Prima fu Michael Douglas. Poi forse Robbie Williams, vado a memoria.
Credevo fosse solo una di quelle sciocchezze pubblicitarie che ogni tanto spuntano dallo star system per acchiappare morbose curiosità. Comunque l’idea che si considerasse una promozione stuzzicante la diceva lunga sui pruriti collettivi.
Ma non era abbastanza per sconvolgermi, ecco. Il tempo invece ha portato altre dirompenti affermazioni del sesso dilagante, almeno come pensiero s’intende. E ora direi che drammaticamente non mi sorprendo a immaginare il sesso come ossessione. Anzi. E’ così chiacchierato, esaltato, insinuato, mostrato, additato da essere diventato assorbente, onnipresente. Come un chiodo fisso. E’ la nostra ombra.
La nudità dei corpi, l’eccitazione, il gioco delle seduzioni e delle trasgressioni sembrano divorare energie e attenzioni. Cacciatori, prede, guardoni, satiri, vogliose avventuriere si affannano a inseguire emozioni fugaci, a soddisfare bisogni irrefrenabili, a nutrirsi di piaceri e passioni con forsennata ingordigia. E sono anonime casalinghe, manager in doppiopetto grigio, attempati padri di famiglia, signore della resistente borghesia, giovani studenti. Un fenomeno trasversale che riguarda tutte le generazioni, le condizioni sociali, gli ambienti culturali.
Il web ha amplificato sogni, perversioni, depravazioni. O meglio ha fatto emergere forza e diffusione di un fenomeno sociale inquietante: la fame godereccia di spazi proibiti, che poi tanto proibiti in verità non sono. Ha svelato il numero di naviganti nell’eros o nel vizio atroce, la quantità di manie e di desideri più o meno confessabili. Ha aumentato vertiginosamente le possibilità di sguazzare in torbide acque, di coccolare indisturbati l’orrore della dissolutezza, di sfogare anonimamente il turpe spettacolo di bavosa lascivia. Ha fornito occasioni per diventare protagonisti della pornografia.
D’altra parte dobbiamo fare i conti con la realtà. La piazza virtuale è la perfetta fotografia delle ambizioni, delle tendenze, delle brame e delle recondite frenesie degli uomini e delle donne del nostro tempo, quelle che magari in carne ed ossa fingono esistenze quiete e morigerate.
D’altra parte dobbiamo prendere atto dell’evidenza, spia di un allarmante groviglio di convulsioni carnali. Su internet tutto è un po’ sesso, dice la signora Lia. Insomma tutto ammicca, almeno. Pure i siti dei quotidiani on line riportano con abbondanza foto, video e notizie che scatenano e nutrono pulsioni erotiche. E il fiorire di scoop testimonia solo una sorta di consacrazione nazionale della devianza sessuale. Perché di devianza si deve pur trattare se passa sopra tutto e tutti come un ciclone, se offusca ogni cosa, se diventa incontenibile urgenza.
D’altra parte a questa baldoria dei sensi abbiamo associato libertà, evoluzione, diritto, conquista, trionfo, gioia. La vita è un soffio, spassiamocela senza limiti… Altro che questioni morali o tormenti spirituali o ideali dell’uomo e della società o elevazioni culturali. Siamo animali in stagione d’amore. Prendere, dare, osare, togliersi qualsiasi sfizio. Alla faccia della famiglia, della decenza, della natura, dei sentimenti. E’ un luna park: da una giostra all’altra il divertimento è assicurato.
Chat, siti, social network: tanti click a disposizione per sfoggiare l’audacia, intrufolarsi nella voluttà, far volare la fantasia. Senza freni. Se poi incontri tua figlia, tua madre, tuo nonno, il padre del tuo fidanzato non puoi neanche indignarti, tormentarti per lo choc, denunciare l’oscenità: siete compagni di squadra, accidenti.
Malati di sesso: molti, moltissimi.
Brancolando con la schiuma alla bocca davanti a video, tastiera e webcam si perde l’abbraccio caldo della stanza accanto, forse. Eppure sarebbe lì, accidenti, a portata di diletto e appagamento!
