Mi erano parse in netto ribasso quelle da shopping. Mi sbagliavo. Questa settimana la frenesia da acquisti e pacchi è alle stelle, in città lunghe code di macchine in cerca di parcheggio, negozi in fibrillazione e borse colme di regali. Per molti c’è la partenza per qualche località turistica, per altri l’organizzazione del veglione di San Silvestro con tanto di euforia e lustrini.
Eppure fino a qualche giorno fa tutti si dicevano più tristi e squattrinati…
Chissà. Forse è diventato impossibile liberarsi dalle catene dei festeggiamenti, dall’usanza dei doni, dall’abbondanza degli addobbi, dalle luci che incantano.
Ho la sensazione che molti fatichino davvero a stare al passo. Ma non vogliono mostrare le loro ristrettezze, cercano pensieri di lusso così da non fare brutta figura…come se un povero facesse brutta figura, insomma.
Basta osservare quali sono i negozi gettonati, quali nomi recano stampate le buste o le carte che avvolgono le compere. Grandi firme. Trionfo delle apparenze e dell’opulenza. Ancora. Anche per questo Natale.
Conosco situazioni nelle quali è impossibile credere ci sia reale possibilità. Ma avviene, a costo di qualsiasi sacrificio. Per un disperato bisogno di non crollare, di non ammettere che non si può.
E in qualche modo avallando così l’idea che sia giusto, per chi ci crede e per chi lo vive come momento di allegra aggregazione, affrontare così il Natale. Grandi pranzi e ricche sorprese per tutti!
Io non faccio moralismi in merito. Mi limito ad assistere, esterrefatta, scoraggiata e malinconica. Al di là di quanto tutta questa baldoria commerciale possa non trovarmi entusiasta, penso al messaggio che ne deriva. Non riesco proprio a rassegnarmi. Tutti in crisi, tutti assorti nel lamento della vita troppo cara, tutti in pena per il 2008 che si profila duro, tutti in preda al panico da cinghia da stringere e poi…tutti presi a spender quattrini. E quali quattrini? Quelli che evidentemente ci sono. O quelli che mancheranno poi nelle tasche per le stangate di gennaio.
E tutto questo con buona pace di voleva urlare ai nostri politici litiganti che siamo alle strette, che la gente fatica ad arrivare a fine mese, che molti perdono la casa perché il mutuo è troppo salato, che troppi giovani sono precari mal pagati e troppi anziani pensionati con cifre da fame. Francamente è sconcertante.
Quelli che vedo affannarsi nelle botteghe “in” per presenti di pregio sono tutti benestanti? Allora facendo un rapido calcolo di proporzioni non stiamo male. Peccato per quelli che vivono di stenti ma sono comunque un’esigua minoranza…E allora ne possono trarre le conclusioni al Governo e nei dintorni. Strozziamoli pure, c’è grasso in esubero!
Ma mi resta il dubbio, ripeto. A parer mio molti lottano con le unghie e con i denti per potersi permettere questo tenore di vita natalizio…perché? Ritengo che non sia neanche molto “furbo”, mettiamola così visto che in Italia la furbizia piace. Non sarebbe il caso di far comprendere che siamo davvero in difficoltà? Non sarebbe opportuno evitare gli sforzi per circondarci di lustrini e mostrare il buio nel quale brancoliamo?
O forse è proprio vero. Tutti per strada a dire che abbiamo toccato il fondo, che l’economia è allo sbando, che gli stipendi non bastano, che siamo attanagliati da uscite che superano le entrate, che non possiamo più far fronte alle spese senza tagliare massicciamente i consumi e i comfort e invece stiamo ancora bene, ce la facciamo eccome!
Il mio pensiero corre comunque a chi davvero non può pensare neanche al panettone e di certo alle strenne ha rinunciato.
Irene, mia figlia desidera il giochino di "High school musical" per il game boy, sai che sono in coda per averlo da giorni, perche' e' arrivato ed e' andato subito esaurito?
E costicchia ti assicuro.
Cerco di evitare la ressa prenatalizia nella corsa ad accaparrarsi regali, ma e' un delirio dovunque, persino all'Esselunga...
Sono d'accordo con te:
"E' il trionfo delle apparenze e dell’opulenza. Ancora."
Ma a quale prezzo?
Scritto da: cenerentola | 19/12/07 a 12:53
Al prezzo di non risultare più credibili...
