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22/06/09

Commenti

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marianna

Sono d'accordo con te, carissima Irene.
L'unico modo onesto di rispondere alle manipolazioni consumistiche è utilizzare ciò che già possediamo.
E vale un po' per tutto, non solo per l'abbigliamento.
Un abbraccio e buon pranzo.
Affettuosamente,Marianna.

Giuseppe

Ciao Irene!
Ripresa??? Ma vogliono prenderci per i fondelli?
Ci vorra' qualche annetto prima che le cose migliorino, e tanto tempo ancora che si ricreino i tanti posti di lavoro perduti.
Io spero solo che quando la ripresa arrivera', la gente cambi abitudini, dia un freno a stravaganti consumi e pensi a cosa potrebbe riservare il domani.
Ciao,
Giuseppe

irenespagnuolo

Marianna, Giuseppe...
salviamoci!
:)
Irene

Pim

La Ripresa è (fortunatamente) inevitabile, come capita sempre dopo ogni Crisi. Gli analisti sparano cifre e giorni, ma in realtà il fenomeno è complesso e non databile. Entra in gioco allora una percezione soggettiva delle cose, e da questo punto di vista si può tranquillamente dire che la Ripresa è assai lontana. Sono stato nominato scrutatore e in questi giorni elettorali ho solo sentito parlare di cassa integrazione e di difficoltà economiche: altro che shopping e vacanze. Ne usciremo, prima o poi, ma psicologicamente ci porteremo dentro questo periodo per una buona parte della nostra vita.

Un abbraccio, ciao.
Pim

Daniele Verzetti, Rockpoeta

A me questa ripresa non pare sia in atto, vedo solo negozi chiudere o fare pochi affari. Ed alcuni cercano anche di aumentare i prezzi (vai a capire il perché).

irenespagnuolo

Certo che non è in atto, Daniele.....:)

Perchè aumentano i prezzi? Te lo dico io!
Perchè resistono solo due fasce di negozi: quelli cinesi o giù di lì con le magliette a qualche euro per i poveri e quelli extra super mega griffes per i ricchi o per chi piuttosto non mangia ma non rinuncia a D&G...

irenespagnuolo

Scusa Pim ma che tipo di Ripresa immagini?!?
Inevitabile?
Io non direi :)
Bacio
Irene

gobettiano

Di crisi, di questa crisi, hai ragione si dovrebbe parlare e molto. Troppo pesante e profonda è stata ed ancora lungi dal finire e quando sarà finita, molto sarà cambiato anche se noialtri non ne sapremo nulla. Qui di crisi non si può parlare. Negata, relegata, sminuita in sé e nelle sue inevitabili conseguenze. La ripresa? Al di là della lentezza, avverrà in modi e termini rdicalmente diversi rispetto al passato. I risvolti sociali ed umani della crisi, dappertutto meno ce da no, il modello sociale lo hanno messo in discussione. Altro che negare o consumare. Anche per questa via si dimostra che siamo un paese dappoco, ignorante ed incapace di guardare il futuro.
luigi

andra

Irene, sai qual'è la mia idea sulla crisi?
Che, da bocca a bocca, la crisi è diventata sempre più grande, Inverosimilmente grande. Come un effetto domino.
"Non ti pago, c'è la crisi. Non ti assumo, c'è la crisi".
E poi vedi che a Natale è stato impossibile muoversi per i negozi, perché la gente li affollava e comprava... massì, roba per la crisi: apparecchiatura elettronica, telefonini che fanno il toast ed il caffé alla mattina... roba indispensabile, insomma. Poi tonnellate di cibo comprato per le feste natalizie, avanzate (buttate al cesso).Poi, immancabilmente, in ogni ponte (e quest'anno ne è stato ricco), si sono affollate le autostrade di italiani "in crisi" che andavano a spendere i soldi nei posti di villeggiatura.
Ci sono disoccupati, ma solo in Piemonte, stava scritto su La Stampa qualche tempo fa, c'erano non so quanti posti di lavoro che nessuno occupava.
C'è la crisi, ma Marchionne compra la Crysler e vuole anche la Opel...

E' come il placebo: beviamo acqua con gusto di crisi e ci convinciamo che C'E' LA CRISI!
E così i negozi aumentano i prezzi, così quelli che ci devono pagare le prestazioni ritardano i pagamenti, sulla spiaggia un pezzo di sabbia raddoppia, l'estetista ha doppiato i prezzi per la ceretta ecc.ecc.ecc.

mah....

irenespagnuolo

Andra, chiariamo.
La crisi c'è per molti. Per molti altri c'è benessere, come o più di prima. Se mai potremmo discutere sull'entità dei due gruppi o sul gap che li separa...
Ma c'è anche, trasversale, un enorme problema di costume e cultura. Quello per il quale fai debiti per andare in vacanza. Mangi pane e cipolla per non rinunciare alla borsa di Prada. E giri in spider fino a quando ce la fai a pagare le rate poi sei rovinato. Parlo di realtà che conosco, purtroppo.
I negozi aumentano i prezzi perchè esercitano più fascino i capi costosi. Accidenti, è così. Siamo ridotti a questo, ahinoi.
E questo squallore è molto, molto più triste e tragico della povertà, a parer mio...

Comunque al mah mi associo. Insomma, che confusione!
Ciao
Irene

andra

ieri guardavo al tg un servizio sui prezzi sulle spiagge.
Un servizio diceva: "mah, qui i gestori hanno aumentato i prezzi, da 5 euro il lettino l'hanno fatto 10".
Subito dopo un altro servizio che parlava di un'altra spiaggia dove...toh... sono venuti incontro alla gente, "perché c'è crisi", e hanno ridotto i prezzi: da 25 euro a coppia dell'anno scorso, a 20!!! Alla faccia della riduzione, fanno giusti 10 euro a testa!
Come ti fanno con le parole...

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