E temo che l’autentica novità sia che il sesso è andato in fumo. Le sensazioni travolgenti sono relegate al mondo virtuale, in pratica dilagano impotenti, inconcludenti, solitari, timidi patologici e affini. Uomini e donne frizzanti in rete e bloccati nella vita. Che a giudicare da mancati o pessimi approcci, delusioni, comunicazione disastrosa, deficit di complicità e relazioni noiose e stanche non c’è da stare allegri…
Homo sum, humani nihil a me alienum puto
Scritto da: onyx70 | 26/10/09 a 11:28
Il sesso: più se ne parla e meno si fa (e viceversa). E così il web ha dato la stura ai deliri logorroici, all'esibizionismo spinto, alle fantasie più sfrenate, alla caccia grossa di emozioni. Apparentemente non c'è prezzo da pagare, ma poi molti scoprono di non riuscire più a gestire gli affetti quotidiani.
Per fortuna le relazioni più intime, passionali e travolgenti, rimangono celate agli sguardi mediatici.
Buon inizio settimana, Irene. Un abbraccio.
Pim
Scritto da: Pim | 26/10/09 a 11:41
Una storia vera di solitudini senili.
Quando mio padre era studente universitario, si guadagnava qualche soldo posando come modello in accademie e studi d’arte. Un lavoro trovato, più che cercato; noiosissimo, ma che risolveva molto bene i problemi di uno studente squattrinato che poteva così facilmente disporre di un po’ di soldi per un pizza e cinema con la ragazza. (eppoi ci doveva pur essere qualcuno che lo facesse, osserva)
Gli capitò di lavorare in uno studio dove una vecchia signora - un’ebrea russa su una sedia a rotelle per una gamba amputata - insegnava disegno e pittura a (sopratutto) signore della società bene che si sentivano una vena artistica inespressa. Una volta, mentre vi si recava, si imbattè in un tizio malmesso, che insistette acché gli comprasse per pochi soldi un mazzolino di fiori quasi appassiti, per “potere mangiare” disse, con un alito che puzzava di vino. Giunto in studio, regalò il mazzetto alla signora, che ne rimase molto impressionata: “quanto tempo è passato da quando qualcuno ha pensato di portarmi dei fiori” disse commossa. Da quel giorno la signora prese a chiamare la segretaria dell’accademia pregandola di mandarle quel “bravo ragazzo ebreo tanto gentile” (non ne ricordava mai il nome, così come pure il fatto che mio padre le avesse più volte detto di non essere ebreo). Ma l’aspetto insolito era che queste sedute si svolgevano nelle ore più strane, senza che ci fossero gli studenti, e con il modello che neanche si spogliava, ma rimaneva seduto sulla pedana carezzando in grembo uno dei bassotti della signora, mentre questa parlava, in una sorta di ipnotico soliloquio dei suoi tempi e della sua vita passata della Parigi degli anni belli, degli esistenzialisti, di Sarte, Simone de Buvoir…ed altra gente che aveva conosciuto. Alla fine lo pagava, ed il modello e se ne andava con la tela sul cavalletto rimasta intonsa. Un giorno, recandosi allo studio per la consueta seduta, fu fermato dal custode che gli disse che era inutile andare da Madame, perché era morta durante la notte.
Se ne andò con quel “filosofico distacco” che si ha quando non si è sostanzialmente coinvolti da vicende di altri. Oggi, lui vecchio e in quella solitudine ancor più penosa di amoroso badante (non extra-comunitario, dice scherzoso) di una moglie malatissima in stato di vegetativa incomunicabilità, quella vicenda gli ritorna alla spesso alla mente realizzando l’ immensa solitudine di quella vecchia signora che era morta in solitudine, così come per la solitudine di quella stagione della vita “lo pagava” solo per farsi ascoltare.
Scritto da: Fiona Petito | 26/10/09 a 13:08
Sorry, mi dispiace, per sbaglio ho pubblicato il mio commento circa solitudini senili sotto il testo sbagliato dove non ci azzecca niente: doveva andare in "parti intime", dove c'era la foto dei due vecchietti.
