« Il tetto che scotta | Principale | L'Italia delle repliche »

02/09/09

Commenti

Feed Puoi seguire questa conversazione iscrivendoti al feed dei commenti a questo post.

Pier

Irene
I complimenti sono stucchevoli ma devo farteli. Sento il tuo entusiasmo per ciò che fai, la voglia di poter cambiare queste confraternite. Mi piacerebbe poterti inviare due lettere, la prima inviata a Montanelli il 29.03.2001e la seconda a De Bortoli, al Corriere il 2.03.2002.Sono un lettore, un elettore ed un cittadino critico e pur lettore del "Giornale nuovo" dalla fondazione ed anche socio azionista della Voce, erano piccole quote, gli manifestavo il dissenso per aver lasciato a suo tempo il Giornale e perchè pur sbandierando sempre l'attacamento dei lettori,(così fan tutti!), noi soci e lettori della Voce avevamo dovuto leggere anni prima su altri giornali, tutte le peripezie della Voce, poi sul pericolo antidemocratico rappresentato da Berlusconi,ecc. Non la pubblicò . La seconda a De Bortoli, 2 pag. A4 ,quando inizio mi è difficile essere conciso,partiva ricordando che leggevo il Corriere, in famiglia dal '46 e partendo da un articolo di fondo,non proprio felice , dei soliti soloni,terminavo chiedendogli come mai nessun direttore avesse mai pensato di mettere di tanto in tanto la lettera di un lettore, in prima pagina al posto del solito e spesso insulso articolo di fondo. Il bello è che poi più o meno gli argomenti, persone e fatti sono sempre gli stessi. Non fu pubblicata.
Calabresi è giovane speriamo che cambi qualcosa,... in meglio.

Pier

Pier

Hai scatenato un ciclone in me! Non so se Calabresi oltre la lettera da te inviata legge anche il tuo Blog ! Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa del Manifesto/raccolta di firme avviato dall'Espresso, sulla "libertà di stampa" . Nella mia lettera a De Bortoli, citata sopra scrissi nel 2002 : come cittadino temo più del conflitto d'interessi palese,noto,di Berlusconi, i conflitti di interesse OCCULTI, che uniscono clan, amici, amici degli amici, che si muovono e si coprono a vicenda ,in silenzio, incassando prebende favolose e lauti stipendi, ci parlino di questo i giornali ed i giornalisti, così timorosi. Non si pieghino ai poteri forti, ai soldi ed ai compromessi, i "regimi" si formano solo così. La libertà di stampa in Italia c'è ma i giornalisti devono volerla usare a vantaggio dei cittadini e non del proprio interesse, o degli amici.

Quello che mi ha disturbato in quelle raccolta di firme è di vedere tanti tanti nomi che nel'71 sostenedo Sofri , Lotta Continua ed i linciaggio del Commissario Calabresi sottoscrissero un infame manifesto, che il Direttore, Suo figlio ed anche tu Irene conoscerai bene. 50 Intellettuali, scrittori e giornalisti nel primo,U.Eco,P.Portoghesi,
L.Colletti, P.Mieli e via..
più altri 800 nel secondo manifesto, dell'Espresso, dove Calabresi veniva definito "commissario torturatore" vedi Storia Italia Montanelli pag.172/3, ed ora di nuovo tanti in prima fila, per una libertà che come tutte dobbiamo solo volere, meritarci, guadagnarcele giorno per giorno, con l'impegno e non con le buffonate.
Pier

irenespagnuolo

Certo Pier, Calabresi è giovane. E, ritengo, stimabilissimo.

La tua passione civile è ammirevole, Pier. Spero non si spenga, mai.
Ti ringrazio per i complimenti. Vedi, come te forse, sono solo una persona che non riesce a non pensare....E che, nonostante tutto, crede ancora nella forza degli uomini e della vita. Certo non bastano le speranze, occorre esserci. Con energia, tenacia e onestà intellettuale.

Buona giornata Pier
Irene

Pim

Sottoscrivo la tua lettera appassionata, il cui stile elegante è frutto di una visione lucida e precisa delle cose.
Auguriamoci che Calabresi la tenga in debita considerazione e qualcosa cambi davvero.
Un abbraccio.
Pim

Antonio Cracas

Cara Irene,

Gli Albi professionali sono i "reciti degli orticelli", noi blogger siamo coloro che scavalcano queste recinzioni. Bene o male, noi blogger siamo coloro che scavalcando (o accedendo grazie all'apertura di qualche cancello virtuale) sottraiamo qualche frutto dai loro poderi.

E nei momenti in cui la frutta e la verdura costano care, il contadino fa più attenzione ai piccoli "furtarelli", fatti dai mocciosi che si arrampicano sulle loro piante.

Senza rendersi conto che il prezzo della verdura e della frutta non viene gestita dai contadini ma da chi va al mercato.

Un abbraccio.

Antonio Cracas

Sorry, "recinti"

irenespagnuolo

Amare considerazioni, Antonio...
Ma ho paura di non riuscire a darti torto :(
Ricambio l'abbraccio
Irene

irenespagnuolo

Un abbraccio anche a te Pim!
E...che dirti? Speriamo!
Irene

gobettiano

Me l'ero perso questo post.E me lo sono letto un paio di volte per gustarmelo meglio.
AAll'inizio di questa nuova ondata di 'disservizi' avevo pensato di scrivere quache mail o qualche post. Ci ho rinunciato. Le logiche d'impresa sono quelle che sono e non ci possiamo fare nulla. Concordo con te: se chiusura deve essere, invece che lento peggioramento sarebbe apprezzabile saperlo. Almeno questo.
luigi

irenespagnuolo

Beh, Luigi, chissà come e perchè mi aspettavo...qualche rispostina, almeno piccina piccina. E un pò di partecipazione "collettiva" in più.
Pazienza, mi ero sbagliata.
Irene

 dragor

Una grande lettera degna della sua autrice. Non puo' e non deve cadere nel vuoto. Io proverei a rispedirla. D'accordo, siamo dei mocciosi che rubano la frutta dei contadini, pero' la trasformiamo in marmellata e portiamo visite. A conti fatti, produciamo più di quello che costiamo.
Mi dispiace di essermi perso questo post quando è uscito, ma in questi giorni sono stato un po' assente. Adesso faccio anch'io la rentrée