O al prezzo di svendere la nostra intelligenza e la nostra sensibilità.
ciao Cenerentola :(
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 19/12/07 a 15:40
"Ma mi resta il dubbio"
Resta anche a me e continuo a non capire.
Intanto quest'anno ho fatto una scelta: non farò regali in ufficio e non accetterò soprattutto quelli dei "senza scrupoli" per 364 giorni l'anno ma "pentiti" per 1 giorno. Con un semplice: "non posso accettare" spero imparino un po' di coerenza...
Ciao mitica Irene
Un abbraccio!!!
Laura
Scritto da: guardami negli occhi | 19/12/07 a 22:14
La verità è che si sta aprendo sempre più la forbice tra benessere e povertà. Le persone agiate non si fanno mancare nulla, magari centellinando gli acquisti e dilazionando i pagamenti (capita sempre più spesso). Gli indigenti sono meno appariscenti, un popolo silenzioso che cerca di non farsi notare ma sempre più numeroso. Anche da questo punto di vista, con la scomparsa del cosiddetto ceto medio, la nostra società si sta americanizzando. E a che prezzo...
Scritto da: Pim | 20/12/07 a 08:17
Laura, coraggiosa idea...ti costerà qualche antipatia ma è meglio di fingere!
In bocca al lupo :))
Hai terribilmente ragione Pim e non so quanto ancora si possa tirare la corda...
Scritto da: irenespagnuolo | 20/12/07 a 08:59
Hai ragione. Da anni i miei regali sono solo libri. Per fortuna ho amici e famigliari che amano leggere. E' una gioia e un piacere personale andare nelle librerie e scegliere opere adatte ai loro gusti e personalita'. Per Natale ti consiglio di acquistare un libretto di Claude Lévi-Strauss ''Babbo Natale giustiziato''. Si tratta di un brevissimo saggio antroplogico, edito da Sellerio, sette euro di costo, che analizza il fenomeno babbo Natale partendo da un fatto di cronaca. Lo studioso considerando la notizia che davanti alla cattedrale di Digione per iniziativa di alcuni fedeli era stato bruciato un simulacro di Babbo Natale per essere resuscitato in Municipio per opera delle autorita comunali, capisce che non si tratta solo di un semplice fatto di cronaca. Sono appena 77 pagine veramente godibili. Oltre che a te lo consiglio a tutti i lettori del tuo blog.
Una parte dei miei pensieri va anche ai meno fortunati. Non solo a Natale.
Scritto da: Pier Luigi Zanata | 20/12/07 a 16:34
Pier Luigi credo sia un'ottima lettura, grazie per il consiglio!
Approfitto per segnalarne un'altra : Zuppa inglese di Marco Giacosa, basta clickare sul link più in alto a sx e si trovano le indicazioni utili per l'acquisto.
Scritto da: irenespagnuolo | 20/12/07 a 18:25
Fatto. I misteri, gli intrecci psicologici, specie quelli che si svolgono a tavola, mi attirano.
Grazie del consiglio.
Scritto da: Pier Luigi Zanata | 20/12/07 a 18:51
Buon Natale Irene:)
Fancesca
Scritto da: francesca | 20/12/07 a 22:23
Siamo confusi. Ogni anno sempre di più! Tutti si lamentano, piangono durante l'anno, abbasso il governo, la politica, mangiano tutti!!!....... E adesso siamo tutti signori. Regali, regalini, giusto un pensiero.Boh! Non capiamo. Che noi italiani fossimo superficiali, allegri, è cosa nota. Ma questa è contraddizione vera e propria.
Un pensiero a chi non sa se a gennaio sarà in mobilità o in cassa integrazione, a chi desidera un figlio, a chi non ce l'ha più causa incidenti sul lavoro, a chi ha un caro malato e ringrazia ogni mezz'ora di vita passata insieme. Auguri tutti coloro che sotto l'albero troveranno un sorriso e a coloro che saranno in grado di donarlo.
Scritto da: Ste e Pao | 21/12/07 a 09:06
Auguri tutti coloro che sotto l'albero troveranno un sorriso e a coloro che saranno in grado di donarlo.
Grazie Ste e Pao...mi auguro ci siano molte persone come voi!
