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18/09/08

Commenti

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Italiano

Sì, dopo che si sono fatti gli italiani, facciamoci l'Italia... sessualmente parlando s'intende!

irenespagnuolo

Un pò duro come approccio ma...che dire, italiano, non oso "scandalizzarmi"!!!
Irene

vb

E' vero che nessuno è vergine e può sputare sentenze, però se non cominciamo piano piano a censurare certi comportamenti invece di darli per scontati - magari facendo anche ammenda per quando li abbiamo adottati noi - non riusciremo mai a cambiare niente.

juannesalvador

Da quando seguo il blog
di Irene non l'avevo mai
vista così giù,forse
avvilita,arrabbiata,urla nel silenzio dentro un
algido monitor??
Cara Irene,
che alcune facoltà del Sud
fossero dei "laurefici" lo
si sapeva da moltissimi
anni ma bene hai fatto a
ricordare che siamo tutti
italiani nonostante che in
apparenza non esista più un
luogo chiamato Italia ma
due Italie..le responsabilità,e non deve
parerti strano,sono anche
del nord del Paese che ha
chiuso gli occhi negli anni
del grande benessere,delle
Milano da bere,quando c'era
carenza di personale pubblico in tutto il Nord
perchè le retribuzioni erano un'inezia e queste
belle mansioni in tempi di magra,venivano letteralmente rifiutate dai
lavoratori del nord che
con la loro iniziativa
ci davano a fare profitti
centuplicati rispetto ai
quei ridicoli stipendi da
fame!Viene la secca della
stagflazione ed ecco spunta
lo scandalo dei 100 e lode
a Catania o a Napoli..
chi ha pubblicato lo "scoop
è da premio "Pussa" e non
certo da "Pulitzer"..
Bastava leggere nell'archivio di un qualsiasi quotidiano di quegli anni e andavi a sapere che l'acqua calda
era già stata scoperta..
L'Umberto poppava ancora il
latte..Ciao JS

gobettiano

Eppure chi legittimamente può parlare essendo credibile c'è. Ma in fondo non si può che prendere atto della fondatezza di ciò che dici. Diversamente non saremmo a questo punto.
luigi

irenespagnuolo

Vb l'importante è non censurarli solo a parole ma con la coerenza e l'onestà dei comportamenti. Questo è il punto.
E forse andiamo a rotoli proprio perchè ognuno guarda in alto e critica ma nel piccolo riproduce la medesima sostanza...

Juanne Salvador, è storia antica. Giuste osservazioni.

Luigi purtroppo basta osservarci e ascoltarci tutti i giorni...
Con ciò non vorrei trasmettere l'idea della resa. Anzi. Ma non possiamo più fare solo le pulci agli altri. Servirebbe un intervento di risanamento collettivo!

Irene

leonardo

Irene, avendo le idee confuse sulla questione ho preferito prendere in prestito concetti che mi sembrano in tema.Uno dei principali bisogni dell’uomo è quello di sentirsi dire che il proprio comportamento è coerente e razionale. Ogni comportamento che ci appare irrazionale minaccia il nostro senso di integrità. Quando ci comportiamo in modo inesplicabile, ci sentiamo costretti a trovare una spiegazione logica per rendere sensato ciò che pensiamo o facciamo” (White e Gilliland 1975).Secondo Argyris, esponente dell’”Action Science”, negli individui possono coesistere due tipi di teoria alla base dei progetti di azione: la “teoria dichiarata”, che esprime i loro valori, credenze e atteggiamenti, e la “teoria in uso”, quella che essi seguono nella realtà di tutti i giorni. Spesso si verificano delle divergenze significative tra le due teorie, di cui talvolta non si è pienamente consapevoli. Anzi, si vengono a creare allo scopo delle vere e proprie “routine difensive”. Che dire, sicuramente la coerenza comporta dei prezzi da pagare, forse la coerenza e' come la fatica, ognuno ha la propria soglia, costruita negli anni atraverso le proprie vicende umane. Saluti, buon lavoro e complimenti per l'interessante spunto.

