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11/04/10

Commenti

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Silvia GM

@ IRENE: mmhumblehhmumhble! ° 0 ° interessate ed intrigante il tema di questa settimana.
Chissà perché devono sconvolgere le favole scritte nel secolo 1800… e dintorni. Sarebbe come se un giorno qualcuno volesse sconvolgere la favola di Pinocchio, perché in realtà il naso dei bambini non s’allunga anche se racconti bugie; o se ti dovesse capitare di finire in bocca ad una balena, in realtà poi non ci sguazzi dentro per qualche giorno per uscirne fuori incolume…; e nella realtà la fatina dai capelli turchini mica esiste! Vorrei che gli autori od autrici delle FAVOLE originali d’epoca si rivoltassero nella tomba. Cribbio: son favole…. Fantasia.. pura di fiabe e leggende.
OH! W LE FIABE ….
*** Una donna finalmente persona, accidenti. Con la possibilità di amare e vivere senza il fantasma dell’inferiorità o della superiorità.***
Direi che con questo tuo pensiero hai perfettamente esposto una idea SAGGISSIMA degna di
Premio Nobel per la PACE E L’ARMONIA sui i conflitti fra fiocchetti azzurri e fiocchetti (o quote) rosa. La parolina magica l’ha scritta e la condivido : EQUILIBRIO.
Per tutto il resto hai già provveduto tu a fare un elenco sulla faccenda: *maschilismo/femminismo*, non sarei in grado di aggiungere nulla. Solo ricollocare nel modo giusto due semplici vocaboli: maschile – femminile. ???? Che ne diresti di :
Yin Yang

luna sole
notte giorno
oscurità luce
freddo caldo
riposo attività
femminile maschile
nord sud
inverno estate
terra cielo

Giulia

Cara Irene, guarda che quello contro cui si punta il dito non è la ricerca del principe azzuro, ma lo stereotipo della principessa passiva e sorridente a oltranza: Biancaneve sa solo scappare dalla matrigna e trovare rifugio e protezione dai nani; Cenerentola piange fino a quando non compare una miracolosa fata; la bella addormentata dorme...e tutte e tre cantano, in attesa che QUALCUN'ALTRO (fata o principe) riscatti la loro triste sorte! Per carità, anche in Pinocchio esistono fate e grilli parlanti, ma alla fine è lui che si salva, con le sue azioni e le soluzioni che trova DA SOLO. Insomma, alle bimbe si insegna che, quando qualcosa non va, possono salvarsi solo chiedendo aiuto o confidando nella forza altrui (e se per il momento non ci sono principi o fate disponibili, "canta che ti passa"), mentre ai bimbi si dice che possono sempre contare sulle proprie risorse. Una bella differenza, no?
Per quanto riguarda lo stravolgimento culturale, i primi a praticarlo sono stati Disney e compagnia bella, dal momento che le versioni originali delle favole erano sicuramente più macabre, ma anche meno maschiliste: Biancaneve in origine si salva perché riesce a vomitare la mela e non grazie al bacio del principe!!! Meno romantico? E perché mai, dopo segue comunque un matrimonio da favola ;)

Scusa la prolissità

ivo

Pensare che le favole influenzino il modo di comportarsi da adulti mi sembra...come dire, riduttivo(?) rispetto a qual'è l'animo umano. Mi ricorda i sistemi di addestramento dei cani: se da piccolo gli insegni che può mangiare solo quando gli dai tu il permesso, lui ti 'prenderà' come capobranco e ti sarà fedele e sottomesso per tutta la vita. Possibile che anche noi siamo così, che da una favola una persona sia sottomessa o vincitrice per la vita?... O non sarà piuttosto che anzichè concedere sul piano reale più spazio al gentil sesso è meglio ricondurre il tutto ad una errata educazione fiabesca e quindi ad oggi: "ci spiace, ma a causa di favole errate non siete pronte, ritentate alla prossima generazione"!
Spesso dalle crisi, Irene, nascono conflitti, altro che solidarietà: basta sfogliare un qualche libro di storia per rendersene conto. Fin che tiene il benessere e la visibilità occupazionale c'è margine per il sociale, ma quando inizia una crisi economica scatta l'io speriamo che me la cavi, e solo quando poi siamo al fondo della bruttura allora risorge solidarietà, unità eccetera.
Ciao, buona giornata!