Comunque, è una storia vera di vita, niente di provocante o aggressivo, tollerate con con benevolenza. Grazie, e scusate ancora.
Scritto da: Fiona Petito | 26/10/09 a 13:14
Gentile Irene,
internet amplifica un pò la vita spicciola quotidiana di ognuno di noi, internet accoglie le paure e le audacie sentimentali, così come le inibizioni e le sfrontatezze spudorate, internet offre spazio alla debolezza ed alla depravazione, così come allo studio ed alla ricerca spirituale.
Internet offre a te la possibilità di scrivere articoli intrepidi ed a noi il piacere di leggerli e commentarli.
Viva Internet, che possa svegliarci dal sonno della ragione e condurci per mano lungo lo sviluppo armonioso del cuore.
Buona giornata per te.
Marco Don
Scritto da: Marco Don | 26/10/09 a 13:36
Ciao, credo che quello che hai scritto non sia poi così reale anche se è molto bello pensare che sia internet a dare sfogo alla nostra "perversione sessuale". Non è così.
E' esattamente il contrario, internet è solo un puntino del nostro immenso erotico e qualsiasi emozione può essere definita come l'espressione erotica dei nostri sentimenti. Così sul lavoro, in famiglia, sul pulman e pure in banca o dal commercialista che ci fa gli interessi basandoci sul nostro sguardo più o meno convincente.
Ciao
Scritto da: francesco | 26/10/09 a 14:09
Irene...
Ammazza che catastrofica analisi! Vedi tutti bavosi brancolanti: figlie, nonni, padri, fidanzati... e che cavolo! Relax! Dai retta a me per rilassarti ti consiglio... indovina cosa? Dopo magari torni qui, piu rilassata, e ridai una ritoccatina al post. Scommettiamo che lo riscriverai un po meno catastrofico? Ora scusa ma stavo guardandomi un sito porno...
:-)
Scritto da: maxgiordani | 26/10/09 a 14:59
Ah dimenticavo 2 cose:
1- Cambia la tua foto del blog perchè, considerato che appare un po erotica, potrebbe attirare "bavosi" 8come li descrivi tu) :-)
2- grazie dell'invito su FB: onorato di far parte del gruppo dei tuoi amici.
Ps... nel frattempo hai seguito il consiglio di cui sopra???
Scritto da: maxgiordani | 26/10/09 a 15:02
non risponde da troppo tempo oramai... sta seguendo il consiglio.... ah ah ah
Scritto da: maxgiordani | 26/10/09 a 15:30
Cara Irene, trovo il tuo articolo veritiero e lungimirante.
Io sento i discorsi di molte persone,uomini e donne e ti assicuro che il sesso occupa la loro mente in modo considerevole, anzi direi ossessivo. Ebbene Irene, anch'io a questo punto sono ....ammalato...
Ciao e con impati
ENZO
PS.non modificare la foto che appare nel tuo Blog
Scritto da: ENZO | 26/10/09 a 15:42
Ciao Irene
Era il 1993 quando una mia collega di lavoro scoprì che il marito, nel fine settimana, s'era regalato una "trasferta del sesso".
Nel vero senso della parola: partì da Roma alla volta di Torino.
A quanto pare arrivò lì che la signora era ancora sporca dall'incontro precedente: la cosa mandò su tutte le furie la mia collega, visto che c'era (e c'è) l'AIDS e che c'era anche un figlio.
Così accadde che il marito (ex) fu sbattuto fuori in 4 e quattro otto.
Era il 1993, son passati più di 15 anni ed il fenomeno, invece di regredire, ha fatto strada.
Dai ragazzini stupratori di minorenni ai politici a cerca di trans.
Malati di sesso? No, semplicemente subumani.
Ciao
Scritto da: demata | 26/10/09 a 16:01
Demata: Ma che cacchio scrivi? Almeno rileggi, così capiamo anche noi....Se poi "lui" si regalo' una faticosa trasferta del sesso da Roma a Torino, magari cio' non si doveva al fatto che era sessodipendente, ma solo desideroso di dimenticare una poderosa scassacazzi per qualche ora.... E poi non si ripulì
nemmeno da Torino a Roma? Bene il divorzio, allora, ma per sozzone, piu' che per fedifrago! E secondo te una storiella del genere, che tu ascrivi addirittura alla categoria dei "subumani", e peraltro vecchia come il cucco nella sostanza, sarebbe segno di un trend nuovo, deteriore e perverso che poi si e' incrementato? Ma che cosa c'entrano i trans e gli onorevoli? Ma va la'.....
