L’idillio vacilla. Un leader, in politica come in ogni contesto, può diventare davvero ingombrante. Specie quando è esuberante e assorbente. Genera frustrazioni e ansie di ribellione. A ciò si aggiungono umani pruriti di potere: l’appetito vien mangiando e stare sempre un passo indietro e a capo chino brillando di luce riflessa è francamente fastidioso.
Diciamo pure che è diventato insopportabile trattenere ancora qualche sassolino nella scarpa e allora è logico scalciare manifestando evidente disagio.
Consideriamo anche che quel largo sorriso e quella smania di performance spettacolari in tempi di vacche magre, crisi ad ampio raggio e malessere diffuso possono apparire più irritanti o smodati che mai.
Ragioniamo anche in termini di opportunismo strategico o di chissà quali velleità e, miscelando tutto, ci troviamo ad assistere a ribaltoni apparentemente improvvisi, a battute al vetriolo, a rotture plateali, a velenose confusioni.
Un governo che pare reggersi a stento e un’opposizione che si muove scompostamente per rifarsi il look. Un partito che nasce per cercare di ridare respiro ad un centro-sinistra in difficoltà permanente e dall’altra parte un exploit che si propone di rimettere i puntini sulle i. Insomma il leader piagnucola per rabbia e capriccio ma ruggisce ancora come un leone. Lui è la vera forza con la quale dialogare, vuole ribadirlo con grinta.
Già. Se si parla di riforme, legge elettorale, sbarramento, futuro…deve essere chiaro che lui non ci sta ad essere lasciato in disparte.
D’altra parte, a colpi di gazebo, mostra di raccogliere ancora consensi e quindi il sorriso resta largo, forse sguaiato qualcuno direbbe.
Il senatùr, da sempre espressione della spina nel fianco da tenere sotto controllo, finisce per diventare l’unico mediatore possibile tra il leader e i rivoltosi.
Il Pd appena nato diventa l’interlocutore dell’altra sponda. E Prodi in mezzo sembra “stampellato” da tutti perché stia in piedi fin quando occorre cammini.
O mi è sfuggito qualcosa?
Intanto nello sfinimento generale si intrufolano tenui refoli d’aria. Si aprono finestrelle su possibili scenari di comunicazione. Ma dove, quando e con chi restano l’ennesima incognita.
L’urgenza del Paese è sempre sullo sfondo. E chi ha alzato la testa lancia un urlo: io faccio politica, lui propaganda. Nella giungla prevale il più forte, nella società che si crede civile ancora non è chiaro che vige la stessa logica…
No, Irene, non ti è sfuggito proprio nulla. Sullo sfondo ci siamo noi cittadini che restiamo a guardare, con i nostri soliti problemi, le solite difficoltà del vivere quotidiano.
Scritto da: Pim | 21/11/07 a 10:49
Questo governo non si regge a stento. Non si regge del tutto, visto che va in minoranza ogni 3 secondi. E'il destino degli italiani, essere governati da governi che non esistono
Ciao, buona giornata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/11/07 a 11:17
Chi, platealmente, sta fondando un nuovo partito è abituato a vivere di pubblicità e su questa ha fondato il suo impero; purtroppo un Paese non si governa con i sorrisi a 82 denti (compresi quelli finti) e con la pubblicità.
Scritto da: piero | 21/11/07 a 11:23
Quando la politica perde i contenuti, diventa teatrino.
Scritto da: Gian Contardo | 21/11/07 a 14:48
Hai fatto una fotografia perfetta del momento che stiamo vivendo. Io sono rimasta spiazzata da questa mossa plateale,non ne ho compreso l'utilita' inizialmente, che pare essere quella di voler riaffermare la propria leadership all'interno della casa delle (presunte) liberta' (che ora dicono non esistere piu'). Non ho mai sopportato "quel largo sorriso e le sue performance spettacolari", cosi' come mi sembrano veramente di pessimo gusto i titoloni dei vari "libero" o "il giornale"; ma quello che mi lascia ogni volta di stucco e' il seguito che riesce ad avere fra persone di un ceto medio basso che non si rendono conto che un personaggio cosi' non puo' certo perseguire i loro interessi (se proprio vogliamo rimanere terra terra).
Ma qual e' la soluzione a tutto cio' ?
Scritto da: cenerentola | 21/11/07 a 14:52
La prepotenza è sempre mal foriera. Qualora avesse proceduto coi modi e termini necessari per fondare un nuovo partito, avesse saggiato le correnti, sentito pareri, indetto riunioni, sarebbe giunto tardi al confronto con l'altra sponda alle prossime elezioni (siano quando siano). E allora?
Abituato da sempre alla teatralità (il pianoforte in gioventù, diversamente, lo avrebbe suonato nei salotti della buona borgehsia milanese anziché sulle navi da crociera), ha così creduto di bruciare ogni tappa. Può andargli bene perché nella politica non prevale la politica ma prevale l'arroganza e la forza becera di chi mostra muscoli minati dall'anabolizzante del compromesso.
Ma quei refoli e quelle fenestrelle di cui parli potrebbero essere indice di altre primavere... Lo speriamo. (mi scuso per la lunghezza)
Scritto da: Fabrizio - ikol22 | 21/11/07 a 15:30
con tutte 'ste love story com'è che a rimanere cornuti e mazziati siamo sempre noi poveri cittadini?
ah, scusa... uno sfogo populista alla settimana sui blog altrui me lo concedo sempre ;)
un abbraccio
anecòico
Scritto da: anecòico | 21/11/07 a 17:29
Sono tutti d'accordo e stanno facendo finta. Possibile che ancora non l'hai capito? In pubblico litigano pero' a letto va tutto a gonfie vele...
Scritto da: oz | 21/11/07 a 18:07
peccato che tra le figrme raccolte ci sino quelle di marx hegel giulio cesare etc. inoltre, oggi in una letterea a repubblica, un signore si lamentava e dichiarava di aver denunciato la cosa, perchè ha ricevuto una mail di ringraziamento per aver votato... peccato che non l'abbia mai fatto!
Scritto da: paola dei gatti | 21/11/07 a 18:14
Non ne possiamo più di sceneggiate finte alla maniera della Brambilla. La vita che viviamo non è minga vera!
Scritto da: mariuccia | 21/11/07 a 18:14
Per far sentire il sapore della vita vera offirei alla Brambilla una depilazione integrale a freddo gratis. E basta con le finte!!! Non ne possiamo più! Vogliamo gente vera, che facci davvero quello che dice!!!
Scritto da: depilzero | 21/11/07 a 18:18
Lo sfogo populista, anecòico, è più che comprensibile, accidenti!
:))
Clap clap Oz !
Cenerentola, dovremmo fare una rivoluzione. Ma è una cosa che gli italiani non conoscono...
E, credimi, non vogliono.
Troppi vorrebbero essere nella stanza dei buttoni piuttosto che risanare la stanza, i bottoni e chi ci sguazza...ahinoi.
Dragor, per ora regge eccome. Gli altri sono impegnati ad organizzarsi quindi Prodi non cade.
Teatrino, esatto Gian Contardo...ma vale l'intervento di Anec!
Piero non siamo in larga maggioranza a pensarla così lo sai ?! Per tantissimi bastano eccome!
Fabrizio speriamo...temo che non ci restino molte alternative.
Pim, sono d'accordo e francamente sono stufa.
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 21/11/07 a 18:20
Paola era immaginabile...!!!
Tragicomica realtà.
Scritto da: irenespagnuolo | 21/11/07 a 18:25