Senza donnine nude e pettorali scolpiti. Scandalosamente morale.
Stucchevole buon senso di ipocrita dolcezza. Ammiccante pietà del colosso che accarezza i poveracci elevandoli ad anime di preziosa virtù per vendergli una bottiglietta di vita. Uno spaccato crudele della crisi, questo.
Non che la pubblicità abbia mai graziosamente rispettato verità e realtà ma oggi fa proprio il giro su se stessa con artigli convulsamente isterici. Si aggrappa a tutto e tutti con un’impudenza disgustosa. Sfrutta biecamente emozioni e debolezze. Raggira con lacrimevoli strusci di peloso affetto.
L’ultimo spot della Coca Cola suona così:
"mi chiamo Giulia e vivo a pisa
ultimamente tutti parlano di crisi
io sono ottimista
forse perché a me bastano le cose semplici
io preferisco andare in bici che in una super macchina
andare in vacanza dalla nonna, più che in un resort
preferisco la pasta col pomodoro al sushi
un panino col salame, al caviale
e la pizza, al patè
perché invece che andare a una cena di gala
preferisco stare tutti a casa
a mangiare il ragù della mamma
con una coca cola"
Io ho gli stessi gusti di Giulia, eccezion fatta per la Coca Cola. Accidenti, che fortuna. Posso felicemente condurre la mia vita semplice e modesta, lontana da resort, cene di gala e lussuose pietanze senza ingurgitare coca, aspartame, caramello e bollicine.
Posso soprattutto non sentirmi il solito miserabile bersaglio del mercato.
Così spudorata questa cantilena della gioia delle piccole cose, della serena famiglia riunita, della celebrazione dell’esistenza dignitosa senza “grilli per la testa” da lasciare sgomenti.
Mi chiedo se il potere dell’economia è irrispettoso o autentico conoscitore della nostra viziosa povertà umana. E in quale groviglio di contraddizioni siamo finiti, tra moda, immagine, ambizioni e sogni stellari che svettano ovunque, nerd rispolverati e portati in trionfo e smancerie per chi deve “accontentarsi” e si affida alla melodia del benessere della miseria facendo spallucce a tutto quello che gli altri inseguono.
Per una decrescita felice dovremmo brindare a Coca Cola, pare. Perché gli altri, quelli che si riempiono la pancia di sushi, patè e caviale, non sanno quale spirituale estasi si perdono…
Nello stesso mondo in cui una suite imperiale di un grand hotel, un club di qualche griffe a Dubai, uno yatch al largo di acque esotiche, un volante della spider da capogiro sembrano l’ombelico unico della libidine.
Nello stesso tempo in cui è Arisa il volto dei volti della musica che ci gira intorno.
Non so quando l’oscenità ci travolgerà del tutto. Ma temo spalanchi la porta senza bussare. Se non ha già abbondantemente oltrepassato la soglia.
Forse moriremo di eventi sensazionali. O mostruosi.
Meno male che la voce di Arisa delizia un po’ il nostro triste passaggio…
Cogli sempre il punto!
Legioni intere di persone analizzano comportamenti sociali e scelte fino alle minuzie, sì da conoscere tutto di noi consumatori. Il messaggio centrato, la comunicazione televisiva è con queste tecniche che viene costruita.
luigi
Scritto da: gobettiano1 | 13/05/09 a 07:11
Ma se mancano i soldi anche per comprarsi la bici e per mangiare come fanno migliaia di famiglie italiane ad essere felici?
Disgustato e nauseato.
Scritto da: Daniele Verzetti, Rockpoeta | 13/05/09 a 16:14
Carissima Irene, a mio avviso l'oscenità del potere mediatico-economico-finanziario, al cui servizio è asservita la politica, ha già da un pezzo oltrepassato la soglia!
Fortunati noi che ce ne siamo accorti!
Pensa per un attimo a quelli che sono ancora ignari?
Si salvi chi può!
Lavoriamo a consolidare i nostri anticorpi.
E' l'unica cosa che possiamo fare.Usiamo la materia grigia, se c'è ancora.
Bacioni.
Bravissima come sempre!
Marianna
Scritto da: marianna | 14/05/09 a 17:24
Sorridi, pecorella di mille pecorelle, sorridi e non badare al fumo nero all'orizzonte, sorridi e consuma. Sappi che siamo dalla tua parte, dei provinciali, dei semplici e dei sani poveracci che oggi fanno una fatica terribile ad arrivare a mettere insieme pranzo e cena. Sorridi!
Dovrei sentirmi orgoglioso, come provinciale duro e puro, di essere chiamato a modello di virtù nei tempi della recessione - purtroppo, non bevo pozioni artificiali, ed ho il sospetto viscerale che tanta attenzione a noi sia soprattutto un modo per togliere dalla luce chi si gode caviale, patè e vacanze a Dubai tanto quanto prima, non si sa mai, in fondo il 1789 non è così distante ...
Qualcuno dovrebbe aggiornare questi personaggi: ultimamente la pizza ha raggiunto prezzi stratosferici, altro che cibo semplice ed economico. Sì, anche qui nella profonda provincia piemontese.
Scritto da: Chris | 14/05/09 a 20:48
Peccato che solo tra i blogger vi sia la consapevolezza del potere dei media e della TV in particolare.
luigi
Scritto da: gobettiano1 | 15/05/09 a 19:21