Scritto da: gian49 | 26/10/09 a 16:22
Ciao Irene!
Non credo che internet abbia qualcosa a che vedere con la perversione. Se non ci fosse internet, si troverebbeo altri modi per soddisfare i 'desideri'. In fondo l'avvento di internet e' recente e non credo che che negli anni '80 e primi anni '90 fossimo santi.
Non siamo come altre specie che in un determinato periodo dell'anno si accoppiano per poi tornare in 'ibernazione sessuale'.
Siamo creature diverse, sempre alla ricerca della conquista, dell'altra donna, della trasgressione, sappiamo controllare i nostri desideri nel senso che alla vista di una bella donna/uomo, accende in noi la passione. Gli esperti dicono che tutto sia cominciato con la posizione eretta dell'homo sapiens.
Ad ogni modo, tornando al sesso, alla trasgressione, perversione, sono antiche quante le antiche civilazzioni. Basta dare un'occhiata al famoso Papiro di Torino: altro che film porno. Pompeii vantava almeno 75 bordelli, o case di tolleranza, e facevano comodo all'impero, visti gli introiti.
Se poi si vogliono reprimere questi 'desideri', allora facciamo quel che si faceva nell'era Vittoriana: statue marmoree stupende di dei e faraoni, con tanto di falli ad esprimere viralita', venivano sistematicamente 'mutilate'.
Non credo internet sia una un mezzo in piu' per trasgredire, perche' chi e' portato a farlo lo fara' sempre e in qualsiasi modo.
Di una cosa sono pero' convinto: ci sono tanti idioti che spendono tanti soldini online per poter vedere lo show sexy di una ragazza.
Io adoro internet per vari motivi, su tutti mi permette di comunicare attraverso FB con gli amici in Italia, e tenermi aggiornato su quanto succede, e naturalmente seguire il tuo blog, e seguire tanti altri blogs di opinionisti, sai com'e' la stampa a volte nti dice solo quel che vuoi sentire/leggere.
Ciao e buona settimana,
Giuseppe
Scritto da: Giuseppe | 26/10/09 a 16:35
Cara Irene, se si perde l’abbraccio caldo della stanza accanto non è per via di internet, era già perso. Mi sembra un voler cercare un capro espiatorio per una relazione che era già molle. Credimi: il sesso non va in fumo per via di internet, da che mondo fù la fedeltà è merce rara e spiare dal buco della serratura accanto (vedi per es. grande fratello) sport preferito. Semplicemente internet dà una mano a tutti, quindi anche ai guardoni, cercatori d'avventure, etc. Ciao.
Scritto da: ivo | 26/10/09 a 16:53
Forse era meglio che scrivessi "Maratona del sesso", così anche gli scambisti assatanati avrebbero capito che si trattava di una cosa esagerata.
A proposito di scambisti, meriti fedifraghi e mogli con gli zoccoli, giovani teppistelli arraxxti e candide puelle d'assalto ... confermo: subumani.
Cos'altro dire di persone che, avendo 7 Chackra, ne usano solo due? Bestie, mica umani ...
Scritto da: demata | 26/10/09 a 17:37
Caro Demata, e come li classifichi tu gli umani: sono quelli casa, lavoro, casti e puri? Chi sei per dire che un'altro in confronto a te è una bestia? Chi sei per dire che un fedifrago in confronto a te è subumano, sei Dio fatto uomo? ...diffidate dai falsi moralisti che si ergono a uomini tutto d'un pezzo: lo erano Hitler, Mussolini, Stalin, lo è Berlusconi etc..
Scritto da: ivo | 26/10/09 a 20:09
Fiona sei perdonatissima!!!
