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17/03/10

Commenti

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SilviaGM

@ Buongiorn-issimo Irene!
Dunque allora: F (effe) come: femmine –femminile- femminilità- femministe-
Le femministe son passate di moda; le femmine che contestavano il corpo- donna usato come *oggetto* non contestano più. Gettarono simbolicamente il reggiseno al vento… vestendo in modo poco femminile mostrando poco, e ‘fregandosene’ della zona se piatta, ondulata o super molleggiata. La zona non veniva più messa in evidenza. I maschietti dovevano accontentarsi dell’insieme della femmina avvolta in pacco a sorpresa. Le nostre mamme (intendo la generazione giovane negli anni 40/ 50 (stile donna Sofia!!) credo fossero in modo naturale (grazia a Madre Natura) FEMMINILI. Anche quelle zone morbidamente sorrette da corsetti che ‘stringevano sapientemente’ il giro vita ma alzavano con malizia e senza volgarità. Erano femminilmente
‘castigate’, quel tanto che bastava per far “buttare l’occhio” ai maschietti; lasciandolo poi scivolare via con la fantasia…. Occhio vedeva (non troppo) e poi immaginava un po’ di più.. Se pensi alla metà del 1600 (secolo) quando le scollature erano V ertiginose. Le femmine venivano *steccate*, rinchiuse in scafandri lunghi fino a terra, ma le scollature si concedevano alla vista di parrucosi maschi… Poi invece, adesso anni 2000, il *salto* nel V-uoto è tremendo. In TV le femmine non son più manco vestite: tutte in sottoveste. Cioè : quello che negli anni 50/60 era un indumento di seduzione femminile, da indossare sotto il vestito, oggi E’ IL VESTITO. Hanno ristretto le taglie gonfiato le tette. Hai scritto bene : paiono esplodere. E non andiamo a sindacare se son naturali o siliconate. Ma è OVVIO che poi ai maschietti gli occhi (tutti e due) si dirigono calamitati *Lì*. E lì rimangono incollati. Il cervello (dei maschietti) si distrae, si disconnette dal resto della femminilità non più femminista delle nuove femmine. Credo sia solo questione di ridimensionare un po’ : meno volgare, meno vertiginoso ostentato, più dolcemente femminile? Ma questo dovrebbero essere i maschietti a commentarlo. Credo che nei loro neuroni il pensiero che conclude la seguente visione sia stato, sia ancora e sempre sarà: = femmina poco vestita che mette in mostra QUELLE COSE CHE LE DONNE HANNO ED I MASCHIETTI NO… equivalga ad un invito ???????? Ciao cara…. Frizzantissima femminilmente Irene. Firmato : una poco femminile ex femminista Silvia.

Pim

Il peccato sta nell'occhio di chi guarda, si dice. C'è chi infila nella scollatura uno sguardo bavoso, e chi si limita a dare un'occhiata come fosse un bel quadro e bòn (io sono tra questi). Che una quarta misura sia più o meno esposta, secondo me cambia poco.
Mi limito a condannare l'ipocrisia di certi uomini: i quali pretendono che la propria donna sia sempre accollatissima, poiché temono che un altro uomo faccia il guardone, esattamente come sono loro...
Ciao Irene, buona giornata.
PIm

Prishilla

Io son pragmatica: è come dire che mi da fastidio che la gente mi guardi in casa ma che considero limitativo della mia libertà mettere le tende. Ognuno fa come crede, senza troppe illusioni sul mondo. Altrimenti altro non è che una scusa per parlarne, oltre che per mostrarle.

Ciao Irene! Prish

ivo

Nella ditta in cui lavoro c'è una direttrice del personale che...porco cane! Mai che capiti una volta anche a me d'essere vittima di molestie sessuali sul posto di lavoro!.. :-))
Buona giornata a tutti!

irene spagnuolo

Tu Silvia devi essere proprio una grande femmina!!!

Prish, evviva il pragmatismo...:)

Pim eh l'ipocrisia è proprio la buccia di banana che mina l'equilibrio di tutti, uomini e donne...........

Eh eh ivo occhio alla capa: guardare ma non toccare !!!!

Irene

SilviaGM

@ IRENE : IO????????
OHHHHH ' NA ROBA !!
UN METRO E 52/53... senza tacchi; però baro e ne dichiaro 1,55 -^ ___ ^-

POST DI IVO:
TROOOOPPPPPOOOO SIMPATICO.

irene spagnuolo

Silvia il vino buono sta nelle botti piccole...antica saggezza :)

ivo

Silvia: in effetti credo che tu abbia ragione, mettere 'in mostra...' può sottintendere una specie d'invito. Da sempre esiste il "linguaggio" del vestire ed anche se si dice che l'abito non fa il monaco, da come uno si veste si può capire spesso che mestiere fa, il ceto sociale, la serietà o sobrietà; può comunicare fiducia o timore eccetera eccetera. Ora, è vero certamente che ognuno nei limiti della decenza si può vestire come meglio crede e non deve essere discriminato per questo, ma se si abbiglia in un certo modo in effetti può essere...frainteso, specie se l'abbigliamento...manca!
Ciao, buona serata!

