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14/12/07

Commenti

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Gian Contardo

Ce ne sarebbero di cose da dire ...
Solo una piccola precisazione: gli invalidi non sono nemmeno entrati nelle promesse elettorali di nessun partito alle ultime politiche. Figurati come possono essere considerati con fatti concreti, visto che non sono nemmeno "degni" di promesse!

giac

off topic
bene
hai pubblicato alle 10.00, ovvero dopo che un tizio è entrato nel mio blog digitando "irene spagnuolo novara incidente".
quindi stai bene, quindi quello non cercava informazioni su un incidente capitato a te
sono tranquillo, ora
ciao irene!

irenespagnuolo

Giac accipicchia! Nessun incidente per fortuna...
ma che strana ricerca, mi mette un pò in ansia...

Gian ma quando si parla di solidarietà sociale, di sostegno alle famiglie, di politica sociale, di fasce deboli e via discorrendo con infinite etichette, gli invalidi si sentono tirati in ballo non credi ?
E' un argomento lungo e complesso, lo so. Ma se non ne parliamo commettiamo un errore fatale: quello che il vuoto e l'orrore siano in qualche modo un "fatto inevitabile"...Eh no!!!

Gian Contardo

E' questo il guaio, Irene. Pochi ne parlano.

Pensa: in occasione della finanziaria, le associazioni degli invalidi hanno inviato A CIASCUNO DEI 945 PARLAMENTARI ELETTI una lettera con cui si richiedevano provvedimenti per questa fascia di cittadini disagiati.
Or bene, SOLO UN PARLAMENTARE HA RISPOSTO, francamente non so cosa.
E' questa la classe politica con cui tuttti i cittadini si devono confrontare.

P.S. Il mancato adeguamento delle pensioni degli invalidi (240 euro al mese) viene "motivato" con esigenze di bilancio. Col risultato che molti, che non riescono a sopravvivere, devono farsi ricoverare in istituto. Rifletti: una persona ricoverata costa allo Stato 150 euro al giorno. Pensa a quanti soldi risparmierebbe lo Stato se desse a questa persona il necessario per farsi assistere a domicilio. Quindi, che non accampino "scuse finanziarie".

luigi

Cara Irene, sensibile ed attenta. Come vedi ogni volta che tu o altri persone hanno l'impulso di scrivere un post, ne viene fuori un post su un disastro o sociale, o morale o economico. Non dico certo che sia pessimismo. E' solo che questo paese sta precipitando nell'abisso e la sua gente inforca occhiali nerissimi e non vuole vedere più nulla. Si accorge solo di ciò che la tocca nelle tasche, pronta ad ascoltare senza vedere ogni "sirena" che promette miracoli impossibili.

Ste

Un parente di mia madre è malato da mesi. L'ultima diagnosi gli nega anche il Natale. Questa settimana, nelle sue condizioni, ha dovuto fare 25 chilometri per recarsi alla visita per ottenere l'accompagnamento. Non so il verdetto, ma se anche positivo, è leggermente tardivo, mi pare.
Che infinita tristezza...
Ciao. Ste.

anecòico

«E’ troppo gravoso per la società rispettare chi non è fortunato. La legge della giungla, insomma. Sopravvive chi è più forte, chi ha i mezzi per mettersi in salvo.»

o chi ha la subdola capacità di prevaricare il prossimo, è terribilmente vero ciò che scrivi... e interessa tutti noi :(

un abbraccio, quasi natalizio

anecòico

monycorre

La società ci vuole perfette, prive di difetti, perchè soprattutto noi donne siamo consumatori da sedurre e la seduzione non è una pratica moralmente accettabile per il marketing disabile. Ma le persone con problemi esistono davvero, e devono fare i conti con i problemi di tutti moltiplicati per quelli loro. Hai detto bene, per la società è gravoso impegnarsi per chi non è fortunato, il meno fortunato non è desiderabile, scartiamolo allora. E questo vale per i poveri, per i malati gravi non autosufficenti, per gli immigrati senza casa e lavoro, per gli zingari, per i disoccupati da lungo tempo, per i subordinati precari da spremere. E' la nostra società che non è più in grado di rispettare ciò che la modernità ci aveva promesso, la soluzione di tutti i problemi. Oggi non c'è posto per tutti e se non vale la pena spendere in welfare per chi non ce la fa da solo pazienza. Ciao Irene, Mony corre

Anna Rosa Balducci

Tutto vero quello che dite, questo e tanto altro ancora.Vorrei non aggiungere tristezza, quindi taccio.
Ma la nozione di 'diritto', diritto del cittadino, è davvero diventata un optional?E l'Italia è davvero irrimediabilmente persa?Due anni fa sono stata in Francia, e,nonostante tutti i problemi enormi, mi pareva che il rapporto cittadino-stato, in fatto di tutela delle fasce deboli,là fosse una realtà.
Forse, potendo, dovremmo andarcene dall'Italia?

uomodellastrada

quante battaglie in tribunale per fare avere l'accompagnamento a chi ne ha bisogno......

irenespagnuolo

Tutto il disagio che avvertiamo è il segno che molti di noi subiscono un sistema che non sentono giusto, siamo delusi arrabbiati sconcertati...
Non ci resta che cercare di non adeguarci, sostenere sempre con forza il nostro bisogno di una società diversa. Non è una soluzione ma un passo per non accettare in silenzio, per lanciare un grido, per dare voce a chi non ne ha. Per sperare che possa cambiare qualcosa dobbiamo provare a chiederlo, a proporre, a protestare...
Per questo scriviamo e ci confrontiamo su questi argomenti no ?

Grazie a tutti : ciao mony, anna rosa, ste, anec, luigi, uomo della strada, gian!

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