E grazie, anzi. La storia che hai raccontato è molto bella. Struggente la solitudine...ma anche magnifica la straordinaria carica umana dei vecchi :)
Un abbraccio
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 26/10/09 a 21:09
Marco, Giuseppe e Ivo avete ragione. Infatti non intendevo sostenere che internet è la causa...ci mancherebbe! Internet ha solo svelato in termini più evidenti il "fenomeno" e offre molte occasioni virtuali, appunto quelle adatte a chi più che "praticare" sguazza nel torbido :)
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 26/10/09 a 21:17
Max bastano i miei post a scoraggiare i bavosi.....:)
Lieta della tua amicizia su fb!!!
Bacio
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 26/10/09 a 21:18
Gli Umani sono esseri che hanno una vita sessuale, erotica, cognitiva, affettiva, emotiva, intellettuale, etica, sociale.
Possono essere gay, etero, lesbo, trans, astinenti.
Possono avere 1000 amori o solo uno eterno.
Kamasutra e Tantra Yoga sono vie iniziatiche prima di essere forme d'amore o di sesso.
Ma, mi sembra, qui si parla di altra gente.
Ad esempio, caro Ivo, quelli che non hanno il coraggio di andare dal proprio coniuge e confessare che s'erano sbagliati.
Sei tra questi?
Scritto da: demata | 27/10/09 a 09:45
caro demata: in uno stato di diritto chiunque si attenga alle leggi vigenti e non leda libertà/interessi altrui è libero di fare quel che gli pare, senza dover essere epitetato "bestia" o "subumano". Mica per altro, è solo rispetto verso il prossimo...che ne dice in merito il 'tuo' tantra etc.? P.s.: non rispondo alla tua domanda perchè purtroppo la mia situazione è particolare, e potrei venire frainteso.
Scritto da: ivo | 27/10/09 a 10:14
Lo stato di diritto proprio non so che sia visto che l'Italia è uno dei paesi più corrotti al mondo ed abbiamo un sistema inquietante, visto che si fanno centinaia di processi a Berlusconi (ah, se la sentenza Mondadori fosse arrivata 15 anni fa ...) e manco uno ai dirigenti pubblici che ci hanno portato a questo sfascio.
Per me il Mondo si divide in Uomini, Ominicchi e Quaquaraquà.
Gli Uomini sono Umani, gli Ominicchi sono subumani, i Quaquaraquà si avvicinano alle Bestie.
Come riconoscerli?
Gli Uomini si assumono la reponsabilità delle proprie azioni e delle proprie idee.Gente che è nata con l'esclusivo scopo di morire con onore.
Gli Ominicchi lo fanno solo se costretti dalla contingenza, ad esempio dopo essere stati beccati con un trans ed aver tentato inutilmente di comprere il video ...
I Quaquaraquà vanno in giro a raccontare che "avere le pxlle" è fuori moda e che la cosa giusta sono il "politically correct" ed il "pensiero debole".
Io sono un anarchico, mica di destra, ma non venite a raccontarmi la favoletta della democrazia o, peggio, di mettermi nello stesso cesto di bestie e subumani: non siamo nati uguali.
Grazie.
Scritto da: demata | 27/10/09 a 11:15
Demata: mi pare di capire che nella tua classifica io mi trovi a far parte delle bestie, visto che mi piace il politically correct ed il pensiero d'uguaglianza. Ti giuro, sentirmi dire 'bestia' per questi motivi è davvero simpatico...e mi inorgoglisce anche un pò. :-)))
Ciao.
Scritto da: ivo | 27/10/09 a 14:49
... se ne sei così orgoglioso di definirti un Quaquaraquà vallo a raccontare in giro tra amici e parenti ... precisando che io ce l'avevo con i mariti fedifraghi ... con la coda di paglia.
