Già molto diffuse in altre realtà le video-candidature non sono ancora usuali nel nostro Paese riottoso all’avanguardia tecnologica e informatica.
Eppure i videocurricula sembrano una buona occasione per mostrarsi subito all’occhio di chi decide. Il passo che salta migliaia di curriculum cartacei e strappa l’invito ad un colloquio.
Non è grande e roseo periodo questo. Non ci sono enormi opportunità. Il mondo del lavoro è dilaniato dalla crisi, dal lavoro temporaneo, dalla scollatura tra mercato e preparazione a viverlo. E proprio in tempi di scarse occasioni di lavoro affinare le ricerche diventa indispensabile.
Nella piccola-medio impresa italiana è già straordinaria la posta elettronica o il remote banking e forse ci vorrà ancora qualche tempo perché si affermino metodi di ricerca e selezione del personale cosi “moderni” ma non dimentichiamo che sul nostro territorio operano anche aziende straniere, strutture complesse e decisamente inclini ad avvicinarsi ad ogni strumento di ultima generazione, oasi di giovane vitalità e lì, sicuramente, il videocurriculum può essere una carta da giocare con ottime speranze…
Un’opportunità da tenere in considerazione e da esplorare per conoscerne i possibili benefici. Per giovani con molti titoli e scarse conoscenze per emergere. Per quelli che hanno superato la verde età ma sono altamente qualificati e cercano una ricollocazione nel mondo del lavoro.
Sappiamo che variamente le grandi aziende hanno negli anni adottato strategie di analisi dei potenziali collaboratori sempre più sofisticate. Dal test psicoattitudinale alle prove pratiche, dall’esame grafologico al colloquio articolato su piani o livelli trasversali di conoscenza. Un valido e accorto selezionatore fissa l’immagine per bucarla e cogliere ciò che rivela. E ne fa una valutazione applicata, come si suol dire, ovvero calata nel contesto nel quale andrebbe ad inserirsi.
Un videocurriculum può rivelarsi per le aziende un utile strumento per ridurre tempi e costi del delicato processo di ricerca e selezione del personale.
E sappiamo dall’altro versante che un curriculum è più di un biglietto da visita. E’ il riassunto di una vita, almeno lavorativa. Contiene tracce e riferimenti illuminanti sulla persona che si descrive, che propone e spiega le qualità che può mettere al servizio di una mansione. Frequentemente un curriculum accattivante è stata la chiave di accesso immediata ad una carriera speciale. Ma non è raro al contrario che il curriculum presenti malissimo un candidato.
Funzionale all’obiettivo di una felice combinazione tra domanda e offerta dunque è proprio l’approccio. Simpaticamente si può dire che deve scoccare una scintilla!
Ma anche confezionare un video e “presentarsi al meglio delle proprie potenzialità” non è facile. Ci sono sicuramente strategie e consigli che gli esperti di comunicazione e lavoro maneggiano con disinvoltura. Con un click ho scoperto VideoTrainer che offre consulenza per sostenere appunto gli aspiranti ad un’occupazione nel cammino di presentazione alle aziende. Video e suggerimenti per il colloquio: “vendersi bene” è importante, spesso determinante.
Mi stuzzicano i fenomeni di costume, gli umani percorsi nel progresso, le scelte e le sfumature delle idee e delle trasformazioni. Mi piace forse anche pensare che non basti un pomposo elenco di titoli a fare la persona giusta al posto giusto…E che ci siano meccanismi sottili, affinità, fiducia istintiva, complicità che possano leggersi in una voce, in un sorriso, in un modo di porsi e di raccontarsi.
Comunque la pensiate se i videocurricula saranno baciati dalla fortuna anche in Italia chi è in cerca di lavoro fa bene a tentare l’avventura.
Dato che una volta sì e dieci no appaio tra i blog aggiornati e dato che ti avevo detto che avrei risposto al tuo post, ti volevo solo dire che se hai voglia puoi leggerlo. Non sono sicura di aver centrato gli argomenti che tu proponevi, ma ci ho comunque provato.
Ciao e grazie.
Scritto da: girasole | 30/10/08 a 22:05
Hai toccato un tema molto attuale.Secondo Andrew McAfee economista di Harvard (ha coniato il termine Entreprise 2.0) le imprese di oggi devono adattarsi per esempio ai nuovi strumenti del Web 2.0 che i giovani assunti usano quotidianamente ma non li trovano sul luogo del lavoro.
Già alcune aziende si servono di FACEBOOK per conoscere meglio i loro futuri dipendenti e studiare i loro CV e magari fare una comparazione con quello ricevuto insieme alla domanda di assunzione:-)
Osman
Scritto da: Osman | 31/10/08 a 01:44
E' un fenomeno di punta quello del video-curriculum, intrigante per quello che sottende. Ed ' molto puntuale la tua osservazione circa tante piccole imprese. Ma video o meno, insostituibile rimane il contatto umano. A condizione che il selezionatore sappia il fatto suo. E sovente non è così. Purtroppo.
luigi
Scritto da: gobettiano | 31/10/08 a 06:43
Ciao Osman, eh si...FACEBOOK può essere uno strumento di conoscenza molto particolare :))
All'estero comunque su questo fronte la realtà è molto diversa da quella italiana. Ma penso che anche l'Italia si adeguerà.
Il video curriculum consente una prima selezione. Poi c'è il colloquio. E quindi il contatto umano. E lì, Luigi, auguriamoci che anche i selezionatori siano ben "formati" ad affrontarlo! So che in pratica non è sempre così purtroppo, hai ragione...
Scritto da: irenespagnuolo | 31/10/08 a 07:52
Bella idea, certo, ma se fate come il caro amico che su Facebook ha un profilo da sciupafemmine ed è pure sfrontato e fotogenico, siamo certi che la ditta che lo assumerebbe possa ritenerlo un buon affare?
In fin dei conti io preferirei guardare negli occhi chi mi potrebbe assumere, dire in faccia ciò che sono e cosa potrei fare per loro, se non mi fosse offerta la possibilità ricorrerei ad un videocurriculum e a mia figlia che è esperta in fotografia, sala di ripresa professionale, parlantina sciolta....certo ho più capelli di Berlusconi e molti anni di meno, ma mi sentirei tanto teleimbonitore.....
Scritto da: Arturo | 01/11/08 a 23:51