Gli facevi compagnia in qualche piovosa domenica d’autunno. E con il bel tempo, appeso al tuo braccio, gli permettevi una passeggiata nel parco.
Eri tu che gli leggevi poesie, quelle poesie che lui amava. Ascoltavate musica, insieme. E una volta, me lo ricordo, l’hai portato a teatro, all’opera. Turandot aveva qualche speciale significato per lui e davvero l’ho visto felice.
Conosci la sua vita, tutta la sua vita, attraverso i suoi ricordi, i racconti, le emozioni che ti regalava. Talvolta con le lacrime agli occhi, altre con un sorriso allegro da fanciullo. Tu ti commuovevi, ridevi, volevi riascoltare le storie che ti piacevano tanto. Come una bambina alle prese con le favole.
E quando gli facevi i biscotti con il miele? Erano i dolci con i quali derogava alla dieta per la sua malattia. Li adorava! Con te festeggiava il suo compleanno. Noleggiavi un film e lo guardavate assorti e complici.
Facevi un po’ fatica, lo so, a farti scivolare sulla pelle gli sguardi ostili. Ti ferivano le chiacchiere malevole quando sedevi con lui al bar per il vostro tè al gelsomino.
Ma andavi avanti: ho adottato un meraviglioso nonno, ripetevi. Anche quando lui preoccupato ti diceva: perderai qualche fidanzato per questo vecchio ingombrante!
In fondo nessun cattivo pensiero avrebbe potuto separarvi. Troppo prezioso il vostro affetto. E ci ragionavate su. Anche con molta ironia: siamo in tempi di accompagnatrici… Sei arrivata in ospedale sconvolta e trafelata. Davvero ti ha aspettata.
Grazie, hai sussurrato abbracciandolo forte.
La tua vita dovrà essere bellissima, ha risposto lui.
A volte i commenti sono superflui, suonano pleonastici. Più significativo un abbraccio, silente ma sinceramente partecipe.
Pim
Scritto da: Pim | 13/10/09 a 10:28
Racconto la storia di un'altra persona Pim. Ma accolgo comunque con emozione l'abbraccio perchè la sento un pò mia...
ciao carissimo
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 13/10/09 a 21:45
Deve essere una splendida persona.Salutamela con ammirazione
luigi
Scritto da: gobettiano | 16/10/09 a 17:26