Bud

Cara Irene, mi trovi d'accordo al 101%. Personalmente, il tuo e' uno dei migliori pezzi che ho letto ultimamenete, lo dico con convinzione e senza piaggeria.
Evidentemente, la Spagna di Zapatero non ha altri problemi cui pensare in questo momento che le favole per bambini piu' o meno 'maschiliste'.
E' chiaro che molti problemi riguardo l'educazione dei figli, il loro rapporto con i genitori, il loro adattamento sociale, il ruolo delle donne nella societa', dipendono dalle favole a loro raccontate prima dell'età prescolare. Non gia', quando mai, dalla crisi delle famiglie e delle coppie, dai falsi modelli propinati ogni giorno dai media, dall'impoverimento della scuola, dalla mancanza di valori veri.
Di tutte le minchiate partorite in questi tempi, questa di Biancaneve se la gioca per il primo posto assoluto.
Con buona pace di chi la pensa diversamente.

Bud

"La coppia è già piuttosto devastata dalla modernità, se pestiamo malamente sull’acceleratore rischiamo il botto. Quello che poi fa danni e miete vittime."

(come invidio chi sa scriver cosi'...)

Perfetto, verissimo: chi lo nega non sa quel che dice, fa finta di ignorare cosa succede intorno.

Mi sa che la società civile ha gia' il motore fuori giri ed e' ormai troppo tardi per frenare prima del curvone.

irene spagnuolo

Ecco...Giulia giustissime le tue osservazioni. Ma il senso del mio pezzo è stato colto esattamente da Bud. Non per i complimenti (troppo buono Bud!!!) ma proprio per quello che volevo esprimere...

Grazie, un abbraccio ad entrambi
Irene

irene spagnuolo

Silvia: i fiocchetti rosa e azzurri dovrebbero davvero trovare pace e armonia. Forse troppe cose remano contro, non so...
Eppure a me piace pensare che sia questione di buona volontà, di spirito franco, di lungimiranza, di umano trasporto!
Sarà una favola?!?!
:)

Bud, ti cito:

Mi sa che la società civile ha gia' il motore fuori giri ed e' ormai troppo tardi per frenare prima del curvone.
Qualche volta cedo anch'io a questa drammatica considerazione...ma mi ostino a tirar fuori un pizzico di speranza!
Ancora grazie :)

Irene

ivo

Cara Irene, come a volte succede mi trovo contro le tue citazioni. In modo buono, intendo. Tu riprendi:"mi sa che la società civile ha gia' il motore fuori giri ed e' ormai troppo tardi per frenare prima del curvone eccetera." No, non è così. Ti elenco i motivi percui: -perchè lo puoi dire tranquillamente senza che ti succeda nulla; perchè anche la demenzialità di cambiare le favole è tollerata; perchè chiamiamo questa crisi, ma in realtà sono rose e fiori rispetto anche al periodo più brillante a partire dalla metà del 900 a ritroso quanto vuoi; Perchè i valori 'veri' del passato hanno sempre e solo portato a guerre e discriminazioni; Perchè è vero che si sta in discoteca fino all'alba, ma è anche vero che da 30 fa indietro quanto vuoi...mica si usciva quando si voleva; perchè non vado oltre se no divento più noioso ancora e non mi va di torturarvi troppo. Concludo: secondo me è giusto tirare un pò il freno quando si corre troppo, certo, ma se non si ha speranza ora...bè, e quando mai la si doveva avere, nel medioevo?...
:-) ciao, buona serata a tutti e una piccola raccomandazione: non facciamo troppo le vittime se si ha un mal di testa, che fino a ieri si moriva di peste...

irene spagnuolo

ivo...la frase non è mia, l'ha scritta Bud!

