari troppo desiderio di farci del male da soli.
Da non confondere però con un vero grandissimo difetto che abbiamo.
Quello di essere addirittura orgogliosi dei medesimo e ci fa definire nel mondo "pittoreschi" od anche "molto, molto pittoreschi" come diceva Montesano.
Domani leggerò le meditazioni di Silvia GM, sempre molto attenta e precisa. Poi riesce a fare dei commenti corposi senza perderli, come invece a me capita ed accaduto ancora poco fa.
Buona notte o giorno!
Pier

irenespagnuolo

Felice di ritrovarvi, Silvia e Pier....
Un post condensa necessariamente pensieri molto più complessi e profondi. Ci sarebbe tanto da aggiungere, da affinare, da esemplificare...Ma è lo spunto quello che è sempre determinante per riflettere e, speriamo, animarci ad agire, a cambiare, a camminare!

Leggo con grande interesse tutte le osservazioni, abbiamo tutti bisogno di capire, di impostare la rotta, di crescere :)

Un carissimo saluto
Irene

Silvia GM

@PIER: è vero!! La lingua quella parlata come dicasi ITALIANO.E direi che è una grande ricchezza la nostra Patria Lingua.
Ah... per favore non lodarmi troppo. Io mi perdo, eccome se mi perdo. Tante idee e parole quasi sempre confuse. Però l'argomento mi entusiasma.
@IRENE. In giro per il Mondo ci giudicano
'pittoreschi'. Ma sai cos'è ? Forse quando si parla di un Popolo, intenso come Nazione, si pensa un po' per stereotipi. Gli Svizzeri precisi e puntualissimi al millesimo. I Tedeschi freddi e inquadrati. Ad esempio. Per alcuni si notano solo i difetti (in genere gli Italiani difettano in molto in alcuni campi);
per altri si rilevano solo i pregi. Ed imparare da industrializzare la mente ispirandosi ai pregi degli altri? Impegnandosi a correggere i difetti?
Ma solo un c.b.
Perché, poi, la PERFEZIONE sarebbe troppo ... monotona, sinonimo di freddo asettico. (O no?).

irenespagnuolo

Personalmente credo anche in una versione allargata del "popolo": è il tempo delle migrazioni, dei contatti, degli scambi, dell'integrazione...Quindi popolo dovrebbe diventare la comunità, il gruppo che vive insieme e quindi per difendersi, per crescere, per cercare un benessere esistenziale si impegna intorno a valori, principi, regole, confronti. E che rispetta la terra e le risorse... In definitiva è questione di "intelligenza": il rispetto che presti agli altri e alle cose ritorna in forma di bontà della vita.
Non so se mi sono spiegata bene.....pardon!

Irene

Silvia GM

@ IRENE: OK. OK . Ti sei spiegata benissimo e condivido perfettamente il tuo approfondimento di pensiero. Però come mai è così difficile arrivarci? Forse perchè manca la ''buona volontà'' collettiva? Ci vorrebbe una ondata di perspicacia & capacità contagiose !!

irenespagnuolo

Sicuramente manca la buona volontà collettiva Silvia...
Non so cosa potrebbe dare impulso a una grande riflessione e a una "rinascita", purtroppo è una questione culturale e sociale delicatissima.

Incrociamo le dita :)
Irene

Pier

Irene ti sei spiegata benissimo sul popolo e l'integrazione.
Però non è solo questione di volontà collettiva.

La scienza che studia le comunità ed i branchi di animali, noi spesso siamo molto peggio di loro , dice che fino a percentuali del 3 / 5 % l'integrazione è facile. Diventa invece via via più difficile, avvicinandosi e superando il 10 % . Poi molto difficile al di sopra.

Infatti si creano gruppi, clan ecc. e mi pare che sia quanto accade ora in Europa così come da noi.

Proprio ieri la Merkel ha constatato il fallimento del "multiculturalismo" in Germania.

Pier

ivo

Ciao Irene. Non sono uno scarica barile, non scanso gli impegni, pago le tasse. Anche i miei colleghi, e i miei amici. Non siamo furbetti (purtroppo), assolutamente. Conosciamo la dedizione, l'orgoglio e la dignità, che tu ci creda o no, senza tuttavia esaltarci in ciò. Sono pochi quelli che tu descrivi, generalizzare e accomunarli non mi pare corretto. Davvero pensi che se tutti pagassero le tasse avremmo servizi migliori? o forse a pari servizi ci sarebbero solo responsabili con portafogli più gonfi, chissà? La patria, l'orgoglio d'essere italiano, il comune sentire...chissà che se davvero ce l'avessimo come se la passerebbero gli extracomunitari, mah! L'orticello: già riesco a malapena barcamenandomi a guardare il mio, figurati come potrei coltivare anche quello degli altri! Non pensare però che io stia sparando a zero su tutto quel che dici, condivido molto, solo non mi piace generalizzare ed enfatizzare troppo, secondo me la via giusta sta sempre nel mezzo. Nel tuo post ci sono tanti, tantissimi argomenti, e toccarli tutti senza scriverci un 'sussidiario' è impossibile. Ho provato a condensare ma riconosco che mi è venuto fuori un commento della 'lippa', tuttavia è mezzanotte e te lo mando così com'è... ;-)) ciao, buona notte.

ENZO

cara Irene
..... e poi: non c'è la certezza della pena, chi delinque lo sa' e si regola di conseguenza.
Proprio per questo motivo, non sarebbe saggio tutelare Abele e quando c'è la prova certa( Vedi il delitto della piccola Sarah)applicare a Caino quella definitiva? senza tanti falsi moralisti (del resto non condivisi dalla maggior parte della gente.) Cordialmente Enzo

irenespagnuolo

Ivo ovviamente so che non corrispondiamo tutti a quelli che descrivo...la forzatura però è necessaria per rendere l'idea, per stimolare e perchè se oggi siamo messi male evidentemente sono moltissimi quelli che sono proprio così!

Ciao, grazie

Ma si Enzo c'è anche il problema della certezza della pena. Ma viene dopo la nostra stessa percezione di gravità dei comportamenti....
Ti faccio un esempio: quanti (e quanto) considerano di immensa gravità godere di certi privilegi e scorciatoie, sottrarsi a qualche obbligo, evitare qualche spesa e così via?
Pensiamoci su :)

Irene

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