Al racconto della forzata solitudine spezzata da storielle leggere, senza coinvolgimento emotivo e senza futuro segue il silenzio. Lui incalza. Spiega che forse è sfortunato, non trova la ragazza con la quale pensare a qualcosa in più di un flirt che dura una serata o due. Non si innamora perché le ragazze lo deludono, lo spaventano. In discoteca, dice, sono tutte lì a mostrarsi. Poi magari parlano degli uomini come squallidi cacciatori infedeli, stupidi, immaturi, inaffidabili.
Qualche reazione si muove, lenta.
Lui arrossisce ma insiste. Le vedete anche voi, lo sapete benissimo. Vuote, aggressive, arriviste. Non hanno dolcezza. Non sognano, hanno ambizioni. E guardano ai soldi e al benessere con avidità e determinazione. Usano il loro corpo ma non hanno grazia.
(Le vediamo, lo sappiamo ma resistiamo).
Fate gli stessi discorsi ma non vi capite. Non volete cedere, state tutti sulla difensiva, proviamo a replicare.
Noi vediamo anche le loro ferite, sentiamo i loro lamenti, capiamo i loro timori, notiamo la loro confusione.
Macché. Non volete sbilanciarvi, non volete ammettere la verità. Sono le donne che decidono, che scelgono, che possono condurci per mano…
E narra le sue esperienze. Episodi che conosciamo, schiaccianti.
Tentiamo di dirottare i mali su ambiente e circostanze. Lo esortiamo a riflettere. Magari potrebbe tenersi lontano dagli incontri da discoteca e andare ad un concerto, alla presentazione di un libro, ad una mostra di pittura, ad un corso di musica, in palestra, ad una sagra di paese, a fare escursioni in montagna…Altre direzioni, altre persone, forse.
Sono giovane, è normale voglia divertirmi, replica. Occasione propizia per affondare la lama, pensa una giovanissima presente : ma ti diverti solo in discoteca? Se è così, fallo, non fare moralismi e non annoiarci con la solfa delle ragazze di facili costumi.
Lui ride. Insomma, continua, non è che amo solo la discoteca. Non prendiamoci in giro, nelle sere del fine settimana la maggior parte dei giovani ci vanno. Io non sono una rarità. E’ un luogo dove trascorrere allegramente qualche ora, è un luogo per conoscere altre persone. Boato! Insurrezione generale! Conoscere?! Vuoi scherzare?, lo affronta la giovanissima.
Lui ride ancora. Poi torna a spiegare. E cerca di trasmettere tutto il disincanto tristemente accumulato negli incontri ravvicinati con l’altro sesso.
Francamente avremmo proprio voglia di parlarne davvero, toccando profonde e complicate ragioni e strade dell’umana evoluzione e delle relazioni. Non ne abbiamo il tempo, ci ripromettiamo di affrontare l’argomento. Con il cuore e con la mente.
Meglio così. Lui è distratto. Guarda il telefono, legge il messaggio e gli occhi sorridono. Un’altra avventura.
Scherzando facciamo finta di poterci liberare dagli impegni e giochiamo a trattenerlo. Mostra evidenti segni di insofferenza, scalpita.
Un’altra avventura. Meglio stordirsi ancora, per ora. Possiamo discutere con calma un altro giorno. Deve andare. Deve prendere il tram dei desideri. Un’altra avventura.
Io alle ragazze di facili costumi, preferisco quelle senza costume. Evito sempre quelle dai modi di fare scostumati. Baci
Scritto da: oz | 21/11/07 a 21:04
Che tristezza! Tutta la colpa è delle chiats. Lí tutti si spacciano per altri. Sulle chats si incontrano ragazze facili e a volte non sono nemmeno donne.
Ma anche lui, che pena!!! Uomini cosi' senza cervello meglio perderli!
Scritto da: mariuccia | 21/11/07 a 21:17
So che è una frase trita e già detta da milioni di persone ma alla fine ognuno raccoglie quello che semina.
Scritto da: Gian Contardo | 22/11/07 a 09:41
ciao Irene,
è un po' che non trovavo modo di commentare... ma ti seguo sempre.
So che magari sarebbe stata una perdita di tempo ed uno spreco di fiato, ma qualcuno/a ha provato a chiedere al succitato cariun da balera se almeno lui sa che cosa vuole veramente dalla vita?!?
Mi sarebbe piaciuto essere lì ed ascoltare la risposta.
a presto,
HP
Scritto da: Account Deleted | 22/11/07 a 10:53
Vuoto e triste. ma non sono i posti che fanno le persone,e' esattamente il contrario: le persone fanno i posti. Non e' colpa delle discoteche o delle chats o simili. Ognuno frequenta i luoghi piu' indicati al proprio essere.
Quante sfaccettature della personalita' umana riesci a dipingerci ????
Un abbraccio,
Stefy
Scritto da: Stefy | 22/11/07 a 16:09
mi associo a Gian Contardo.
Se decidi di andare in discoteca a cuccare, questo ti becchi.
E, sinceramente, che palle con la storia delle donne dai facili costumi.
E gli uomini, dai facili costumi, no??
Scritto da: alicesu | 23/11/07 a 04:47
Non si da' vita vera nella falsa.
Un abbraccio
PL
Scritto da: Pier Luigi Zanata | 23/11/07 a 09:27
meglio un'avventura.. No. Non sono in grado di fare altro. Le donne di oggi sono indipendenti, consapevoli e libere.. le donne di ieri, oggi son frustrate.. e l'uomo si trova in mezzo tra compagna e mamma.. Risultato: diventan gay...O PEGGIO ANCORA (per noi donne) MAMMONI..
Scritto da: streghetta | 23/11/07 a 13:51
Per Streghetta.
E' vero che spesso gli uomini scelgono donne che ricordano la mamma, ma questo vale anche per le donne, che negli uomini vedono il loro babbo.
Ci sono poi persone che nascono postume.
Credo, pero', che si possa fare sempre la scelta giusta.
Scritto da: Pier Luigi Zanata | 23/11/07 a 14:09
Per Pier Luigi,
mi riferisco a uomini che permettono a mammina di decidere per loro, una donna per quanto vero che ricerca, spesso, la figura paterna nel proprio uomo pero' mai permetterebbe al padre di scegliere o decidere per lei..
Scritto da: streghetta | 23/11/07 a 18:38
Stefy...infinite!!!
Scritto da: irenespagnuolo | 23/11/07 a 18:40