Comunque non condanno il "progresso" e men che mai mi sogno di lagnarmi per un mal di testa. So che molti passi sono stati compiuti e il passato non è l'isola felice alla quale cercare di tornare... Forse quello che mi turba però è la smania di correre travolgendo tutto. Come se bisognasse per forza cambiare, svoltare, cancellare...E come se fossimo perennemente non speranzosi ma semplicemente ansiosi e arroganti.....
L'ansia e l'arroganza di essere "più avanti" o di poter toccare il cielo forse allontana gli uomini dalla natura molte volte, no?
Non sarebbe bello sempre godere e pensare?! Mah è un discorso lungo e pure complicatissimo.
A me fa piacere il tuo moderato e interessante parere contrario, è l'essenziale confronto sereno e civile che ci arricchisce, sempre.

Buonissima serata anche a te!
Irene

ivo

E' solo che secondo me, oggi finalmente i valori sono (quasi) veri (sicuramente molto, molto più di ieri)! Se non ho voglia di andare a messa lo posso fare senza problemi, se ne ho voglia uguale. La santa inquisizione in nome dei valori veri ne ha ucciso molti; più tardi a chi si separava, non si battezzava eccetera la chiesa ne ha discriminati molti. Per fare un esempio. Per non parlare dei diritti degli operai rispetto ai padroni. Non si sta travolgendo tutto, semplicemente si dà l'opportunità (lo stai facendo anche tu) di dare voce a tutti. E chiaramente nel mucchio c'è quello che piace e quello no, ma questo si chiama democrazia. Che risulterebbe inattuabile se cercassimo e lasciassimo passare solo quel che secondo noi ha valore. Per cui, secondo me quella di modificare le favole è una cazzata, ma è bello che ci sia gente che la pensa così e che lo possa sostenere...dà la possibilità a chi la pensa al contrario di incazzarsi e discuterne, si chiama libertà di parola.
Ciao, buona notte!

irene spagnuolo

Sulla libertà di parola, Ivo, ci abbracciamo sicuramente :)
Buona notte e grazie ancora
Irene

zia elena

"La coppia è già piuttosto devastata dalla modernità..."

La coppia è sempre stata "devastata", solo che, una volta, la devastazione veniva tenuta segreta e la moglie, nella maggior parte dei casi, accettava passiva ciò che la vita coniugale le imponeva.

Un po' mi conosci e sai bene che non mi riconosco nè nella manager rampante, nè nell'oca giuliva tutta silicone, ma dopo la donna passiva - ricordiamoci che il diritto di voto ci è stato riconosciuto, in Italia, solo nel 1946 - e la donna "che ha perso la bussola", speriamo che arrivi la donna consapevole della parità nella complementarietà.

E sarebbe bello che ci arrivassimo insieme a sviluppare questo concetto, uomini e donne.

In questo ambito, il progetto "educazione nell'uguaglianza", sulla carta, non suona male. Almeno, questa è la mia interpretazione.

La vedo, comunque, più come una conquista del futuro, che una nostalgia del passato: una evoluzione più che una retrospezione.

Sempre interessanti gli argomenti che proponi, cara Irene.

Un abbraccio.

Elena

irene spagnuolo

Parità nella complementarietà è concetto stupendo Elena...speriamo non sia un sogno! Dovremmo crederci e lavorarci insieme, uomini e donne. Concordo pienamente :)
Sarebbe davvero evoluzione e armonia!

Ciao carissima Elena, un abbraccio molto affettuoso
Irene

Giulia

Cara Irene, ho compreso perfettamente il senso del post, solo la penso diversamente da te e da Bud, tutto qui.
Penso che qualsiasi iniziativa cerchi di eliminare pregiudizi e stereotipi (senza crearne di nuovi, s'intende) sia la benvenuta: non sono certamente una favola meno retrogada né una pubblicità della Dove a poter sradicare la disparità fra i sessi, pero' sono piccolissimi tasselli che possono aiutare. A patto, chiaramente, che siano previsti anche tasselli maggiori, come politiche che permettano a entrambi i genitori di occuparsi di famiglia e lavoro, ecc.
Il tutto sostenuto dal tassello per me più indispensabile: la libertà di sentire e scegliere il proprio modo di vivere.

