Agli uomini piacciono i trans perché possono possederli e essere posseduti, dice l’amico trans della signora Lia. Che sarebbe come dire che non possono invece essere posseduti dalle donne e le donne non vogliono essere possedute, chiosa la signora Lia.
Ascolto, perplessa. Non so se sia riduttivo. Non so se la verità stia proprio in questa stringata semplicità. Comprendo il riferimento malizioso della signora Lia. Insomma c’è una parte del corpo che nell’immaginario più inquieto catalizza evidentemente molti istinti focosi. Natura o contro natura. Ci sarebbe da appassionarsi sul tema, ma tralascio. In fondo mi piace di più indagare. D’altra parte potrebbe sempre essere solo un bisogno d’ordine sociale quello di fissare un valore culturale assoluto e allora sto alla larga dalla valutazione filosofica e morale.
Il trans piace. Molto. Partiamo da questo, con buona pace delle resistenze noiosamente moraliste. E non intrecciamolo solo con lo scandalo, con il potere che mostra l’umana inclinazione, con il folkloristico gioco delle forme esasperate e degli ammiccamenti vistosi. Fermiamo lo sguardo sull’impatto e sul rapporto che riusciamo a figurarci. Un uomo con le parvenze di donna offre un certo tipo di carnalità e un’accoglienza dolce e forte insieme. Probabilmente qualcosa che sta fuori dalla relazione omosessuale in quanto qui le sembianze spogliano e confondono le identità. Non so se prova una sorta di disarmonia interiore cercare un trans. Non so se il frequentatore sessuale di trans inganni un po’ se stesso. Se insomma non si faccia scudo dell’apparenza femminile per affrontare il suo piacere per un uomo.
E non so neanche quale dolorosa lacerazione debbano essere il sesso o l’affetto vissuti nella vergogna. O se sia proprio il senso del proibito ad accelerare battiti, attrazioni e avventurose esperienze.
So che la storia ha sempre visto e conosciuto ogni genere di erotico afflato e che oggi forse ciò che dovrebbe turbare di più è il perverso intreccio di abusi di eccitanti, sconfinamento in audaci possibilità, sporche ipocrisie. E qui il potere che avevamo cacciato dalla porta rientra un po’ dalla finestra. Perché pare che il potere, smentendo Andreotti, logori. Induca a provare tutto. O faccia esplodere ogni debolezza. Per stare in pista. Per affermare la propria autorità. O solo per resistere, al peso un po’ destabilizzante di uno status pubblico che talvolta non coincide con la realtà privata.
Non si compie un viaggio verso i trans. Ma uno slalom tra festini, droghe, sfrenatezze e quello che consideriamo appetitosamente trasgressivo.
Complesso discorso. Eppure possiamo calarlo tra noi, fuori dal circuito vip.
Ci sono uomini che non vivono serenamente nella loro dimensione casalinga. Ci sono uomini che non sentono più di avere accanto una compagna di vita. Ci sono uomini in crisi che non riescono a godere della sfera intima che pure hanno scelto. Ci sono uomini che ogni giorno cercano aiuto: nella cocaina, nell’azzardo o nell’alcool. Per smarrimento, per fragilità, per insoddisfazione.
Magari stanno stretti nelle convenzioni. Mettiamoci pure questo aspetto. Prendiamo nota di una certa insofferenza, ecco. Magari un trans è un piacere come un altro. E, tutto sommato, se non fanno male ad alcuno non abbiamo condanne da esprimere. Eppure quel contorto apprezzamento del trucco del profilo qualche significato dovrà pure averlo. Tocca chiedersi se il piacere non ha limiti e regole. Se i riferimenti precisi, quella corrispondenza tra superficie e profondità, siano solo una burla della nostra cocciuta pochezza mentale.
Ma provocando un po’, da donna, voglio ipotizzare anche un vistoso flop: quello delle donne e del loro intramontabile fascino e, perché no, dominio. Surclassate dai trans.
Non so se hanno tutte il tempo di rifletterci su. Sicuramente non quelle impegnate tra un gigolò, una chat e qualche intrigante civetteria.