Ciao
Scritto da: demata | 27/10/09 a 15:32
Sicuramente e' condivisibile quanto affermi che La nudità dei corpi, l’eccitazione, il gioco delle seduzioni e delle trasgressioni sembrano divorare energie e attenzioni. Cacciatori, prede,guardoni.Siamo proprio sicuri che il web ha amplificato sogni, perversioni, depravazioni e che sia il principale artefice di questa scuola di pensiero.Purtroppo non e' cosi'.Tutti sanno che questa sottocultura da guardoni e' entrata nelle nostre case subdolamente attraverso le televisioni private in primo luogo e in una seconda fase anche la tv pubblica si e' adeguata.Tutti gli studi di settore sanno che la televisione e' la principale artefice dei cambiamenti dei costumi e dei consumi.Infatti basta vedere lo squallore di moltissimi programmi televisivi che vengono proposti come programmi per famiglie per capire l'ipocrisia che si nasconde dentro questo pianeta.Infatti costoro, pseudogiornalisti, soubrette,ecc.ecc. sono gli stessi che fingono di scandalizzarsi di fronte ad una societa' frutto dei loro modelli di vita.Non e' un caso che alcuni italiani clienti di prostitute straniere seguiti e intervistati da un giornalista sul fenomeno della prostituzione hanno espresso la loro ferma condanna verso questo fenomeno come se il loro ruolo di clienti non contasse nulla con il fenomeno. Il Web non c'entra nulla e' l'italiano medio che e' difettoso, rassegnamoci.Buona serata.
Scritto da: leonardo | 27/10/09 a 16:56
Simpaticissima Irene,
1) Sarà solo un caso ma ho notato che sui blog – forum ed affini, quando si “parla” del Berlusca e di sesso…chià com’è- chiassà perché- i picchi degli “ascolti”, oohhppss degli scritti, salgono alle stelle. Ma così per combinazione, sai...
2)tenero, romanticuccio, toccante il racconto della lettrice/scrittrice figlia d’un ragazzo che fece il modello. Vale un premio fosse un libro…
3) a proposito di libri per rimanere in tema. Qualche annetto fa lessi quello scritto da Paulo Coelo**Undici Minuti**. Delicato, mai volgare, triste ma coinvolgente. Spesso i *clienti* della protagonista avevano solo necessità di parlare.
4)&? sesso al posto della cioccolata dello strafogarsi di cibo per calmare la fame nervosa?
dici che sarebbe un ottima alternativa?
Un caro saluto. Bye.
Scritto da: Silvia GM | 27/10/09 a 18:35
Ivo mi par di capire che Demata non condanni la libertà e le scelte ma la mancanza di trasparenza, di onestà, di correttezza. E, un pò, di coraggio...ovviamente.
Tutto sommato è solo questione di verità, no?!
Infatti quel che a me sconvolge è che tutto sia un pò segreto, un pò sporco di ipocrisia, un pò viscido....
Non mi permette invece di valutare natura e scelte umane, per carità. Purchè non importino violenza e abuso su minori, s'intende.
Ciao, grazie!
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 27/10/09 a 21:21
Leo lo ripeto: "la malattia del sesso" non nasce con il web...! Ma il web ha offerto piazze virtuali allettanti, occasioni in più.....dalle chat a you tube, a siti di ogni genere. E in più permette di quantificare il fenomeno, ecco.
Tutto qui!
Ciao ciao
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 27/10/09 a 21:23
Silvia ecco il punto!!!
Se scrivi "malati di sesso" si impennano le visite.....e questo conferma in pieno la "patologia" no?!?!
Ho letto anch'io Undici minuti...bello :)))
Bacio!
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 27/10/09 a 21:24
Vedi, Irene, a me spiace quando qualcuno condanna in base ad ideali a lui cari dei comportamenti perfettamenti legali, permessi ed a lui(o lei o loro) congegnali. Nessuna truffa, nessun omicidio, nessun crimine. Chi è maggiorenne e vuole frequentare siti porno (ovviamente legali), fare scambi di coppia, curiosare donne o uomini che si mostrano nudi ed altro ancora...mi spieghi perchè non dovrebbe essere onesto, coraggioso, leale, etc.? Perchè dovrebbe essere viscido e sporco? Boh, probabilmente sarò io ad essere "fuori", ma resto convinto che se un sito porno separa due coniugi è perchè questi erano già separati,e forse la vera ipocrisia era quella di restare insieme aspettando che l'altro facesse "un passo falso"...che così è solo colpa sua. Ciao, buona serata. P.s.:forse questa impennata di visite, più che al titolo è magari dovuta al fatto che oggi questo blog era visibile e raggiungibile dalle pagine dei blog principali della stampa...