Un saluto.

umberto masperi

Analizzare attentamente le "ragioni" che determinano certe realtà del passato ( ad es. il problema posto) è un primo passo necessario,secondo me, che non può mancare. Solo così le iniziative successive potranno far progredire,anzichè trasformarci in gamberi. C'è un maschilismo stupido, però anche un "femminismo" altrettale.
Forse (ditemi se sbaglio,perchè come ex insegnante ho combattutto sempre da solo) un certo ostacolo,come quello denunciato sulle favole, è necessario ed utile. Bobbio, a propropsito della dialettica: " Nella vita esiste il contrasto,ed il contrasto è benefico". Leggo la riflessione della signora scrittrice ( che supera infinitamente la vuotezza di tante donne di cronaca, nei mass media,anche intellettuali)e le trovo infinitamente "superiori" al ci,ci,ci...alla Parietti( la sola che micapita talora di sentire,forse in questi giorni anche la Pivetti) e mi chiedo come lei sia giunta a questo livello di 'maturità', se non lottando... Ma io sono un epigono, quel matusa che negli anni sessanta attribuivamo a chi ci tirava le orecchie.

Bud

Ok, ok, oggi c'e' piu' libertà e questo e' un valore da difendere sempre. Ma che c'entrano l'Inquisizione e tutto il resto? Sinceramente poi, se uno mi dice che il progresso significa, per i giovani, star fuori fino all'alba, beh, rimango perplesso e non discuto piu': giudicate voi se veramente questa e' una grande conquista per l'umanità.
L'obbligo di andare a Messa? Boh, io sono andato a scuola dai Salesiani per anni - per inciso, mai e poi mai ho ricevuto la minima molestia, ne' mai ho sentito alcunche' al riguardo - e nessuno mi ha chiesto conto di come passavo le domeniche e le feste.
Guarda Ivo che anche noi, 30 anni fa, uscivamo e stavamo fuori (il sabato) fino a quando ci pareva, solo che in discoteca non girava droga e quando non avevamo soldi ci arrangiavamo, senza pretendere niente piu' di quel che ci veniva offerto; men che mai ci veniva il pensiero di procurarceli in modi non leciti. Paura delle sanzioni? E' possibile, pero' a Torino non mi passava nemmeno per l'anticamera del cervello la possibilità di esser rapinato da un coetaneo, sia di giorno che di notte. Eppure i nostri genitori, le nostre famiglie, non erano affatto dei despoti e se siamo cresciuti 'bene' lo dobbiamo sopratutto a loro e al loro esempio. Non avevamo computer, cellulari, I-Pod e cuffie perennemente nelle orecchie (pero' i piu' fortunati hanno visto i Beatles, Battisti e il giovane De Andre' suonare e cantare dal vivo, eh eh..), ma ci divertivamo lo stesso un sacco, esattamente come i giovani d'oggi , forse di piu'.

Comunque stiamo divagando sul tema, questa di Biancaneve e' e resta una fregnaccia e punto. A quando poi la messa al bando delle bambole?
Eh gia', altro che le favole, le bimbe sono condizionate da questi balocchi molto di piu' che non dai racconti di Cenerentole e principi azzurri, si potrebbe sostenere. Io posso dire che mia figlia le ha volute, nessuno glie le ha imposte; ma con tutto cio', a casa mia comanda mia moglie e se combiniamo qualche guaio mi dice "Metti a posto che la mamma CI sgrida ...": la parità? Magari ...