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 21/12/07 a 09:25
La mia Ansia è non riuscire ad incontrare ed abbracciare tutti quello che Amo, che in ogni modo sono speciali e contano, quelli che non riesco a vedere sempre...
non sono una fanatica dei regali, ma dei bigliettini e frasi che sappiano esprimere ciò che sento.
quelli non devono mancare Mai!
anche se è da un pò che non ci si sente, ti abbraccio forte, augurandoti un felice Natale!
a presto cara amica
Mayra G Louis
Scritto da: Mayra G Louis | 21/12/07 a 12:41
Mayra, il tempo è tiranno e non passo sempre ma il tuo blog è nel mio cuore, lo sai bene!
Auguroni anche a te dolcissima Mayra...
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 21/12/07 a 12:52
Io non sono mai stata spendacciona, preferisco regalare come che so che servono, o un buon libro che forse è più utile ancora, ma non rinuncerei mai, al Natale. Ho sempre scelto con attenzione le persone a cui fare un regalo, e ancora più con attenzione le cose da regalare. E il Natale è anche questo. Penso sia il momento giusto dell'anno in cui concedersi qualcosa, in cui tornare bambini, in cui non è così brutto pensare "machissenefrega, lo compro lo stesso". Altrimenti con che spirito si può andare avanti? In fondo, lavoriamo anche per concederci cose superflue, per fare regali, altrimenti che vita è? Ciò non toglie che c'è un limite a tutto e che una cintura da 100 euro non la comprerei mai neanche per me.
Scritto da: lattuga | 21/12/07 a 14:26
22 DICEMBRE 1988 - 22 DICEMBRE 2007
20 ANNI - 20 ANNI - 20 ANNI
IMPORTANTE MASSIMA IMPORTANZA ALLA MASSIMA ATTENZIONE DI TUTTI
I LAVORATORI DEL LEGNO UCCISI DAI NEMICI DELL'UMANITA'
Il 22 dicembre 1988 viene ucciso CHICO MENDES davanti alla porta di casa dai fratelli Alves da Silva, precedenti proprietari del seringal Cachoeira.
CONTINUA
100-milioni-di-tonnellate.blogspot.com/2007/09/i-lavoratori-del-legno-uccisi-dai.html
Scritto da: 100 M.ILIO.NI DI T.ONN.EL.LATE1 | 21/12/07 a 23:43
Direbberole mie ziette Cip e Ciop che un pòdi sacrifici ma fatti sul serio avrebbero un valore pedagogico massiccio ed assai efficace. Che abbiano ragione?
luigi
Scritto da: luigi | 22/12/07 a 08:54
E' da diverso tempo che volevo lasciare un commento. L'occasione è veramente buona. Tanti AUGURI di Buon Natale e Felice Anno NUOVO. Ciao, Gianfranco.
Scritto da: Gianfranco | 22/12/07 a 10:01
Non vedo l'ora che arrivi il capodanno.Ormai mancano meno di due mesi-17 febbraio-per andare a Milano in via Paolo Sarpi dove mi farò adottare da Gong Lì.Buone feste alternative e una parola di conforto alla nobile famiglia operaia che paga con la vita la balordaggine del sistema.
Scritto da: hector hood | 22/12/07 a 11:51
Nessuna ansia ci dovrebbe essere.
La Corsarasara ha riportato un bell'articolo, in proposito.
http://corsarasara.splinder.com/post/15197666/Avvento%2C+attesa%2C+desiderio
Auguri Irene, ciao
Scritto da: Biz | 22/12/07 a 12:18
Nessuna ansia ci dovrebbe essere.
Hai ragione, Biz.
Grazie, auguri a tutti.
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 22/12/07 a 13:42
Luigi, Cip e Ciop questa volta sono da ascoltare!!!
Scritto da: irenespagnuolo | 22/12/07 a 13:44
Ricambio gli auguri.
Ciao
Antonio
Scritto da: Antonio Cracas | 23/12/07 a 17:05
Un caro augurio per queste feste a te ed ai tuoi familiari. Auspico che il nuovo anno ti porti ciò che il tuo cuore desidera.
