Accidenti devo pure ritrovarmi a rischio banalità! Insomma ricordare che cortesia, comprensione, educazione sono salvavita come certi farmaci o far notare che il rispetto e l’umanità sono la base di ogni approccio e di ogni rapporto sono quei concetti scontati che noiosamente ripetono tutti, anche quelli che non scuciono un sorriso neanche a pagamento, e che spesso non sono altro che un mare di parole di circostanza, senza alcuna forza di convinzione e di pratica…
Lo so e mi fa rabbia.
Perché io, in quelle cose così maltrattate dalla superficialità di trovarle un ritornello che si ripete tanto per stare dalla parte giusta in teoria, credo davvero. Perché io se assumessi certi atteggiamenti, se mi comportassi in certi terribili modi mi tormenterei di sensi di colpa a vita e proverei disgusto.
E alla fine anche scrivere del senso di sconforto per la scena triste, sconcertante e ignobile che purtroppo si è consumata mi irrita. Guai se qualcuno la trovasse la solita tiritera sulla “bontà” che dovrebbe trionfare, sulla gentilezza che non guasta mai, sulla sensibilità che potrebbe donare sempre infinito sollievo. Guai.
Se penso che per un medico tutto quello che impietosamente si abbatte sul disagio è anche gravissima violazione di una regola, di un dovere di professionalità e di capacità di valutazione e metodo allora mi sento meglio, non devo temere l’ovvietà…Anzi. Deve essere ovvio un certo comportamento. E quando non si manifesta così dovremmo urlare allo scandalo. Finalmente uno scandalo vero, non tante idiozie travestite da scandalo per suscitare interesse. Lo scandalo è che un malato non sia trattato con riguardo. Lo scandalo è che un medico non abbia il “buon gusto” delle forme, giusto per non pretendere che lo abbia anche nella sostanza delle cose…Lo scandalo è che un medico non abbia neanche il pudore di salvare le apparenze con colleghi e testimoni di tanta sua sgarbata inadeguatezza.
Ma non emetto alcun grido. Non ora.
Aspetto. Con una pazienza e una forza che trovo solo per disperata determinazione.
Ma se le spregevoli pose si tradurranno in atti vergognosi, in danni, in risultati indecenti avrò più fiato che gola di un’ugola d’oro, lo garantisco.
Caro dottore, ti senti importante. Hai le redini in mano. Ti è permesso tutto, forse.
Ma io ho il dolore, la ragione, la difficoltà. E la parola. Sciolta come il sorriso, per fortuna. Può darsi che tutto ciò si riveli più forte della tua arroganza.
Dovrei stare in silenzio adesso, attendere gli eventi. Verificare.
Ma è un moto di generosità avvisare. Chissà, forse ti fermi a pensare. E ci sorprenderai con magnifici risvolti. Me lo auguro.
Come è vero ciò che dici, però, una volta tanto, permettimi di fare "l'avvocato del diavolo". Fortunatamente esistono molti medici onesti e sensibili che svolgono la loro professione con passione. Purtroppo quando capita un medico arrogante, insolente ed insensibile la cosa risulta talmente inquietante (vista la sua professione) che verrebbe voglia, come sempre, di condannare tutta la categoria.
L'importante è denunciare, come stai facendo tu, questi rozzi "esperti" in medicina, per far comprendere che la missione del medico richiede una certa sensibilità oltre che la conoscenza delle patologie, ammesso che certi individui l'abbiano.
Un caro saluto.
Antonio
Scritto da: Antonio Cracas | 24/06/08 a 10:35
Sono in molti, i bravi, certamente!
Diciamo che quelli che ricoprono certi ruoli dovrebbero esserlo più di tutti, a maggior ragione. Invece capita anche che non sia così...
Grazie Antonio :))
Ciao
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 25/06/08 a 00:08