Un grazie a Irene, sono lusingato da quanto mi hai detto. Anch'io comunque penso, mi pare d'averlo gia' scritto in passato, che,seppur faticosamente, con alti e bassi, il mondo progredisce; anche se a volte bisogna andar fuori strada (a me e' successo materialmente, a 18 anni) per imparare a far bene le curve.
Solo chi cade puo' risorgere, nella vita come nello sport, come ha scritto Gramellini: ma questa e' un'altra storia.

ivo

Bud: mi lasci spiazzzato, mi hai demolito ogni riferimento...Guarda che ho 46 anni, 30 anni fa andavo in discoteca e droga, specialmente eroina, ne girava da fare schifo. Solo dei miei ex compagni delle medie, uno è morto per overdose e tre...bè, non sono messi bene. Per fare un esempio. Le risse erano quotidiane in discoteca, e dire che giravi indisturbato per torino...Ma dov'è che giravi, nel cotile di casa tua???
Mi pare di capire comunque che non ti sono assolutamente simpatico, e quindi è inutile che continuo a replicare sul tema poichè lo prenderesti comunque per "il verso sbagliato".
Ciao.

Bud

Ivo, trent'anni fa ci andavo ancora in discoteca, seppur saltuariamente, ma ero gia' adulto e ormai immune da rischi . Un decennio prima ti posso dire che, se la droga girava, dove andavamo noi non ce ne siamo mai accorti. Forse perche' non ci interessava, perche' eravamo piu' ingenui, forse piu' puliti, non so. La delinquenza negli anni '70 certo che c'era, ma tra i giovanissimi meno diffusa di ora; che sia colpa della scuola,delle famiglie disastrate, della Società non mi sento di giudicare, fatto sta che in auto o in moto mi spingevo anche, arditamente, fuori del cortile di casa. Una cosa e' certa, e qui nessuno me ne voglia. Negli anni '60 e '70, il sabato pomeriggio era bello andare a zonzo per i portici di Via Roma e Piazza Castello, perche' non c'era la marmaglia sguaiata che s'incontra ora.
Non mi sei antipatico, ma se il tuo concetto di libertà parte dal fatto che ora i ragazzi possono fare le 5 di mattina e tornare sballati senza problemi a casa beh, mi sa che siamo messi male, ma proprio male, se la maggioranza degli adulti dovesse pensarla cosi'.

Bud

Allora siamo in due, se posso dire, a prenderla per il verso sbagliato: io e la nostra gentile ospite.

irene spagnuolo

Giulia forse non siamo così distanti. Anche io apprezzo e plaudo il superamento di pregiudizi e stereotipi...a patto appunto non si presenti come chissà quale successo la donna rampante!
No, un altro stereotipo atroce e pericoloso.....:)
Ciao Giulia, grazie
Irene

ivo

Mi ci tiri dentro per i capelli :-))... Il mio concetto di libertà, consiste anche nel fatto che se uno vuole rincasare alle 23 lo può fare, alle 01 anche, alle 03 pure e via dicendo. Senza dover essere considerato sbandato o poco di buono o sballato. E senza dover rendere conto a moralisti bacchettoni che vorrebbero tutti a letto col coprifuoco, ma unicamente alla famiglia se ragazzi o a se stessi se adulti. Libertà, ripeto, perchè tu aggiungi sballati? Questo è essere prevenuti! Chi si droga, ubriaca eccetera non credo che abbia un orario da rispettare, che debba farlo oltre le tre di mattina altrimenti se rincasa prima torna a casa sano come un pesce. Manco dovessero timbrare la cartolina per 'farsi'! E la 'marmaglia' c'è sempre stata, e sempre è stato detto che una volta era meglio perchè non c'era...più o meno come non ci sono più le mezze stagioni.
Ciao, buona serata!

irene spagnuolo

A Umberto Masperi: grazie e...benvenuto qui!

Irene

irene spagnuolo

Oh santi numi typepad ha mangiato un mio intervento!
Beh insomma non lo ripeto per esteso, troppo lungo :)
Comunque più o meno sintetizzo:
No dai, Bud, Ivo non mi sta antipatico. Interviene spesso con garbo e buoni argomenti. Non possiamo essere sempre d'accordo! Ma il confronto, civile, è sempre utilissimo...e qui possiamo scambiarci serenamente opinioni diverse.
Io non credo che tutto ciò che è "moderno" non è buono. E non vivo di nostalgia anzi...
Però tocco con mano ogni giorno la crisi umana e culturale. Frequento moltissimi giovani (e comunque persone di ogni età) e francamente credo di avere un raggio di osservazione piuttosto attendibile....
Quanto alle ragazze/donne ho scritto molte volte e francamente non credo che certe "conquiste" siano un vero successo ahinoi :(