Un abbraccio affettuoso,a presto

dragor (journal intime)

irenespagnuolo

Si, potrei provare Dragor.
Ma in fondo penso che la redazione, se avesse voluto, una risposta l'avrebbe già data. Anche qui sul blog.
Non so, ci penso.
Torna alla grande, come sempre. Sei grandissimo!!!
Ricambio con stima e affetto l'abbraccio
Irene

giac

Alè, ci risiamo.

Carissima Irene, rispondo solo ora e soprattutto rispondo qualcosa a questo scritto perchè ho letto una tua frase, nei commenti a Dragor, che mi ha lasciato perplesso. Dici: "Il mio post (questo) non l'ha letto nessuno, nemmeno i blogger"

Io l'ho letto, ma cosa devo dire? Che la maggior parte di chi commenta sbaglia? E che questo non è, mi spiace, un'opinione ma è un fatto?

Perchè i concetti sono elementari, ma evidentemente si fa fatica a capire.

a) il blogger non è nulla di per sè: occupa uno spazio su internet. Se uno nella vita fa il giornalista, e se ha un blog, e sul blog ci ficca notizie, quel blog fa informazione. Ma se uno legge il giornale al mattino e spara sul blog la sua opinione sui fatti del giorno, mi spiegate dov'è il giornalismo? Dove si reperiscono notizie? quali sono le fonti?
Il blogger in Pakistan che assiste a un'autobomba e ficca in rete le notizie censurate, o in Iraq, o in Egitto, sta facendo giornalismo. Ma c'è una notizia, un episodio, c'è INFORMAZIONE. Il 99% degli scritti nei blog della Stampa non dà una notizia che sia una, non informa. Fornisce spunti per dibattito, questo sì, ma non c'entra nulla col giornalismo.

2) I blogger possono fare opinione o tendenza. Possono. Se si creano reti, social network, per lo più tematici, che possano orientare il consumo di certi beni largamente diffusi (anche il voto, per esempio). Solo (e non è poco, per carità) questo. Lasciamo stare albi, giornalisti e quant'altro. Che sono discorsi che hanno un loro fondamento, ma che nulla c'entrano quando si parla di blogger.

E sulla Stampa il discorso è molto semplice: i blog non sono un valore aggiunto. Mi pare l'abbiano dimostrato ampiamente, da almeno un anno e mezzo o due. Avete motivi concreti per dimostrare che hanno torto?

GB

certo che non li hanno. ma è impossibile debellare la smania di chi non ha ancora capito che o si hanno delle qualità, oppure non è proprio il caso di lamentarsi perché il Corriere non ha ancora mandato un suo emissario a far firmare un contratto da editorialista/corsivista.

non c'è niente da fare: più passa il tempo e più mi tocca pensarla come Anna Masera. i blog sono lo sfogo di chi non ha voce (e non ce l'ha perché non ha i numeri, mica perché il mondo è cattivo), in larghissima maggioranza sono una sequela di chissenefrega rimasticati e mal scritti. i soliti 3-4, per ciascun blog, se la cantano e se la suonano, domandandosi come mai nessuno li caghi. e la risposta più comoda è quella che non c'entra niente: perché i giornalisti sono una casta, dicono. che è vero, ma non significa che chi è bravo non possa farcela anche se ci sono dei non-bravi che ce la fanno per meriti extrapersonali. se uno, oltre a non essere nessuno, non è neanche bravo non dovrebbe lamentarsi di alcunché. solo che, se fosse bravo, capirebbe i suoi limiti: non essendolo, pensa di essere un fenomeno bersagliato dalla sfiga.

Federico Ferrero

I blogger ospitati dai giornali non sono uno scrigno di un bel niente, Irene. Sono degli spazi che i giornali lasciano ai lettori perché si affezionino al giornale e perché (questo non è detto ma è pensato) coltivino i loro ingenui sogni di gloria scrittoria. Aggratis. Lascia perdere le recriminazioni: il sistema non ce l'ha con voi. Semplicemente non ha bisogno di voi, mi spiace ribadirlo. Questo tuo blog è 'ficcanaso'? Fa inchieste? Hai notizie che altrove mancano? Non mi pare. Commenti la notizia del giorno, generalmente: con il rispetto dovuto a una signora preferisco ancora leggere sul giornale il punto di vista di Francesco Merlo, o di Iacoboni. Sicuramente tu sei molto più brava di loro a tirare avanti un esercizio pubblico, però, e non te ne dovresti vergognare né sentirti da meno.

E ascoltami: il tuo dire che "il giornale è dei lettori" è un tragicomico abbaglio. Che il giornale sia dei lettori non significa che lo SCRIVANO i lettori. Significa che i lettori (quelli che LEGGONO) dovrebbero poter guidare la linea editoriale più degli investitori pubblicitari e al di là della personalità dei giornalisti. Tutto qui. Non che un articolo al giorno andrebbe scritto da un lettore, per carità. Allora facciamo guidare la Ferrari a un tifoso della rossa, o tirare il rigore del derby al capo ultrà...