Laura

sono smarrita anch'io...e questo è quello che mi spaventa di più...perchè l'ambiguità è ovunque, dentro ognuno di noi e nei nostri comportamenti quotidiani, nei piccoli gesti, nelle piccole scelte di ogni giorno...è come quando devi risolvere qualcosa e hai iniziato un percorso e ti accorgi che sei arrivato ad un punto morto e ti sembra che l'unico modo per andare avanti sia buttare via tutto e ricominciare dall'inizio...o forse solo da una diversa angolazione...

ivo

Non mi ricordo bene, mi sembra ci fossero 23 onorevoli condannati in questo governo. Ma in questo mondo che cambia conta più l'immagine della sostanza. Allora, visto che il popolo ha fagocitato le malefatte reali, non rimane che attaccare -poichè pare che sia più efficace- la parte leggera, che poi è anche la più comprensibile dai più. Praticamente la merce che vende l'isola dei famosi, grande fratello, novella 2000 ecc.

Pim

Comprendo il tuo sfogo perché lo considero anche il mio. Tieni conto però che negli altri Paesi le cose non vanno tanto diversamente. Ho alcuni amici che lavorano all'estero e pure loro si lamentano più o meno allo stesso modo: corruzione, clientelismo, gli onesti che non vengono tutelati, i furbi che la fanno franca. Non è un modo per consolarsi, ma per capire che certi comportamenti fanno parte della natura umana, soprattutto in un periodo storico di difficoltà globalizzata come questo. Non vanno giustificati, questo però no, anzi: indignarsi è giusto e combatterli necessario.

lighea

Da molto tempo sostengo che siamo realmente incapaci di seria indignazione quella indignazione che spinge a farsi promotori di iniziative serie.La ragione è comprensibile,tutti siamo demotivati,disossati totalmente privi di illusioni e con problemi di sopravvivenza.I cittadini di qusta Repubblica votano e hanno i governanti che si meritano dato che con il loro voto consacrano e rendono leggittimo il modello proposto da questa o l'altra parte politica.Se una classe politica intera non va i cittadini hanno un mezzo per far sentire la loro voce,annullare la loro scheda elettorale.Abbiamo passivamente accettato una legge elettorale scandalosa:non è possibile in democrazia non potersi scegliere il proprio candidato e nemmeno scegliere di cosa si voglia fare parte. Gli italiani dovrebbero rifiutarsi di votare liste chiuse e parlamentari decisi dagli organi di partito.Quanto all'essere italiani continuiamo a restare incapaci di senso dello Stato questo fa parte della nostra storia siamo diventati una nazione col grande imbroglio del "plebiscito" nel 1860.Il peccato è originale nessun battesimo lo cancellerà.Cavour nel dire allora che dopo aver fatto l'Italia occorreva fare gli italiani, sapeva bene quanto ciò fosse difficile:la coniugazione di troppe anime e di troppe differenze storiche, sociali e culturali non sarebbe stato semplice.Oggi sappiamo che è impossibile

irenespagnuolo

Grazie lighea, ricordi passi importanti. E la storia non scivola via...resta, nelle pieghe di tutti e di tutto.
Ma il senso dello stato possiamo trovarlo solo noi, non ce lo offrirà un governo...E soprattutto urge senso di vita.

Laura esprimi benissimo certe sensazioni...

Pim è questo il "dramma", certi comportamenti fanno parte della natura umana!

Ivo, Leonardo: grazie, un saluto.

Irene

zia elena

Confusione, smarrimento, ma mai rassegnazione: sono con te, come molte altre volte.

Constatare che certi atteggiamenti sono insiti nella natura dell'uomo, come fa giustamente rilevare Pim, provoca comunque una sensazione di tristezza ed amarezza.

Ma andiamo avanti, da qualche parte arriveremo, anche se navigando a vista.

Un abbraccio.

Elena

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