Buona serata e un caro saluto
Irene

ivo

Urca, Irene, anche tu mi ci tiri dentro a forza :-)) La crisi umana e culturale, ha cominciato a prendere il verso giusto da quando si è riconosciuto a tutti gli individui la loro dignità e personalità, ma non è da tanto tempo, al massimo nell'occidente e nel nord america sarà dalla metà del secolo scorso mentre nell'oriente - per non parlare dell'africa - ancora si ragiona per caste e donne e bambini non hanno voce, non hanno diritti. Nemmeno gli schiavi o servi che dir si voglia. Il 'grafico' da noi volge per il verso giusto, ovviamente con le sue ondulazioni di picchi e fondi, ma il non riconoscere i progressi in tal senso significa rendere meno il sacrificio e la lotta che tante persone hanno fatto e contribuito perchè ciò accadesse. Quindi non voltiamoci sempre al che bello e come era meglio una volta, ma proviamo ad apprezzare e migliorare il presente...che secondo me è meglio. In che modo? Bè, Irene, dando voce a tutti e tu lo stai già facendo, rafforziamo magari infondendo un pò più di fiducia nei giovani (mi ricordo che da ragazzo mi rugava parecchio sentire i commenti del 'una volta sì che era meglio') e...ognuno faccia ciò che crede, ma basta con sto una volta qui, una volta là! e che caspita, non se ne può più!
Ciao, buonissima serata a tutti!

irene spagnuolo

Ivo dai non sono così attaccata al passato, dai! Riconosco con forza i progressi e gli sviluppi, per carità. Certo di lasciare aperte porte e finestre all'evoluzione, allo scambio, al nutrimento dell'intelletto e dello spirito...
Per molti versi convengo, facciamoci pure iniezioni di ottimismo e fiducia. Ma, credimi, su molti aspetti non riesco proprio a non vedere decadimento e regresso. Accidenti non è che vivi in un'isola felice?
Comunque continuamo a leggerci, ad ascoltarci, a riflettere....farà bene a tutti.
Ciao ciao buona giornata
Irene

magicajuve

Non ho letto tutto ,forse non ci azzecco niente ma penso che : chi non ha mai letto favole e non guarda i cartoni animati almeno una volta al mese senza ridere a crepapelle.....
Comunque...che bella la libertà !

Bud

Va bene Ivo, hai ragione tu: negli anni '60 e '70 era come e peggio di adesso, anche se c'erano ancora le mezze stagioni ...

Pero', le preoccupazioni che avevano i miei riguardo i rischi sul futuro dei figli erano certamente inferiori a quelle dei genitori di oggi. Te lo dico da padre, non so se tu lo sei (mi sembra di no).

Mi pare che tu ragioni come un diciassettenne la cui massima aspirazione consiste nell'essere libero di uscire la sera.

La liberta' e' altra cosa, Ivo. Fatti un giro sul blog di Yoany Sanchez, senza andar virtualmente troppo lontano, poi forse capirai.

Fiona Petito

Cara Irene.
Ho fatto un commento(ne) provocazione al tuo post "Siamo donne" --, ma forse lo potevo aggangiare anche meglio a questo (Donne e favole). Non so se lo hai visto, ma se te lo andassi a vedere e (...laddove avessi il coraggio di arrivare fino in fondo) ci facessi poi un tuo commento ne sarei molto contenta.
Ciao
Fiona Petito

ivo

Bud: o.k., cercherò di sforzarmi a maturare un pò.
Ciao, buona giornata!

ivo

Irene: no, le isole felici per me sono finite 10 anni fa. Ma ad essere ottimisti si paga lo stesso... :-)) quindi tanto vale!
Ciao, buona giornata!

Bud

Mi sono esperesso male, Ivo: non volevo dire che hai la testa di un teen-ager (che poi non e' una cosa tanto male, per certi versi).
Sull'ottimismo siamo cmq d'accordo, solo che quando il futuro delle persone "dal cui sorriso e dal cui benessere dipende la nostra felicità" lo vedi pieno di trappole, diventa difficile conservarlo.

