Sembrerà una provocazione, lo so. E un po’ lo è, non è male ammetterlo. Ma è anche un desiderio sereno, un proposito serio.
La signora Lia ha deciso. Che suona un po’ come l’attimo che precede il verdetto della corte. Insomma la solennità è quella perché la signora Lia è un’istituzione in fatto di proclami, bisogna ricordarlo.
In tempi di feste mondane alla signora Lia, bizzarra com’è, non poteva che balenare l’idea di una nudità spirituale. Insomma una di quelle avventure emotive, intime, spirituali che qualcuno potrebbe scambiare per anticamera della follia. Ma lei se ne infischia dei sussulti altrui, ovviamente. E non vede l’ora di affidare alla notte di San Silvestro abiti e orpelli inzuppati di un logoro passato e di consegnare la vergine essenza all’anno nuovo.
Espressione forte, vergine essenza. Ma le parole di Lia non si discutono mai, o quasi.
E’ un po’ come partire da zero. Spogliarsi di tutto quello che ci lega, ci soffoca, ci opprime. Provare ad esplorare la vita senza la zavorra dei cattivi ricordi, delle false certezze, delle brutte suggestioni. E soprattutto ritrovare quel contatto gioioso con l’aria e la terra, con la linfa del cuore, con i moti irriverenti della spontaneità.
O molto altro ancora, chissà.
Che poi la straordinaria Lia voglia come sempre rendere clamorose le svolte è un fatto divertente. Fa parte della sua incontenibile vivacità, della sua inarrivabile audacia. Così non mi stupisco troppo se il programma della nottata include proprio la nudità fisica. Per intenderci vuole compiere il suo percorso di meditazione, di ricerca interiore, di purificazione e dintorni intellettuali ed emotivi senza abiti addosso. Chiusa in casa da sola, magari. O in qualche angolo di campagna buia e deserta.
Considerando le temperature ho consigliato la prima soluzione, vorrei ritrovarla viva a Capodanno insomma e non congelata in qualche landa sperduta. Spero voglia accogliere l’ultimo suggerimento del vecchio anno, ecco. Per me è importante la sua salute come la sua presenza, accidenti. Siete pregati, se la incrociate nuda in preda ad esercizi di riflessione e catarsi, di condurla in luogo caldo! Ma, mi raccomando, siate delicati e rispettosi: non alterate troppo il suo stato di concentrazione, per carità.
E soprattutto non cercate di convincerla ad aggregarsi a qualche cenone, veglione, party o occasione del genere. Rischiereste reazioni assai brusche. Quasi devastanti, direi.
Meglio nuda che avvolta in un fascio di lustrini, sembra pensare da sempre. Figuriamoci quest’anno, determinata com’è a fare della nudità bandiera di umanità e cultura…
Augurando a tutti un sereno 2010 oso sperare che per la signora Lia il viaggio alla conquista della propria più autentica identità si riveli strepitoso!
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