Mi spiace ma sei completamente fuori strada. E se i blogger spariranno dal circuito del sito della Stampa capiterà solo una cosa: che alla Stampa continuerà tutto come prima, voi finirete su splinder o blogger o wordpress a farvi leggere non più da cento ma da dieci amici e, soprattutto, i contenuti al servizio dei lettori non saranno di certo impoveriti. sia perché chi vuole, se vuole, continuerà a trovarvi su Internet sia perché, e scusami ancora, nel tuo blog e in quello di un altro paio di amici che ho guardicchiato non ho trovato mezzo motivo di interesse, né stilistico né di contenuti. Questa è la verità: se poi preferisci continuare a fartela raccontare da qualche sodale sei libera di farlo ma continuerai a non vedere le cose per quelle che sono.

Ciao
ff

Gian Contardo

Cara Irene,
se possibile, questo tuo post è ancora scritto meglio di quelli che da anni li hanno preceduto. Con uno stile impeccabile, fluente ed esauriente insieme.

Non voglio entrare nel merito della discussione sul ruolo e sull'utilità dei blogger in una testata giornalistica.
Semmai, concordo con quello che puntualizza giac sulla distinzione sui bloger che danno notizie e quindi fanno informazione e sui blogger che esprimono il loro parere e quindi fanno opinione. A volte i blogger (ma anche i giornalisti di professwione, sia ben chiaro) tendono a confondere questi due ruoli, che dovrebbero invece essere separati.

Su Lastampaonline, rilevo che da quando ho chisuo il mio blog continua l'incomunicabilità fra i blogger e la redazione, che non vuole dialogare o quanto meno rispondere alle sollecitazioni e alle proposte di tutti voi.

Ognuno di voi sia libero di procedere come vuole: continuare col mal di pancia o migrare verso altre piattaforme.

Forse, quando apriamo un blog ci aspettiamo, magari anche solo inconsicamente, qualche risultato, qualche "successo": qualcuno spera di farsi notare come giornalista, altri come opinionista, altri come scrittore; tutti coltiviamo il sogno che ci si accorga di noi.
E' logico, è umano, è comprensibile.
Ma quando i sogni si infrangono contro i muri di gomma (per sfortuna, per troppa "concorrenza", per sordità di chi potrebbe ascoltare, per nostri limiti), poi ci rimaniamo male.

Un abbraccio.

Tu, comunque, scrivi sempre divinamente e di motivi di interesse, nei tuoi post, ne trovo a josa.

GB

ognuno ha i 'fari' che merita

irenespagnuolo

GB sei delizioso.
Ciò detto coltivo qualche sogno nel cassetto, come tutti mi auguro, ma non quello di fare giornalismo.
Hai perfettamente ragione: questo blog non fa informazione. Anzi! Nessuna notizia, per carità. Lascio il mestiere a chi lo fa egregiamente: giornali, tv, testate on line...:)))
Credevo solo stesse a cuore a tutti "l'importanza" (notare le virgolette, accidenti!) dei blog...Spazi di libera opinione punto.
Poi io sono una scarpa per quel che ritieni. Benissimo, per fortuna hai letture migliori cui dedicarti. Non perdere altro tempo altrimenti mi fai montare la testa :))
Irene

irenespagnuolo

Si Giac, faccio fatica a capire. Molta fatica.
Mi spiace tu debba impegnarti tanto a cercare di spiegarmi qualcosa che rifiuto...:)
Però caspita che ressa di lettori: tu, Federico Ferrero e GB! Tranquilli, so bene che per contenuti e stile questo blog vale meno di zero. Almeno per voi. Che dirvi?!
Pazienza!
Irene

irenespagnuolo

Grazie Gian...sei solo gentilissimo tu ad intravedere ancora qualcosa di leggibile qui!!!
Comprendo benissimo quello che intendi e sai che in fondo concordo...
Sappi che mi manchi :)))
Un abbraccio forte, forte
Irene

bourbaki

accio fatica a capire perché si debba etichettare un punto di vista come smania di protagonismo e sfogo di chi non ha qualità, defininendo tutto ciò come un dato di fatto.
io trovo molto bello che ciascuno di noi possa esprimere, sul proprio blog sul sito del giornale, la propria opinione. Non è importante come quella di merlo, non è un valore aggiunto perché non facciamo informazione, certissimo, non facciamo tendenza... ma bisogna sempre valutare tutto con la moneta del successo? è pur sempre un frammento che concorre a comporre un'immagine.
ovvio che il giornale non ruoti attorno ai blog e forse siamo più che altro una seccatura. intanto però lo spazio blog esiste, sarà anche un concentrato di banalità (sto pensando al mio blog) ma non mi sembra così brutto né chiedere a quale fine è destinato né avere un'idea da trasmettere su cosa sono i blog di persone normali che non necessariamente aspirano a diventare editorialisti del corsera.

giac

irene, mi spiace che tu dica che per me questo blog vale come contenuti e stile meno di zero, perchè io non l'ho detto.
il mio pensiero è un altro, anzi, non è nemmeno il mio pensiero ma è semplicemente constatazione della realtà: il blogger è una persona che occupa uno spazio in internet. punto.
e un non-giornalista, un non-studioso, un non-esperto di una materia non può - ma non è un'ingiustizia, è la realtà - fare giornalismo, fare scuola, fornire un servizio ad alto valore aggiunto.
non è né giusto né sbagliato: è così e basta.
i blog della stampa sono un buon contributo al cazzeggio, allo scambio di opinioni, a capire che aria tira (anche se, per questo, da tempo preferisco ormai fb).
i contenuti e lo stile di questo blog non valgono meno di zero in assoluto, valgono meno di zero (come il mio blog, come il 99,9% dei blog) se il 'blogger' ambisce a qualcosa in più che non sia scambio di opinioni su scala ristretta, con amici, divertimento, eccetera.