Scritto da: ivo | 28/10/09 a 00:41
Parlando quasi nessuno ammette per esempio di guardare siti,film,riviste e men che meno di frequentare le donne nelle case per strada ecc.Per furbizia ed ipocrisia poi le donne ci battono ancora meglio. Mai incontrato una squillo(come si diceva)o una moglie che tradisce il marito, se non quelle per l'appunto con cui ti trovi in quel momento.Tutte le altre mai..... Per il porno sul WEB i dati del Nov.2008 erano: 12% dei siti , 25% di tutte le ricerche dei motori, e 35% del materiale scaricato sono porno. Ogni secondo 28.258 pc accedono, quindi 1.800.000 al minuto, 108 milioni di contatti per ogni ora, in media, ma udite, udite, 72% uomini ma 28% donne.Per finire il 70% dei contatti sul web, sempre nel mondo ovviamente avviene fra le h.9 e h.18.
W il lavoro...
Pier
Scritto da: Pier | 28/10/09 a 01:42
Ivo:
E temo che l’autentica novità sia che il sesso è andato in fumo. Le sensazioni travolgenti sono relegate al mondo virtuale, in pratica dilagano impotenti, inconcludenti, solitari, timidi patologici e affini. Uomini e donne frizzanti in rete e bloccati nella vita. Che a giudicare da mancati o pessimi approcci, delusioni, comunicazione disastrosa, deficit di complicità e relazioni noiose e stanche non c’è da stare allegri…
Questo è il punto!
Quello che trovo un pò viscido e sporco è che tanti facciano i moralisti e poi dietro al pc e a un nickname si trasformano, dimenticando qualsiasi amore, dovere e buon gusto...quelli che bazzicano i siti porno dalla scrivania dove dovrebbere lavorare...e via dicendo.
Non condanno la libertà e le scelte individuali, ripeto. Mi chiedo se mai perchè debbano esplodere in questo modo e non in serena e concreta pratica, Ivo.
Sai quanti non ammetterebbero mai, come fa notare anche Pier, la loro intensa "vita sessuale virtuale"? Non sono ipocriti a parer tuo? E sai quanti tiepidi amanti fanno i galli intrepidi sul web? Ecc. ecc. ecc. Beh insomma dovrei trovare la cosa pulita, bella e divertente? Insomma...non direi.
Tu giustamente dici che le coppie sono già di fatto separate quando trovano conforto e altro fuori. Benissimo. Preferirei che non fingessero, ecco. E che vivessero la realtà, lasciandosi e cercando quello che vogliono possibilmente in carne e ossa...non sul video di un pc :)))
Ciao Ivo, grazie ancora per il confronto interessante
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 28/10/09 a 07:44
Pier le donne possono essere terribili...si, è vero.
Ciao buona giornata e grazie
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 28/10/09 a 07:46
Cara Irene a volte, è vero, prende il sopravvento la mia vena polemica, alcuni dicono che esagero nel difendere il mio punto di vista...rileggendomi, in effetti forse...Va bè, grazie a te ed anche ovviamente a demata per la chiacchierata e buona giornata.
Ciao, ivo
Scritto da: ivo | 28/10/09 a 09:08
Ciao. Mi dispiace per il mio italiano, sto iniziando a studiarlo. Per favore aiutatemi. Sono sposato con italiani. i primi tre mesi tutto period bello, ma ora mio marito mi fa uno schiavo! Egli non era permesso di socializzare con i miei amici, non lasciare l'appartamento! rende la cucina e la pulizia tutti i giorni. Ho cercato di spiegargli che anche io, e la gente vuole avere pulse libero. Mi e` stato consigliato qui http://www.touquetventes.com/home/ add up to e` spiegato. ma non e` cambiato nulla dopo che! mi aiuti per favore come spiegare a mio marito che anche io sono un uomo!
Scritto da: sindyUS | 29/05/10 a 17:51