Un abbraccio
eventounico
p.s.
io ho dedicato questo Natale ai bambini senza futuro
Scritto da: eventounico | 23/12/07 a 19:16
Forse è vero, molti di noi conducono una vita al di sopra delle proprie possibilità,ritengo che i vari telefonini con canoni annessi e i pods e così via siano gadgets di lusso che incidono sul menage economico, si dalla famiglia sia del singolo. Ma è anche vero che neanche con il lavoro di una vita a volte si riesce a comperare una casa, ora meno che in passato, e per finire ci hanno fatti entrare in Europa con la moneta unica, che è il colpo di grazia che sta affossando ancora di più le finanze pubbliche e private.
Comunque resto ottimista per il futuro.
Auguri a tutti di buon Natale e buon anno
Scritto da: angelo | 24/12/07 a 18:00
Gentile Irene,
mi permetto di raccontarle un fatto legato agli stipendi, anche se non al Natale, che esemplifica bene ciò di cui lei parla.
Ho 36 anni, una laurea, una qualifica e non trovo lavoro come tanti; il mio compagno è un "cervello che non è fuggito" dopo il dottorato ha continuato a lavorare in Italia con assegni di ricerca annuali.
Siamo in affitto, anche perchè nessuna banca ci concederebbe un mutuo, e le rinunce, mah, insomma dipende dai punti di vista. Non vado a teatro da oltre 10 anni e mi manca, per il resto non abbiamo l'auto ma viviamo in città e va benissimo così, non andiamo in vacanza, non usciamo di sera, non amo lo shopping e il mio cappotto ha 18 anni ma fa ancora la sua figura. Abbiamo un cellulare a testa (vecchissimi) perchè fino a 2 mesi fa non avevamo il telefono, unico lusso: quest'anno abbiamo messo internet.
Nonostante tutto stiamo bene, le cose veramente necessarie le abbiamo, si taglia ciò che non conta. E' qui, su cos'è che non conta, che vedo delle vere assurdità.
Quest'estate sono riuscita a lavorare per due mesi (evviva!) in un paese a circa 20km. Uscivo di casa alle 7e20 e rientravo alle 20e30, avevo una pausa pranzo di un ora e andavo sempre a mangiare un piatto caldo in un bar, costo 6 euro. Le mie colleghe per tutti e 2 i mesi mi hanno trattata o come un irresponsabile o come una riccona per questo fatto di mangiare al bar poichè non avevamo i ticket restaurant. Le stesse colleghe venivano al lavoro in auto tutti i giorni, comprano i Tupperware, erano sempre vestite di tutto punto ed in perfetto abbinamento cromatico, avevano cellulari e macchine fotografiche ultima generazione ed andavano spessissimo in vacanza all'estero. Una in particolare si lamentava sempre di non farcela con lo stipendio ed è "dovuta" tornare a stare con i suoi, ma era tra quelle meglio vestite, pur vivendo in città l'ho sempre vista usare l'auto per andare in centro ed è andata 2 volte dal parrucchiere in 15 giorni. E spesso mi diceva quanto fossi fortunata ad avere un'altra persona che guadagnava (già, solo che noi viviamo in 2 con quello che a lei sola non basta...).
Ora, ognuno è libero di spendere come crede i soldi guadagnati e probabilmente è solo questione di opinioni e valori diversi, io non sono disposta a risparmiare più di tanto sul cibo, se sto fuori casa 11 ore e per 9 lavoro credo di meritarmi un pranzo seduta tranquilla al tavolo di un bar, ma al contrario delle mie ex-colleghe non mi costa rinunciare all'auto, agli aperitivi, ai vestiti, al parrucchiere e alle vacanze esotiche.
La situazione in Italia è grigia assai, questo è fuor di dubbio, ma ci sono persone, a mio parere, che pur essendo in ristrettezze quando dicono che non ce la fanno in realtà intendono che non ce la fanno a reggere lo stile di vita che vorrebbero. La mia collega sarebbe stata perfettamente in grado di continuare a pagarsi l'affitto solo avrebbe dovuto rinunciare ai viaggi, all'auto in ogni momento, al parrucchiere e ad essere sempre vestita di tutto punto. Evidentemente per lei queste cose erano più importanti della soddisfazione di mantenersi da sola.
Scritto da: Cri | 26/12/07 a 11:58
Cara Cri,
splendido intervento il suo. Per la testimonianza personale e per le riflessioni che induce.
Francamente non faccio del moralismo, come ho scritto, ma sono sconcertata. Indulgo anch'io alle spesucce inutili nel senso che il mio armadio è colmo di vestiti, sicuramente non tutti necessari. Potrei privarmene senza patire...