giac

irene, mi spiace che tu dica che per me questo blog vale come contenuti e stile meno di zero, perchè io non l'ho detto.
il mio pensiero è un altro, anzi, non è nemmeno il mio pensiero ma è semplicemente constatazione della realtà: il blogger è una persona che occupa uno spazio in internet. punto.
e un non-giornalista, un non-studioso, un non-esperto di una materia non può - ma non è un'ingiustizia, è la realtà - fare giornalismo, fare scuola, fornire un servizio ad alto valore aggiunto.
non è né giusto né sbagliato: è così e basta.
i blog della stampa sono un buon contributo al cazzeggio, allo scambio di opinioni, a capire che aria tira (anche se, per questo, da tempo preferisco ormai fb).
i contenuti e lo stile di questo blog non valgono meno di zero in assoluto, valgono meno di zero (come il mio blog, come il 99,9% dei blog) se il 'blogger' ambisce a qualcosa in più che non sia scambio di opinioni su scala ristretta, con amici, divertimento, eccetera.

irenespagnuolo

"faccio fatica a capire perché si debba etichettare un punto di vista come smania di protagonismo e sfogo di chi non ha qualità..."
anch'io bourbaki faccio fatica, tanta.
D'altra parte capisco che alcuni lasciano il commento solo quando scrivo post come questo. Ma se raggiungono il blog puntualmente è perchè mi leggono sempre...insomma questo sarà il vero successo?!?
Scherzi a parte la questione è irrisolvibile.
E preferisco passare per una che coltiva chissà quali smanie con il blog e che scrive robaccia senza stile e contenuti ma lanciare una richiesta alla redazione. Insomma, come hai giustamente colto, visto che c'è lo spazio dei blog è evidentemente possibile rifletterci su e chiedere se è stato condannato a morte.
Ciao
Irene

irenespagnuolo

Giac, intendiamoci, non l'hai scritto tu ma il concetto mi arriva pari pari...:)
Insomma se paragoni questo (o altri blog) al cazzeggio su fb vuol dire che condividi l'opinione espressa da altri.
Non dispiacertene, per carità. E' una tua opinione e la rispetto. Anche se ovviamente non concordo.
Non faccio giornalismo e non faccio scuola, ecco su questo siamo in sintonia totale. Scrivo, punto.
A qualcuno piace come e cosa. Ad altri no. Ma quello che dovrebbe interessare tutti è quello che si pensa su questa libertà.
Aggiungo che una testata giornalistica può sicuramente fare a meno dei blog. E di fatto lo sta facendo infatti. Ma visto che li chiama e li considera lettori potrebbe gentilmente e professionalmente chiudere la porta. Con decisione e chiarezza, non così...

fulvio

Irene, sai l'unica cosa che ha fatto su di me il tuo blog? Guarda che è grossa....molto grossa. Mi ha fatto venire voglia di conoscerti per vedere se sei vera, con tutta quella testa, quell'ironia, qulla cultura che hai. E questo è quello che mi piace dei blog, che altre persone leggano quello che scrivo e interagiscano con me, mi dicano le loro opinioni. Ho iniziato a scrivere un blog perché non sapevo più con chi parlare di certe cose, alcune serie altre stupide, ma avevo ed ho bisogno di farlo perché mi stavo "gionalizzando", scrivevo per il giornale e non più per mee per gli altri blogger. Questo è stato un brutto segnale per me: ho avuto paura. Ho fatto un giro su blogspot, splinder e wordpress e ho scelto loro. Alla fine mi hanno ricordato molto i primi tempi della stampa e poi è una piattaforma semplice e ricca, ma sopratutto puoi trasferire tutto quello che hai scritto sulla stampa, facilmente e velocemente (non è così per spinder e blogspot). ti dirò di più, sono finito su wikio velocemente, word press stessa usa molo i tag e ti fa rigirare molto. Certo, perdi i lettori della stampa, ma piano paino potresti incontrare nuova gente

fulvio

Ops, Irene, mi sono dimenticato, stai per fare il miracolo: quasi quasi divento etero e ti porto via con me su un isla del caribe.

irenespagnuolo

Fulvio caz...sono così vera che adesso mi hai fatto piangere accidenti.
Era la cosa più bella che potessi scrivermi!
Io sono sempre propensa e disponibile agli incontri "reali". Quando vuoi potrai constatare che sono...questo blog in persona!!!

Grazie, penserò a wordpress ma per ora vedrò di concentrarmi su splinder dove ho il blog dell'Irene art café...
Ciaoooooooo
Irene

giac

irene non ci capiamo. tu metti su un piano personale ciò che personale non è. fulvio, l'ultimo commento, è esemplare: esordisce dicendo che gli vien voglia di conoscerti. io ti ho conosciuta ed è stata una serata molto piacevole.
ma che c'entra questo con la lettera a calabresi, con lo spazio per i blog, con tutte le lamentele che ogni tanto tiri fuori?
niente, c'entra.
se dico che il tuo blog non ha valore aggiunto, intendo 'valore aggiunto' a fini chiamiamoli 'giornalistici' o comunque un valore aggiunto per cui tu recrimini stesso o non inferiore spazio rispetto ai blog dei giornalisti o agli articoli degli stipendiati della stampa.
il tuo blog ha un elevato valore aggiunto per i tuoi amici. ne ha zero per qualunque altro. i lettori di un blog non tematico o non professionale (informazioen giornalistica, per essere chiari) diventano amici del blogger.
i blog dei lettori della stampa non informano. è un'ingiustizia? no, è la realtà. l'informazione è presa sul campo, all'origine, alla fonte. hai accesso a documenti che sanciscono le fusioni idustriali? no, non perchè non saresti in grado di interpretarli, semplicemente perchè non è il tuo mestiere. sei in tribuna alla finale dei mondiali? no, è evidente. vivi a roma e ascolti i rumors della politica, sei invitata ai salotti mondani, sei amica dell'autista di frattini? no, tu leggi quello che qualcuno ha deciso di pubblicare (per ogni notizia pubblicata ce ne sono nove inedite che mai usciranno) e ne scrivi sul tuo blog. avessi anche lo stile di manzoni o di dante o di petrarca, il tuo scritto rimarrebbe completamente privo di certi contenuti.