Cara Irene,
ho sempre amato le donne per la loro dolcezza, per la loro sensibilità, per la loro intelligenza, per la bellezza armonica dei loro corpi, per la loro sensualità. Per me una compagna dev’essere amante, sorella, amica e, perché no, anche un po’ madre. Tu sai quanto stimi ed ami le donne; anche in ambito lavorativo preferisco collaborare con il gentil sesso: c’è molta più determinazione e affidabilità, se una donna è fedele lo è fino in fondo.
Mi space, sarò contro le mode o forse, chissà, avrò avuto qualche “trauma” infantile, ma io preferisco una coccola di una donna, senza essere posseduto e senza possedere, ma con uno scambio di passioni e di piaceri condivisi con l’altra metà del cielo.
Con questo, non intendo biasimare o disprezzare gusti (o vizi) altrui. A scanso di equivoci, ho soltanto desiderato esprimere la mia opinione al riguardo ad un’amica.
Ciao, buona giornata.
Scritto da: Antonio Cracas | 28/10/09 a 09:54
Ignoro i motivi per i quali i trans piacciano - e neppure se piacciono poi così tanto. Capisco però la curiosità di sapore felliniano, il gusto per l'inconsueto. Entrano in gioco fattori psicologici molto personali e non facilmente indagabili: il tuttologo di turno che lo fa, dice soltanto sciocchezze sesquipedali.
Cito invece un filosofo greco (non ricordo più chi): non è vergognoso entrare nel letto di un'etera, quanto non riuscire più ad uscirne.
Bel post. Ciao Irene.
Pim
Scritto da: Pim | 28/10/09 a 10:20
Gran bella analisi sul caso marrazzo...Se il mondo va così vuol dire che al mondo "piace" andare così....
Se volete date un occhiata all'analisi sul nostro sito del caso Marrazzo..:
http://www.camminandoscalzi.it/wordpress/il-vizietto-del-ricatto.html
Scritto da: Camminando Scalzi | 28/10/09 a 10:43
cara Irene, un istinto non può essere contro natura. Nessuno può andare contro natura. Semplicemente accettiamole come "de gustibus etc...". Le sfumature umane sono infinite, prendiamone atto ed andiamo a vedere che fa la juve. Ciao, buona serata.
Scritto da: ivo | 28/10/09 a 21:39
Ivo infatti non mi permetto giudizi, ci mancherebbe!
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 29/10/09 a 08:29
Ciao Antonio...tu hai una fortuna: una splendida donna accanto!!!
Bacio
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 29/10/09 a 08:31
Pim cito una massima mia: il cielo ci protegga dai tuttologi...e se non lo fa il cielo proteggiamoci da soli :)))))
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 29/10/09 a 08:32
Ma forse il trans piace perché ha il pene? Forse l'uomo che va con il trans ha solo una grande sensibilità anale non soddisfatta. Andare con un uomo vero significherebbe ammettere il desiderio anale a se stesso, andare con un trans soddisfa la mucosa anale senza compromettere l'equilibrio cerebrale e parrochiale
Scritto da: fg | 29/10/09 a 23:51
Eh...appunto, con buona pace delle resistenze noiosamente moraliste (mi autocito)
:)))
Scritto da: irenespagnuolo | 30/10/09 a 00:07
Cara Irene, con tutto i rispetto (sincero) per gli orientamenti sessuali del mio prossimo, io sono per "VIVA le DONNE!"
Cordialmente
ENZO
Scritto da: ENZO | 30/10/09 a 17:07
La complessità degli umani è grande. Diceva Ivo nessuno può andare contro natura. E qual è la natura? L'omosessualità esiste anche nel mondo animale.
Per il resto temo che la banalizzazione del sesso abbia come effetto anche l'orientare le proprie pulsioni i direzioni diverse rispetto a quelle cui siamo avvezzi.
Scritto da: gobettiano | 05/11/09 a 16:40
E' vero la natura può fare brutti scherzi, pensiamo al Cottolengo, ma io difendo e distinguo la normalità che non può essere confusa con la naturalità appunto.
Tanti anni fa un amico mi raccontò di aver incontrato una creatura, anzi una vera dea, meravigliosa. Quando si ritrovò fra le mani una cosa inaspettata.... si prese un esaurimento nervoso.
Pier
Scritto da: Pier | 05/11/09 a 19:34