SilviaGM

@ IVO: il tuo ragionamento è perfetto e mi fa piacere che esso arrivi da una mente maschile. Io ho ripescato nel modo di porsi delle femminilmente donne degli anni 50 in quanto mostravano, a mio modesto parere, femminilità senza cadere nel volgare. Vuoi che fosse la moda a “dettare” l’eleganza, vuoi che allora si era in pieno potere “cattolico”. Intendo dire che contava molto l’esser giudicati; il non apparire in un certo modo significava sembrare una cattiva ragazza. Ed per anni ancora le donne dovettero far ben attenzione all’abito “che faceva il monaco”. Ho anche accennato alle“femministe” della mia gioventù in quanto, coraggiosamente e simbolicamente, *gettarono al vento il reggiseno* come uno dei modi per contestare e demolire tanti pregiudizi che condizionarono le ns. madri. Quei maglioni informi con gonnelloni, le camicie confezionate di tela indiana in stile *figlie dei fiori, che non sottolineavano certo mala femminilità, si indossavamo con orgoglio.
Combinazione ieri, leggendo un libro, ho trovato la frase che riporto di seguito. Ed ho pensato proprio a questo blog di Irene ed a questo argomento, sul quale poche ore prima avevo scritto una mia interpretazione. Questi pensieri lo scrittore li ha scritti a fine degli
anni’90, e si riferisce alle donne Americane. Credo ne valga la pena perderci qualche minuto. ( (Vedere sotto).

SilviaGM

Il libro è * L’ultimo giro di giostra* di Tiziano Terzani. A pag. 56/57 l’autore riporta una delle sue molte Riflessioni. ***= seduto ai piedi di un grande albero al Central Park le stavo a guardare le donne. Era una guerra di sessi combattuta in una direzione soltanto: le donne contro gli uomini.Le stavo a guardare le donne: sane, dure, sicure di sé, robotiche. Prima passavano sudate a fare il loro jogging quotidiano in tenute attillatissime, provocanti, con i capelli a coda di cavallo; più tardi passavano vestite in uniforme da ufficio – talilleur nero, scarpe nere, borsa nera con il computer -, i capelli ancora umidi di doccia, sciolti. Belle e gelide, anche fisicamente arroganti e sprezzanti. Tutto quello la “mia generazione” considerava FEMMINILE è scomparso, volutamente cancellato da questa nuova e perversa idea di eliminare le differenze, di rendere tutti uguali e fare delle donne delle brutte copie degli uomini. Folco, mio figlio, anche lui cresciuto in Asia, mi aveva raccontato che, pochi giorni dopo essere arrivato da studente alla……University…aveva cercato di aprire la porta di un’aula per lasciar passare una sua compagna e quella lo aveva freddato, dicendo:
= Ehi, tu, credi che io non sia capace di aprire quel ca… o di porta da sola?=
Avevo pensato che fosse un’eccezione. NO. Era la regola. E più le donne sviluppavano muscoli ed arroganza, più gli uomini si fanno impauriti e titubanti. ::::/::: Il risultato? Un grande infelicità, mi sembrava ::::/:::: tante donne sole sui 40 / 50 anni,… a portare a spasso un cane che mi pareva avesse il nome di un qualche loro uomo che non c’era più::/:::: Erano le stesse donne che anni prima correvano per costruirsi dei bei corpi, ora comunque attempati; le stesse donne che avevano investito la loro gioventù nle preteso sogno di una libertà guerriera, finita ora in solitudine, piccoli tic tante rughe e, alemo per me che osservavo, in una pesante malinconia. Mi venivano spesso in mente le donne indiane, ancora oggi così femminili, così diversamente sicure di sé, così più donne a 40/50 anni che a 20. Non atletiche ma naturalmente belle. Davvero l’altra faccia della luna.=*** ::////


ivo

Sempre nella "scia" di Silvia, voglio ancora aggiungere una cosa banale e scontata ma che forse ogni tanto si perde di vista: una donna è più o meno femminile a prescindere dal vestito; quest'ultimo può solo valorizzare magari un pochino in più quel che c'è già...una donna veramente femminile è difficile che scada con abbigliamenti che sfiorano il volgare, poichè per natura ha gusto. Il fatto è che a noi maschietti (per esempio)tra il vedere passare una donna femminile 'seria' o vedere passare una donna con pantaloni attillati a vita bassa con perizoma che esce a far bella mostra o magari con una mini ascellare...preferiamo la seconda, poichè si tratta solo di "guardare". Ben altra cosa ne è sceglierne la compagnia, l'amicizia o l'affetto: cambiano i valori "di misura"in campo, il punto focale dell'occhio maschile sale di almeno 70-80 cm. :-))
Ovviamente secondo me.
Ciao, buona giornata!

SilviaGM

@ IVO :- ))))))))))

^ ____ ^ ° 0 ° ^ ! °

Sei troppo simpatico. Ho capito: per/ od all' involucro che racchiude un fiocco rosa una sbirciata con l'occhio che non fa mai male. Mappoiiii cuore cervello e anima pretendono qualcos'altro. Come dire?
Donne solo da guardare & donne da amare. (Per amare intendo in modo vario: sia per Amore AMORE = eventuale matrimonio; sia come una 'donna per amica.)
BUONA FELICE DOMENICA. silvia

irene spagnuolo

Splendido il pezzo che riporti Silvia. Condivido in pieno. E infatti mi piacciono le osservazioni di Ivo, sulla femminilità e sul pensiero degli uomini.
Il discorso è ovviamente molto complesso, credo sia il punto di partenza e anche quello più rilevabile a prima vista della difficile comunicazione uomini/donne. C'è una crisi di relazione che dura decenni e dovremmo trovare il coraggio o la voglia di affrontare profondamente e onestamente tutte le questioni irrisolte...ritroveremmo forse verità e serenità :)

Andremo avanti su questi argomenti, si insomma sicuramente riproporrò nuovi stimoli.....

GRAZIE, è davvero gradevole e interessante leggervi.
Buona domenica, un saluto carissimo

Irene

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