fulvio

Marco, devo però aggiungere, a onore del vero, che talvolta non si tratta semplicemente di un rilettura dei giornali o di riflessioni su quello che i giornali pubblicano. A volte stai leggendo le poesie di Saba seduto stravaccato sul divano e ti viene in mente che la luna forse può essere vista anche al contrario e lo scrivi. Certo è una riflessione, ma sul fatto che possa interessare pochi per il solo fatto che non porta nessun contenuto nuovo o "notizia" non sono d'accordo. E allora dove li mettiamo gli opinionisti? Talvolta mi faccio opinioni più intelligenti o esploro più punti di vista grazie ai blog.

giac

fulvio: anche d'avanzo, boeri, severgnigni, qualunque mente delle più brillanti, non 'facesse quello di mestiere', farebbe editoriali privi di contenuto. il pezzo di d'avanzo oggi su repubblica (noemi-berlusconi) è brillante anche perchè d'avanzo non fa altro che occuparsi di quel caso da almeno quattro mesi. non conta infilare dieci righe in italiano corretto, conta anche cosa dici. io non discuto che l'opinione di irene, la tua o la mia non siano rispettabili, anzi sono rispettabilissime: ma non sono degne di scalzare davanzo, perchè né tu, né irene nè io possiamo saperne di più del caso noemi-berlusconi. e non è un'ingiustizia, e non è che la mia opinione valga meno di quella di d'avanzo, ma, diamine, è giusto che sia d'avanzo a scrivere su repubblica di noemi-berlusconi, e non giacosa.
e la stampa pagherebbe per avere il pezzo di d'avanzo, e non paga nè ha intenzione di valorizzare il pezzo di spagnuolo su noemi-berlusconi. ma, cacchio, non è un'ingiustizia. con tutto il bene che voglio a irene e tutta l'indifferenza che nutro per d'avanzo.

irenespagnuolo

Ma giac, andiamo, chi vuole rubare il posto ai giornalisti ?!? O mettersi sullo stesso piano?!? Non io, non tu, non fulvio, non migliaia di altri blog. Quelli che pubblichiamo sono pensieri, una marea di volte slegati dalla notizia in senso stretto, dal caso noemi o wall street. Sono riflessioni, sogni. O commenti sul filo di qualche percorso di costume e cultura. Altro dall'informazione. Altro non è più o meno. E' altro. Che ciascuno può valutare inutile, sciocco, bellissimo, importante, stimolante, noioso.
Tutto qui.
Che poi i blog non abbiamo mai contenuti originali non è vero...Ma lasciamo perdere.
Dico solo che si può decidere di dare spazio o di toglierlo, ai blog. Ma visto che sono considerati lettori occorre farlo con rispetto. E non riesco ad intravedere in questo una questione personale giac. Non è un problema mio, è un fatto un pò più grande e un pò più sottile...forse molto di più di quel che sembra.

giac

allora, perdonami, che ti frega di wikio? dico, perchè ti scaldi se non cambiano la home, se wikio ti ignora, perchè? avere 30, 300 o 800 lettori, se il tuo obiettivo non è quello di essere scoperta da qualche editor che ti possano commissionare un libro (saresti l'unica in italia) o da qualche giornale che faccia su carta i riferimenti al tuo blog garantendoti quella visibilità che ritieni meritare, avere 30, 300 o 800 lettori è uguale. davvero ti cambiano la giornata 10, 15 o 20 commenti, gli amici che si complimentano, eccetera? se le cose sono come scrivi nell'ultimo commento perchè ti scaldi tanto con lastampa.it? mi pare faccia/facciate, nei confronti della stampa.it, come quelli che saltellano per farsi fotografare da un fotografo che non ha nessuna intenzione di riprendere un primo piano ma guarda al panorama, alla lontananza. prendi e vai su blogspot, wordpress etc.
i blog hanno contenuti originali, ma questa originailità quasi mai ha 'mercato', e pertanto le redazioni web dei quotidiani, giustamente, se ne fottono.

giac

ritorno e concludo, e poi prometto che farò di tutto per non cedere alla tentazione di entrare nel merito di questi discorsi, sempre che le "falsità" (in buona fede, non vi offendete) rimangano nel limite del buonsenso.

ritorno perchè forse ho perso la deriva, per cui ritorno al porto: qual è il messaggio che lanci tu, irene?

che ti fai un culo nero (o anche no: magari scrivi in scioltezza in 3', buon per te) a produrre un articolo al giorno o ogni due passando in rassegna ogni argomento dello scibile umano. ricevi una decina di commenti per lo più entusiastici dagli amici, qualche critica quando il pezzo finisce in home e arriva sul blog qualche sconosciuto, poi certamente anche apprezzamenti da sconosciuti, poi il giorno dopo riprendi. Se sei in home, hai 1000 visite, se non sei in home, ne hai 200. E' ciclico, è storia. E succede da 3 anni.

Poi, anche qui ciclicamente, c'è la protesta: wikio, typepad, la home che non si aggiorna, eccetera. Avevi/avevate un santo in paradiso, che era Pasteris il cui epiteto, chissà perchè, è "il+buon" (il pelide Achille, il buon Vittorio). "Ah se non ci fossi tu" l'avrò letto decine, centinaia di volte. Ora non c'è più (è vivo, è solo altrove) e ripartono le proteste.

Stavolta non so, facilmente nessuno dirà nulla: le altre volte interveniva Pasteris, aggiornava la home, riportava una mail in inglese scritta a tupepad, voi leggevate e tutti a dire: "ah, vittorio, se non ci fossi tu". Poi altri tre mesi e tutto come prima, senza che fosse cambiato nulla dall'intervento del buon Vittorio.

