Non voglio essere irriverente. E neanche cercare di fare dell’umorismo.
Metto nero su bianco un pensiero un po’ invadente ma non indecente. Certo lo faccio con un sorriso ma so che non è poi tanto lieve…
Immagino i Grandi Uomini che governano la Terra, in ogni Paese, ad ogni latitudine, in democrazia o in dittatura, tendendo a sinistra o a destra, vestendo abiti occidentali o costumi di altre culture, parlando qualsiasi lingua, professando una religione o dichiarandosi atei, con la loro pelle bianca o nera o gialla mentre siedono al mattino per la naturale evacuazione fisiologica. Parlo di atti grossi, come direbbe un amico. Insomma mi riferisco alla defecazione.
Bisogno e liberazione, essenziale funzione corporale e gratificante operazione di alleggerimento dell’intestino. Rifletto su questo momento tanto umano e comune da unire tutti, senza distinzione di sesso e razza, di idee e di età, di ricchezza e povertà. Un rito inevitabile e importantissimo. In ogni civiltà.
Mi chiedo come i potenti affrontino la stitichezza o gli attacchi di dissenteria, se la regina d’Inghilterra poggia il regale deretano esattamente come noi, se i nostri superscortati politici si recano in bagno soli o rumoreggiano davanti ai gorilla. Provo a fantasticare sulla necessità impellente che può aggredire il capo di uno Stato al G20, la colica gassosa in piena seduta parlamentare o lo spasmo della colite durante la riunione del Consiglio dei Ministri.
Si leggono sui loro volti l’urgenza, lo sforzo, la soddisfazione? Magari guardano anche il prodotto della loro fatica prima di tirare lo sciacquone. E comunque respirano la puzza dei loro escrementi.
Chissà se in giro per il mondo si adattano ad ogni usanza e circostanza accovacciandosi in qualche latrina o imboscandosi in qualche campagna alberata. Chissà insomma se come noi si piegano al dettato imperativo della natura e del caso!
Li vedo, zombie dopo poche ore di sonno, con le occhiaie e la chioma scomposta nell’elegante pigiama stropicciato dalla notte avventurarsi a caccia dell’interruttore della luce del bagno tra uno sbadiglio e una flatulenza fino all’agognata tazza. Non oso figurarmi la nudità del fondo schiena di certi potenti intenti a spingere fuori il loro sterco ma già la posa tanto umana, i pantaloni calati, le forme e i colori delle fetide deiezioni mi rende i potenti più simpatici, assai meno lontani e diversi…
Posso spingermi a ritenere che come noi puntino talvolta i gomiti sulle ginocchia, sbircino il giornale o accendano una sigaretta. Dipende. Ci sono soste rilassate e soste tese, il wc è compagno e depositario di scariche morbide e facili o di mostruose masse solide. I potenti, come noi, sono soggetti agli andamenti della salute, del clima, dell’alimentazione. E lì, nel pensatoio o Gabinetto, somigliano molto a noi quando prendiamo una purga o abbiamo mangiato male o non sopportiamo uno sbalzo di temperatura.
Chissà poi se le loro toilette accolgono le autorevoli feci riconoscendole o ritenendole semplicemente materiale in espulsione da comuni mortali. E chissà se al loro entourage tocca subire le potenti esalazioni o se ne sono generosamente esentati…
La signora Lia si domanda, impertinente, chi controlla se si lavano le mani, dopo. Ma questa è un’altra storia. Mi basta pensare a questa livella che ci vede tutti uguali in vita, senza dover aspettare l’orizzontale sepoltura.
E ciò che mi arrovella è il sospetto che loro, i potenti, non riflettano abbastanza su questo. Forse non si rendono conto che la Natura ha dato a tutti un posteriore per l’espletamento delle stesse nobili funzioni. Alla fine siamo tutti più o meno un tubo digerente e un canale di scolo. Ma loro, dopo aver preso a calci e pugni il senso della vita, macchinano conquiste, litigano, si sbrodolano ancora addosso parole e arroganza. Andiamo di corpo nello stesso modo ma non c’è verso di farglielo capire!
Forse sarebbe auspicabile una vera, grande riunione di Gabinetto. Sarebbe illuminante, disgusto olfattivo a parte.
Geniale come sempre .Adesso dire che con un po' d'aiutoe qualche sano consiglio saresti prontissima per un libro no?
Scritto da: LaBottega del Gusto | 18/11/08 a 23:16
Wow! Dopo una carezza così farò sogni d'oro :))
Grazie LaBottega del gusto!
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 19/11/08 a 00:03
Post davvero profondo e molto, molto umano. E questo dovrebbe far premio ancor meglio su differenza di razza, cultura, religione e quant'altro.
Purtroppo sarà difficile: ci saranno gli idioti che pensano se stessi emettere colonia Chanel e degli altri che fanno la cacca.
luigi
Scritto da: gobettiano | 19/11/08 a 07:04
:-) Sei stata molto brava a rimanere al confine tra riflessione e scatologia. In effetti, seduti sulla tazza del w.c. siamo tutti uguali (mia madre lo ripete sempre e credo sia anche un detto popolare). In quei momenti di salutare e fisiologica solitudine ci si ritrova direttamente a contatto con la propria natura, talora vulnerabile, compromessa. E si evidenzia quale rapporto abbiamo con l'igiene personale.
Siamo umani, troppo umani: bisognerebbe tenerlo sempre presente...
Ciao, un abbraccio.
Pim
Scritto da: Pim | 19/11/08 a 08:42
Complimenti davvero!
Non tutti hanno la capacità di tendere un filo fino quasi al limite e poi camminarci sopra in equilibrio senza cadere e "scadere".
"Alla fine siamo tutti più o meno un tubo digerente e un canale di scolo"
Mi permetto di suggerire una lettura:
"Metafisica dei tubi" di Amélie Nothomb. Ed.Guanda o Voland
Ciao.
Scritto da: Andrea | 19/11/08 a 09:36
Mi hai fatto venire in mente quel gadget a forma di wc sul quale c'e scritto: "Saranno grandi i papi, saranno potenti i re, ma quando qui si siedono, sono tutti come me!"
:)
Ciao
Antonio
Scritto da: Antonio Cracas | 19/11/08 a 11:42
Ciao Irene, che splendido post. Riesci a essere poetica anche parlando di queste cose. Io preferisco immaginare i potenti nell'atto di usare il posteriore per obbedire all'esortazione di Beppe Grillo
Buona giornata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 19/11/08 a 14:51
Grazie a tutti!
Ridendo e scherzando... abbiamo colto tutti il senso, bene.
Antonio il gadget a forma di wc devo trovarlo, è splendida come idea!
Dragor, mannaggia è vero. Pure a quello serve il posteriore :))
Scritto da: irenespagnuolo | 19/11/08 a 22:45
Carissima Irene, sei unica.
Post delizioso, come sempre!
Scritto da: cenerentola | 20/11/08 a 15:55
Grazie Cenerentola!!!
Scritto da: irenespagnuolo | 20/11/08 a 18:45
Alcuni dei nostri potenti, quando fanno cose grosse seduti sul WC, si clonano. Pensi si rendano conto, tirando lo sciacquone, di commettere una specie di suicidio?
Scritto da: Diego Raineri | 29/11/08 a 05:32