Sottratta al terribile travaglio delle scelte, alle corse dell’ultima ora, alle operazioni di incartamento e alle aspettative da spacchettare non mi ritrovo addosso l’incombente fantasma delle delusioni, i cambi da effettuare a spron battuto, le dimenticanze cui riparare nel modo più elegante possibile.
Per molti invece anche questo porta il Natale.
Un dono non gradito, un pacchetto scintillante che spiazza perché arriva da chi non avevamo incluso nella lista dello shopping augurale, la seccatura di un negozio da rintracciare per una taglia in più o in meno che ci hanno rifilato. E ovviamente la caccia a qualcosa di prontamente riciclabile da appioppare all’ospite imprevisto.
Che se fossero tutti panettoni o bottiglie a viaggiare almeno non ci sarebbero troppe noie…Invece con le strenne personalizzate il discorso è complicato.
D’altra parte non è poi così vero che l’affetto o la stima siano vestiti di omaggi ricercati. E lo dimostra l’oggetto che dista anni luce da noi, per uso, foggia, colore, essenza e che pur ci viene offerto come fosse il non plus ultra dei desideri possibili. O quel disgustoso quanto assurdo ripetersi di portachiavi, portafogli, profumi, cinture che dovremmo avere mille anni di vita per smaltire.
E non parliamo degli ingombranti soprammobili donati a chi vive in uno striminzito monolocale o del libro che avevamo raccontato decine di volte di aver già letto e che fa bella mostra sullo scaffale della libreria di casa o del cd di quella musica che non ascolteremmo neanche per rompere il più doloroso dei silenzi.
E’ per questo che non manca l’ira isterica quando il maglioncino è troppo stretto o la camicia troppo larga. Per taluni è insopportabile l’idea di doversi confrontare con una misura che non calza a pennello, è la prova inconfutabile che il donante non ha attenzione o non si è curato abbastanza di riflettere sulle fattezze che andava ad abbigliare!
A Santo Stefano ecco allora i bilanci. Qualcuno si lagna di aver speso troppo per chi non ha ricambiato con altrettanto lussuoso pensiero. Qualcuno medita cosa pescare tra quanto ricevuto per farlo recapitare a quel tizio che inaspettatamente a Natale ha fatto consegnare una stella o un cesto. Qualcuno resta con l’imbarazzo di aver liquidato con un misero presente di circostanza proprio la persona che ha confezionato il miglior dono natalizio. Qualche salto di gioia, parecchi mugugni, la casa zeppa di carte e fiocchi sospesi tra le cose da riporre per essere riutilizzate tra un anno e quelle da cestinare.
Pochi biglietti, questa forse è la novità.
Diventano sempre più rari.
Gli scintillanti pacchetti sono accompagnati al massimo da quei cartoncini mignon lega-nastri con una formula prestampata o una scritta rapida e generica di auguri.
Più facile trovare il nome del destinatario scritto con pennarello oro direttamente sulla carta regalo. O nulla.
Perché le parole, come gli abbracci, sono abbondantemente superate dagli oggetti che dovrebbero rappresentarne il senso…
è che i biglietti non servono: non si possono riciclare:)
auguri!
bourbaki
Scritto da: bourbaki | 26/12/08 a 10:52
eh eh, ottima (per quanto triste) battuta, bourbaki!
Auguri anche a te
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 26/12/08 a 12:19
Ho la fortuna di avere pochi parenti a cui fare il regalo, così è difficile sbagliare. In passato la gaffe c'è stata con (ex)colleghi di lavoro, dove le "misure" del dono non hanno combaciano. Ammetto che spesso ero io in difetto, non sono riuscita a quantificare la giusta misura.
Buon proseguimento di festa :))
Scritto da: Amanda | 26/12/08 a 12:35
amara ma veritiera conclusione quella del tuo bel post...
quest'anno mi è andata bene: molti biglietti e nessun regalo indesiderato :)
ancora auguri
Scritto da: anecòico | 26/12/08 a 23:03
Un sistema infallibile per accontentare sempre qualcuno e' quello di regalare oggetti del commercio equo e solidale.Sicuramente raggiungera' la felicita' chi li regala e chi li produce al quale e' come far arrivare un' abbraccio concreto e un biglietto d'auguri per un futuro migliore.A questo punto se chi li riceve non sara' soddisfatto, perdonera' visto che siamo in clima natalizio.Buona continuazione e buone feste.
Scritto da: leonardo | 27/12/08 a 12:21
Fortunato, Anec!
Scritto da: irenespagnuolo | 27/12/08 a 13:20
Leonardo, Amanda...io ho risolto sottraendomi ai bagordi di pacchetti. E' una meraviglia!
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 27/12/08 a 13:21
Affetto, vicinanza e solidarietà. Regali seri, che contano. Per chi riesce a capire.
luigi
Scritto da: gobettiano | 28/12/08 a 14:18