Ragazzi, sono io il turdo e l'insensibile e lo stronzo, o qualcuno di voi ha qualche fetta di pancetta coppata sugli occhi? se uno s'infila in un vicolo cieco e sbatte contro un muro una, due, tre volte, cacchio se dopo 2 anni sei ancora lì e pretendi di passare, non so, forse è meglio fare retro e dare un'occhiata alle altre vie, al quartiere, e magari capisci che ci sono altre strade, e che se quel muro è lì forse una ragione c'è.

Il Direttore Calabresi ha ben presente il concetto e la situazione dei blog, dei lettori, del giornale anche online, molto più di te e di me, Irene: non credi che volesse, farebbe? E se non vuole, ha le sue ottime ragioni.

Fine, ciao.

Gian Contardo

Ho letto il prosieguo dei commenti a questo post.
Secondo me la discussione si incentra troppo sul nesso giornalismo-blog.
Chi l'ha detto che un blog sulla piattaforma di un giornale debba per forza fare giornalismo?
E se il ruolo dei blog fosse invece quello del dibattito, coi post e coi commenti, dall'espressione e scambio di opinioni?
E se fosse anche, perché no?, quello di poter avere uno spazio per pubblicare cose letterarie?
Ecco: in tal caso, i blog integrerebbero, completerebbero, arricchirebbero i contenuti di un giornale, senza "rubare il lavoro" ai giornalisti di professione.
Fermo restando, naturalmente, il fatto che i posti di qualche blogger valgono come se non di più quelli di molti opinionisti.
E forse è questo che dà fastidio a qualcuno.

irenespagnuolo

Il messaggio che lancio io è questo giac: per me i blog sono quello che egregiamente ha espresso Gian Contardo. Non giornalismo.
Se un giornale apre ai blog vuol dire che ritiene giusta, interessante, apprezzabile, opportuna o che diavolo non so l' integrazione, il completamento, l'arricchimento che appunto Gian Contardo spiega. Altrimenti non deve, a parer mio, dare spazio ai blog. Non è obbligatorio. E' doveroso invece rispettarli se li ha voluti.
Credo che così il concetto sia chiaro no?
In definitiva mette i giochi, fotogallery e roba di ogni genere (informazione????????) evidentemente perchè ritiene di fare cosa gradita al lettore. Magari anche i blog sono graditi. Se non lo sono basta eliminarli. Non lasciarli così....

Quanto a me specificamente ho detto fino alla noia che adoro essere letta da centinaia o migliaia di lettori!!! Adoro i commenti, le critiche, gli appunti, il confronto, gli stimoli. E' un enorme "esercizio di scrittura" e non solo....
Lo ripeto, con forza.
E non me ne vergogno :)))
In quanto all'editore che venga a cercarmi...no, questo ho ben capito che non accadrà. Tranquillo.
Irene

giac

perdonami ma come io giornale decido di investire e mettere a disposizione una piattaforma blog, così io decido di linkare o non linkare in home page, di aggiornare o non aggiornare come e quando voglio.
dove sta scritto che l'aggiornamento va fatto ogni ics giorni e se non viene fatto io manco di rispetto?
mancherei di rispetto se chiudessi un blog da un giorno all'altro senza dare spiegazioni e il materiale andasse perso.
che io giornale dia spazio ai blog è una gentile concessione, e la gentile concessione me la gestisco come voglio.
mi spiace, questa è la realtà.
e prima di pensare che nessuno della redazione ha capito il "grande valore aggiunto dei blog", a me verrebbe il dubbio che questo valore aggiunto non sia poi tanto grande.
nessuno manca di rispetto a nessuno: ci sono notizie che ruotano, link che ruotano e link che NON ruotano: non valgono forse le leggi della domanda e offerta? evidentemente per 10mila click sul calciomercato del toro ce ne sono 100 sul blog del giorno. ah, e non è il solito discorso della qualità di nicchia e quantità di massa: nel 90% dei casi hanno spessore culturale più le notizie di calciomercato della ternana che i blog.
altra cosa: gli intellettuali non strizzano il naso perché temono la concorrenza o chissà cosa, strizzano il naso per come tante cazzate dette sui blog possano essere fraintese e male interpretate dai lettori, per il solo fatto di essere impresse in rete e accessibili da qualunque parte del mondo in qualunque momento per molto tempo.
detto questo, è bellissimo avere amici sul blog, che stimano e apprezzano e con cui scambiarsi opinioni. ma lasciamo stare redazioni, direttori, ingiustizie e tutto quanto.

Laura

Ciao Irene,
come vedi la mia partenza e quella di tanti altri prima e dopo di me non ha cambiato le cose, anzi. Forse potresti valutare la possibilità che anche in questa occasione qualcuno ha ereditato la gestione del blog dei lettori in un momento delicatissimo...ma qualunque sia la tua scelta, continua a scrivere prima per te stessa e poi per i tuoi lettori.
Sono sincera: pur non condividendo alcuni punti di vista ho sempre apprezzato i tuoi scritti, soprattutto introspettivi.
Ti saluto con le parole che mi hai detto allora, per uno spunto in più di riflessione:

"Capisco Laura (...), anche se ho un carattere molto diverso e tanta pazienza in più...
Scusa HP se approfitto del tuo spazio e mi rivolgo a Laura.
Vedi Laura credo tu ti sia persa molto di quello che è accaduto molto prima che tu aprissi il blog in questo sito. Allora non c'era Vittorio Pasteris, un pò blogger e un pò amministratore, a portata di click, riferimento e porta aperta. Pasteris ha ereditato la gestione dei blog in un momento delicatissimo, dopo una bufera enorme che ha provocato un notevole caos e ha visto migrare tanti blogger. Ha riportato un pò di serenità, ha accettato il dialogo (anzi l'ha aperto), ha ricucito qualche strappo, ha cercato di muovere qualche passo verso di noi.
Per questo molti di noi vecchi blogger scrivono a Vittorio, Laura, non con deferenza opportunistica o fantozziana ma con rispetto e cortesia. Rispetto e cortesia ci ha riservato, rispetto e cortesia offriamo con doverosa reciprocità. Magari ci lamentiamo ma con toni pacati, gli stessi che ha usato con noi. Non è stato facile per lui, credo. E non lo è neanche oggi, probabilmente. Per problemi tecnici o di tempo o non so. Tutto qui, Laura.
Precisato questo, giusto per chiarirti quale diverso spirito può correre tra vecchi e nuovi blogger, mi spiace molto che tu abbia chiuso il blog perchè sai che in qualche modo ho desiderato tu entrassi in questa comunità e perchè sono stata sempre felice di leggerti.
Peccato, davvero.
Spero di leggerti ancora in futuro.
In bocca al lupo e un abbraccio
Irene
Scusa ancora HP
:))
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 17/01/08 a 01:10

irenespagnuolo

Grazie, Laura. E' un piacere rileggerti :)
Ciao, come stai?
Irene

irenespagnuolo

Giac se "nel 90% dei casi hanno spessore culturale più le notizie di calciomercato della ternana che i blog" spero di stare nel 10% che ha qualche qualità in più :))

Ciao

Laura

abbastanza bene Irene..il tempo per navigare è ormai poco ma alla passione di scrivere e leggere non posso rinunciare. Spero che anche tu stia bene e ti sia rasserenata, a presto

GB

qui non ci siamo mica capiti. prima rispondo alla domanda legittima di irene, che si chiede come mai io intervenga proprio qui: è una mia debolezza ed è soprattutto un caso, boh. parlo spesso, con giacosa, di giornalismo e di 'aspiranti', categoria che conosco da anni avendola lungamente frequentata. ho preso questo blog a paradigma del 'volere e non potere' che impera da sempre sul globo e che con internet ha preso piede (non lo dico io, lo dice Google: http://www.google.com/search?q=aspirante+scrittore+blogger&sourceid=ie7&rls=com.microsoft:en-US&ie=utf8&oe=utf8&rlz=1I7ADBF_en-GB). e non mi piace bastonare gli indifesi, infatti mi 'scaldo' solo quando leggo lamentele, recriminazioni. quando mi rendo conto che la gente non ha la minima idea del giornalismo né della scrittura e invece ne parla come avesse ben chiara la situazione, propria e del mercato della comunicazione. mi piacerebbe, per una mia malsana deviazione, far capire anche solo a una persona che è inutile insistere, lamentarsi, chiedere che Wikio funzioni, che Pasteris aggiorni, che i blog ruotino eccetera eccetera. irene è sempre gentilissima e pare totalmente disinteressata quando interviene su se stessa. eppure: è su facebook, in privato e come 'fan club' nella quale si pone come SCRITTORE. ha due blog, almeno. si riproduce su liquida, ok notizie, technorati, aggregatori, moltiplicatori, twitter e vattelappesca. tutto il possibile per farsi leggere da uno in più. che va benissimo, eh, ma non si può mettersi in piazza così e poi prendersela se qualcuno risponde e la risposta non è quella attesa. è tutto messo in pubblico: come dire, leggimi, valutami, guardami, cagami. mica l'ho scelto io di mettere online articoli, cose, lettere aperte, lamentele e frustrazioni. e allora, a volte, capita anche che qualcuno replichi, alle domande esistenziali che poni: e siccome Calabresi non lo farà, mi prendo la briga (sarò sadico? forse) di farlo io, che ho un grande vantaggio. perché non conoscendoti non ho il filtro del pudore e posso dire la mia senza starci male più di tanto, benché mi spiaccia dover dire le cose pane al pane e, in fondo, pur essendo un fautore del partito 'no ipocrisia' a volte preferirei fregarmene, o dire 'brava' e fottermene.

non spacciamo la cosa per una questione di cortesia condominiale tra il giornale e i blogger. i blog ci sono, mica ve li hanno tolti: che vi frega se non ruotano? vi frega mica perché avete a cuore il software aziendale della Stampa, o i bachi di Typepad, no? vi rode perché volete - legittimamente - la visibilità, e magari un giorno un contatto con la redazione, e magari un bel dì ricevere la telefonata che cambia la vita.

sarebbe una gran cosa se le persone si sapessero valutare. e su quelle valutazioni riuscissero a tarare la mira. irene si schermisce e ha bei modi, in realtà mitraglia giornalmente o quasi (credo) con articoli che sono degli 'ami' buttati lì sperando che qualcuno tiri il filo, controlla se wikio ha linkato, se i contatori avanzano, se le statistiche premiano, e come mai oggi ci sono 2 persone in meno iscritte al feed.

ecco perché la storia dell'irrefrenabile desiderio di scrivere non regge: a che pro fare autoPR in continuazione? o chiedere considerazione per i blog alla Stampa?

divertitevi, scambiatevi quello che volete, commentate la notizia del giorno. se i sogni vi fanno stare bene, teneteli pure vivi. ma lasciate perdere le petizioni cui incollate, sul retro, le vostre ambizioni, o le discussioni su quanto sia marcio e intrismo di nepotismo il 'sistema' dell'editoria: perché avete ragione, ma non è facendo lavorare il primo che passa che si realizza la meritocrazia della comunicazione di massa.

