Come se il cuore potesse contenere emozioni per tutti. Come se ciascuno rappresentasse un mondo diverso dal quale essere irresistibilmente attratta. Come se la sorte le avesse offerto più mosaici possibili e lei trovasse incastri perfetti con molte anime.
Tre o forse quattro. Uomini apparentemente distanti. Singolari nei loro contorni che non svelano mai una somiglianza. Bizzarra storia da narrare. Bizzarra vita da respirare. Miranda la consegna alla signora Lia con la trasparenza rosa delle passioni allegre. Senza bruciori, senza dichiarazioni scandite con malizia. Tutta freschezza di gioia e affetto. Con quel riguardo tenero e incantato che si riserva agli amori candidi.
Un’atmosfera quasi da sogno. Se non fosse spezzata, brutalmente, dal risveglio dei sentimenti che rivendicano un posto esclusivo. Sono loro, gli amanti, a volere una scelta di Miranda. Non può amarli tutti, dicono. Deve scrollarsi di dosso l’infantile egoismo del piacere, dice il primo. Deve smetterla di tenere i fili del nostro destino come una burattinaia, dice il secondo. Deve essere solo mia, dice il terzo. E il quarto, figura che compare e scompare dalla lista, si dice dubbioso appunto perché non gradisce il gioco dei multipli, delle condivisioni e delle fusioni a tempo.
La signora Lia ascolta Miranda. La signora Lia non capisce Miranda. La signora Lia è incredibilmente spiazzata. L’avventura umana questa volta è davvero complicata, sospira. Miranda non è turbata, qualcosa accadrà, qualcuno la lascerà, la verità farà il suo corso. Fatalista, Miranda. E’ solo dispiaciuta. Perché per la prima volta con le spalle al muro sente brividi di noia, di timore, di tristezza. Ma allarga un sorriso delicato e dolce. Non si arrabbia, Miranda. Non si agita, Miranda. E continua a spargere dedizione e slancio. Con la sua deliziosa abbondanza di bontà e finezza intellettuale.
Quanto garbo, Miranda!
E la signora Lia proprio su questo ferma il passo. Così speciale, Miranda. E così feroce. Insomma, si, la signora Lia trova orribile che possa far soffrire, che non avverta la melodia di un amore così forte da escludere ogni altro suono, che non sappia orientarsi verso uno, uno soltanto, degli amanti…Devi liberarli da questo tormento, le sussurra. Poi però, quasi pentita, come se avvertisse la modestia e l’errore della banalità, aggiunge: prenditi un momento di pausa, leggi nel tuo cuore, scava nei tuoi pensieri, arriveranno risposte che ora non percepisci.
Miranda promette e ringrazia, con l’educazione di chi non ribatte e non si mostra infastidito ma non ha alcuna intenzione di capitolare, di cambiare, di seguire il percorso del buon senso altrui. Forse hai ragione Lia, le risponde: solo per me l’amore può avere molti volti, molte mani, molte parole, molte sensazioni. Non desidero che altri sopportino la mia dimensione, il mio istinto, la mia realtà.
Adesso la signora Lia ed io sappiamo che Miranda affiderà all’aria e al suo moto gli eventi. Loro, gli amanti, rimarranno al suo fianco o si allontaneranno con il suo ricordo impresso nel libro dell’amore. Chissà se è possibile amare più occhi, donarsi completamente a più persone. Ce lo chiediamo e lo chiederemo ancora… Finché esisterà Miranda.
Cito una frase tratta da un film di Truffaut, "L'uomo che amava le donne": "Bertrand ha inseguito un’impossibile felicità nella quantità, nella moltitudine: perché abbiamo bisogno di cercare in tante persone ciò che la nostra educazione pretende di farci trovare in una sola…". Un'impossibile felicità, appunto. Quando si sostiene di amare più persone, non si ama neppure una di loro. E, probabilmente, nemmeno se stessi.
Ciao Irene, a presto.
P.
Scritto da: Pim | 17/08/09 a 11:29
Cara Irene,
un certo Pigrilli,scrittore molto osè scriveva più o meno così: Chi è tanto stolto da desiderare un amore eterno, se lo meriterebbe! (penso alludesse alla noia)
Sono stato ineducato? Scusami!
Con simpatia
ENZO
ENZO
Scritto da: ENZO | 24/08/09 a 17:05
No...battuta assai carina, Enzo!
Ciao, con altrettanta simpatia
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 24/08/09 a 21:19
Irene,
ho appena mandato un post su Faletti. Non ho sonno e continuo a leggere e leggerti ! Con la tua soave leggerezza lanci nella'arena degli argomenti tremendi. Solo per citare, Saviano, Ferie, dialetto e questo...Amanti, L'amore, unico, eterno.... ma penso che nessuno di noi sappia veramente in cosa consiste Io credo che le persone che amiamo, parlo di coppia, siano una nostra immaginazione che si materializza e costruisce a seconda dei nostri stati d'animo e non della loro vera identità e quando l'incantesimo si rompe si trasferisce lo stesso sogno. Certo se accade troppo spesso si rischia di fare ...., in ogni caso essere innamorati è una magnifica situazione, forse la sola che vale la pena di vivere.
Buona notte, tremenda Irene.
Pier
Scritto da: Pier | 25/08/09 a 04:02
Pier qualche volta sorprendo anche me...nei miei voli!!!
Grazie :)
Un carissimo saluto
Irene
ah...ovviamente concordo, l'amore è vita.
Scritto da: irenespagnuolo | 25/08/09 a 20:49