Ci sono notizie che ad aspettarle si gonfiano, diventano come fantasmi che turbano la notte o schegge di speranza che pungono lo stomaco.
Tra un respiro trattenuto e una prova di ottimismo le sfumature che corrono dal bianco al nero le passi in rassegna tutte, come foto di un album possibile, improbabile, assurdo. Dipende. Tutto dipende da qualcosa.
Il tempo, invece di correre come sempre, rallenta, accelera, si ferma, torna indietro e poi vola ancora. Certo lui percorre lo stesso spazio, giorno e notte, di nuovo giorno e ancora notte ma tira un infame scherzo: ti sbatte spalle al muro e ti fa passare davanti una pellicola impazzita che stropiccia e inverte la trama, ti attrae e ti inganna.
Sei tu che deformi la realtà perché perdi il senso e la direzione, sovrapponi le immagini e confondi le parole. La tua fretta, la tua ansia stravolgono la scena. Ma a te i minuti, le ore, le settimane portano bisogni e desideri che urlano e piangono. E davvero il tempo è impietoso, si prende gioco del tuo groviglio, ride beffardo alla tua paura.
Il puntino che cercavi di fissare è una fisarmonica. E la posta naviga in una bottiglia, chissà dove. La leggi con la fantasia mille volte e mai una è uguale all’altra. Devi proprio attendere. La verità sta in quel suono che scompare, rimbomba, stride, si placa. Una nota che non conosci e insegui, una nota che conosci e non arriva mai. Non bussa alla porta o bussa troppo nella tua testa.
Io aspetto una mail da mesi. Controllare la posta è la prima cosa che faccio al mattino e l'ultima alla sera. In più, domani parto, senza potermi portare il pc. Chissà che durante la mia assenza non si svegli?
Scritto da: stelladineve | 29/07/08 a 11:47
Secondo gli antichi, la colpa non è del tempo, ma nostra. Ma io non ci credo. Buona attesa!
Scritto da: latooscuro | 29/07/08 a 11:52
Dimenticavo. Di avvento non si muore. Di delusione la mattina di Natale, sì
Scritto da: latooscuro | 29/07/08 a 11:54