ciao

fulvio

Eh...mamma mia, che è? Nostro Signore che ha parlato? Vedo stravedo e prevedo? Io che scrivo sul blog perché mi piace farlo e mi piace che altri leggano, non capisco l'acredine di alcune risposte. E' ovvio che se non c'è rotazione, HP, aggiornamenti, i lettori sono meno, è ovvio che mi incavolo perché non è più come prima, perché ricevo meno commenti ai miei post. Giornalista? Ma quando mai, forse questa è la speranza dei frustrati che magari oggi sono vice sottocaporedattori della pagine di cronaca della Val Magra, dopo 20 anni di sudore e cattiverie fatte e subite. Ma quanto è invece più comoda la vita del blogger!!! Non ci penso neppure lontanamente a diventare giornalista, scrittore lo sono già, per quanto mi riguarda e per quanto riguarda il significato che per me ha questa parola. Scrivo perché la mia testa altrimenti va in fumo, dopo sto meglio. E' una specie di masturbazione con vergata finale. IRene, perdona le spocaccione parole...

irenespagnuolo

Laura sto...diciamo abbastanza bene, grazie :)
Spero di ritrovarti ancora.
Un bacione

irenespagnuolo

GB faccio tutto il possibile perchè mi legga anche uno in più. SI!!!!
Lo dichiaro da quando ho aperto i blog, lo ripeto periodicamente. Con enorme serenità, lo ribadisco ora. Siiiiiiii, scrivo perchè non potrei farne a meno e lo faccio sul web perchè adoro essere letta e commentata...
Liberissimo di interpretare o criticare questo come vuoi ma non assumere l'aria di chi mi toglie la maschera. Eh no, questo no! Non ne ho (di maschere). Scriverei sul diario di carta se mi importasse solo comunicare con me stessa o con quattro amici. E invece ho scelto il blog perchè le parole possano, potenzialmente, arrivare ovunque e a chiunque.
Siiiiiiiiiii!
L'unica cosa che invece non mi aspetto, OVVIAMENTE (e tutti ma proprio tutti comprendono i motivi) è un contatto con la redazione...non sono una giornalista GB. Sono un'aspirante scrittrice, questo si. Ma presumo di non averne la stoffa, ahimè.
In quanto alla schiettezza (che non è mai da confondere con i toni arroganti o taglienti) grazie, sappi che l'apprezzo sempre. D'altra parte ne sono abbondantemente provvista anch'io :)
Un saluto
Irene

irenespagnuolo

Fulvio...eh si, scrittori lo siamo già! Non "consacrati dalle librerie" ma scrittori :)
E, comunque sia, non toccatemi il sogno, almeno quello è ancora più o meno libero...spero.
Un abbraccio
Irene

GB

GB,
no ragazzi, siete SCRIVENTI, non SCRITTORI. lo sareste anche pubblicaste a pagamento, o con quelle case editrici che in cambio della pubblicazione vi fanno comprare dieci scatoloni di copie. il problema è che non lo capirete mai.
pazienza.

nessuno vi tocca i sogni: basta che non accusiate Typepad o Calabresi o Wikio o la sfiga di non essere, com'è che dite, "consacrati". del resto il 'wannabe' è uno dei (sotto)prodotti del nostro tempo: forse è funzionale alla conservazione del tutto che continui a esistere, e che prolifichi pure, la categoria.

a Fulvio, che non si spiega tanta acredine (dico solo la verità, che a volte è dura da dire e da accettare): da quando ho 15 anni ho a che fare con 'aspiranti'. abbastanza per conoscerli, non abbastanza per comprenderli.

irenespagnuolo

Ma si, GB, sono scrivente non scrittrice. Ok, basta che ti rassereni :)))
Non devi comprendermi...ma neanche puoi dire di conoscermi, eh :)))
Saluti carissimi

ENZO

Cara Irene,gradirei un tuo parere: perchè è messa in dubbio la libertà di stampa?
Tu scrivi tutto quello che ti senti, gli altri fanno altrettanto, poi c'è qualche ex Direttore che si offende perchè ha fatto come "la mucca che ha dato del (aggettivo) all'asino) e si lamenta...per le ritorsioni.....Io leggo tutti i giornali ed ognuno scrive quello che vuole.
Noti attori sbraitano e poi si fanno finanziare i films da chi non dovrebbero, rinnegando le loro idee e la loro personalità ?.?.?.Insomma Irene cara,puoi illuminarmi? Tante volte credo di essere fuori dalla realtà.
Perdonami
con sincera stima
ENZO

GB

@irene: 'conosco' ciò che vuoi che chiunque arrivi qui conosca di te, cioè quello che scrivi. ed è su quello (solo su quello) che parlo.

non ho dubbi su quanto tu possa essere stimabile e ammirevole per qualità personali e bontà d'animo. difatti valuto solo (ripeto: SOLO) ciò che metti in pubblico, nient'altro. del resto, ripeto, proponendoti per i tuoi testi in pubblico ti esponi a valutazioni. se vai a Hyde Park con la cassetta di frutta a fare il tuo monologo devi accollartene le conseguenze: e non tutti hanno il Dna di Demostene.

dal tuo approccio non ho neanche più dubbi sul fatto che non capirai mai ciò che ho provato a dirti (magari brutalmente, e mi spiace) e che continuerai imperterrita a sentirti, tu con i tuoi amici 'scrittori', una Dickinson bistrattata, una blogger di culto non ancora 'consacrata' et cetera. a lamentarti con Wikio, a maledire le percentuali di Shinystats, a installare Liquida, a scrivere lettere aperte a Calabresi.

e soprattutto a dire che il tuo contenuto è 'altro' dal giornale ma, nel contempo, a vergare editoriali che vorrebbero essere gramelliniani ma che chiunque, dotato di un minimo di sensibilità scrittoria... vabbè, lasciamo stare. in effetti hai anche ragione tu, chi me lo fa fare?

buone 'aspirazioni'. domani aprono il cast di 'veline': di Grace Kelly de noantri, cui manca solo il bacio della sorte - a sentire le mamme che accompagnano - solo in provincia di Roma ce ne sono dodicimila. chissà perché quando giro per Roma vedo, per ogni modella, dieci ciffoni.

ciao,
il serenissimo, ancorché rassegnato, GB

I commenti per questa nota sono chiusi.