Però non spendo un capitale e preferisco gli acquisti molto economici, per nulla attratta dalle griffes, non sogno neanche vacanze esotiche e vado dal parrucchiere quando i capelli mi costringono! Aggiungo che non conosco le cure estetiche e molti altri "lussi di bellezza". E tutto questo non è un sacrificio, come giustamente nota lei è questione di valori e opinioni. Il fatto è che la corda è stata tirata molto, troppo. E adesso, qualunque siano i principi ai quali riteniamo di credere, il conto che paghiamo è una società di apparenze, frustrazioni, smarrimento. Di questo penso debbano rendersene conto tutti, anche quelli che la pensano diversamente da noi cara Cri!
La mia laurea è nel cassetto ma è stata una mia scelta, sono felice della faticosa attività che ho intrapreso...Quanto a lei non posso che augurarle un pizzico di fortuna per trovare un lavoro che la faccia vivere serenamente con il suo compagno.
Grazie, è stato un piacere incontrarla qui!
Buon 2008
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 26/12/07 a 20:55
Visto che stanotte ci saranno i botti, eccone uno grosso da far paura
BOMBE IN IRAQ E CENTRALI A DINAMITE
@@@Qual'è il modo più divertente per produrre energia?---
Sicuramente le centrali termoelettriche a nitrogligerina.
Al posto di bruciare metano, legna ecologica o foglie , basta mettere nella camera di combustione delle centrali termoelettriche dei candelotti di nitroglicerina o esplosivo al plastico e con l'esplosione si otterrebbe vapore ad un prezzo circa mille volte inferiore che con le centrali a metano.
I residui delle esplosioni andrebbero trattati con acqua ozonizzata, e non inquinerebbero in nessuna maniera.
Per il riscaldamento domestico invece suggerisco le caldaie a dinamite. Al mattino quando ci si sveglia basta buttare un bel candelotto dentro la caldaia e senza problemi , al costo di pochi cent si avrebbe acqua calda per tutto il giorno.
Sull'Iraq dall'inizio della guerra sono state scaricate bombe pari al fabbisogno energetico degli Stati Uniti per .... ascoltate bene.... per... attenzione che ve lo dico.... please, cameramen: 14 anni
14 anni
14 anni
14 anni
Con normali centrali a a dinamite, al plastico, a t4, a nitroglicerina, si sarebbe data energia agli USA per 14 anni con gli esplosivi usati nella guerra in Iraq.
14 anni di energia agli USA con le bombe usate in Iraq.
Con quelle usate anche in Afghanistan, Cecenia, Libano, poligoni di tiro vari ecc ecc
all the world
let's dance
attenzione, please, thank you
all night long please together
come on party now
IN IRAQ DALL'INIZIO DEL CONFLITTO SONO STATE SCARICATE BOMBE PARI AL FABBISOGNO ENERGETICO AMERICANO DI 14 ANNI
BASTA FROTTOLE, E' UN COMPLOTTO GLOBALE
BASTA CON LA DISTRUZIONE DELLE FORESTE
AMAZZONIA VIVRAI CENTRO SOCIALE ASCANIO SFORZA 87
100-milioni-di-tonnellate.blogspot.com
Scritto da: 100 M.ILIO.NI DI T.ONN.EL.LATE1 | 31/12/07 a 11:22
Il mio pensiero corre comunque a chi davvero non può pensare neanche al panettone e di certo alle strenne ha rinunciato.
Da queste ultime parole di questo tuo post, inizio il mio commento:
Io sono uno di quelli che hanno dovuto rinunciare al panettone e alle strenne, e so cosa vuol dire tirare la cinghia veramente!
Bel post! Da dedicare a chi la crisi la vive davvero! E non sono pochi!
Scritto da: Alessandro | 01/01/08 a 02:11
[URL=http://img266.imageshack.us/my.php?image=auguriannonuovodiunriccmc7.jpg][IMG]http://img266.imageshack.us/img266/1253/auguriannonuovodiunriccmc7.th.jpg[/IMG][/URL]
Speriamo non sia un altro anno come questo che ci augurano chi ha tanti soldi!
Scritto da: Alessandro | 01/01/08 a 05:14
Alessandro speriamo di essere colti tutti da una ventata di svolta...facciamoci forza!
Auguri :))
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 01/01/08 a 12:21