Bud

... E poi chiedo venia a tutti: quando il mio TORO non vince, tendo ad essere piu' acido del solito.

irene spagnuolo

Ivo, Bud...c'è carne per i vostri denti sul post Siamo donne. C'è un lunghissimo intervento di Fiona Petito.....sul quale sarebbe proprio carino leggere il vostro parere!

Irene

Chris

Le favole?

Vogliamo riscrivere tutta la letteratura che non si adatta alla filosofia del ventunesimo secolo, o ci accontentiamo delle favole?

Via la Divina Commedia - maschilista e integralista cristiana vagamente eretica. Via i Promessi Sposi, Lucia è il simbolo della donna succube che attende gli eventi anzichè affrontarli a viso aperto come il maschilistissimo Renzo.

Via i vangeli: 12 apostoli e nessuna donna? Diseducativo. E non parliamo poi di Adamo ed Eva! Gran parte della filosofia, e persino la letteratura leggera di svago: Tolkien stesso è così smaccatamente maschilista che nella versione cinematografica il regista elimina personaggi maschili sostituendoli con femminili.

Oppure ...

Anzichè censure e rescritture della storia in stile sovietico/Orwelliano, approfittiamone per spiegare ai nostri figli le favole che leggiamo, spieghiamogli perchè le principesse piangono e i principi sono tutti belli, buoni, saggi e coraggiosi. Inculchiamogli un po' di senso critico da subito: chissà che capiscano che coraggio e lacrime non dipendono dal sesso con cui si nasce, ma dalla persona che educhiamo in noi.

Perchè il rischio è che crescendo, di fronte alle contraddizioni di un mondo moderno teso tra pelle sovresposta e burqa, non abbiano termini di paragone per capire ragioni e motivi.

Bud

Grande Chris ...

Marco D'Auria

Secondo me,una delle cose che noi non riusciamo a dominare, ma che ci impone i suoi ritmi sempre più veloci è la tecnologia , che è una cosa ben diversa dalla Scienza (oggigiorno la ricerca scientifica è sottoposta alla tecnologia a sua volta schiava dell'economia, ad esempio vedi le industrie farmaceutiche). Voglio dire che i valori sono dettati dalla tecnologia dalla economia, e dai media. Nel passato avevamo ritmi più consoni ala natura e per quello che mi riguarda dovremo recuperare qualcosa di quei tempi. Credo che siamo tantissimi a pensarla così, e che valga sempre il principio per cui siamo noi a fare un uso corretto delle cose e non le cose ad usarci.

irene spagnuolo

Grazie, Chris...splendide riflessioni!
Irene

ivo

Marco: sì, certo, ma non perdiamo di vista il punto primo della scala: la tecnologia, l'economia, i media per primeggiare devono soddisfare i bisogni dei compratori...cioè, noi. Siamo noi che facciamo i ritmi.
Passerò di nuovo per inguaribile polemico, e probabilmente lo sarò per davvero, ma nel passato i ritmi erano molto, molto più sostenuti di ora. I turni di lavoro massacranti, sia in fabbrica che in agricoltura assorbivano completamente la persona, che in genere aveva come hobby o passatempo unicamente la 'passata' al bar...
buonanotte!

stelladineve

...E poi, perchè mai dovremmo negarci il diritto di credere nelle fiabe? non mi sento meno donna se dico che ogni tanto sogno che il mio principe azzurro mi salvi...
Ciao Irene!

irene spagnuolo

brava stella di neve, condivido pienamente!!!
ciao cara :)

Bud

Pesno che ora come ora il Governo spagnolo abbia ben altro di cui occuparsi. Chissà, forse come dice Chris in "Scollature" - mi permetto di ribadire, stupendo il suo intervento qui- anche in questo caso c'e' un tentativo di distogliere, almeno in parte, l'attenzione.
Cio' che ha scritto Stelladineve e' universalmente condivisibile, vale anche per gli uomini: sognare fa bene all'anima.

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