L’ondata di rincari settembrini non poteva non interessare anche le prestazioni sessuali a pagamento. Difficile verificare queste tariffe, almeno per me. Ma così pare : tutto aumenta, anche le dispensatrici di piacere devono ritoccare i prezzi.
Su questo però non scoppiano lamentele. E non ditemi che non essendo bene essenziale ben si può risparmiare la spesa evitandolo ! Suvvia, ammettiamolo, non so se avesse ragione quell’amico che diceva che le prostitute svolgono un servizio sociale ma credo non si possa negare che il mestiere più vecchio del mondo non è assurdo o superfluo.
Insomma qualcuno rinuncerà a qualcosa di voluttuario ma non certo ad una sosta serale dalle ammiccanti donne del sesso. Questo lo confermano le vere e proprie code che incrocio al rientro a casa ogni notte.
E allora parliamone. Personalmente l’ho fatto con alcuni signori che mi hanno spiegato che talvolta uomini soli e con grosse difficoltà di relazione trovano solo per strada un attimo di gioia. Proprio gioia. Al di là del godimento, pratica che potremmo far esaurire in pochi momenti, spesso questi incontri si rivelano importanti per sfumature o risvolti che non dobbiamo trascurare. Un accumulo di frustrazione e di astinenza infatti potrebbe far sfogare repressione e insoddisfazione in modi inconsulti.
Certo poi capita anche che le donne del sesso a pagamento incontrino disgraziatamente depravati e violenti con le conseguenze che spesso balzano alle cronache. E’ il terribile “rischio professionale”.
Ma chissà quanti non arrivano a forme di patologia o di manifestazione aggressiva della patologia proprio grazie allo “sfogo” con queste compagne occasionali…
Ovviamente il discorso è complesso. Innanzi tutto salta alla mente lo sfruttamento, la criminalità e gli interessi che ruotano intorno alla prostituzione specie nelle sue forme devastanti come quando riguarda ragazzine o bambine o quando è comunque frutto di costrizione. Ma sappiamo anche quanto relegare in confini illegali e proibiti possa aver favorito o peggiorato il fenomeno.
In ogni caso il punto fermo è che ovunque e comunque le lucciole resteranno una sorta di costante presenza, un faro per i naviganti dispersi, un attimo di piacere per molti.
E solo così possiamo poi interrogarci con franchezza anche su cosa spinge tra le braccia delle donzelle della notte uomini non soli e senza particolari difficoltà di relazione…
Allora possiamo scoprire che certi uomini sposati o comunque in coppia cercano una distrazione e vivono il loro sesso a pagamento come qualcosa di meno grave di un tradimento con un’altra donna. E che certi uomini vogliono solo vivere atti sessuali che le loro compagne non gradiscono. Anche questo avvalorerebbe la tesi della funzione sociale ?
Penso a qualcuno in carne ed ossa intravisto mentre accostava e tirava giù il finestrino e mi chiedo : ma il sesso, concretamente e come argomento, è ancora così tabù ?!
Comunque sia in bilancio è una voce da considerare.
Di certo, ad onta dell'aumento dei prezzi, il "settore" non andrà in crisi. Personalmente,trovo anacronistica la prosituzione e non per mero moralismo. Fatto sta che il lento processo di emancipazione delle donne, ha messo in crisi i maschietti. Forse le lucciole sono funzionali all'arcano stereotipo femminile del maschio dominante?
Scritto da: gobettiano1 | 04/09/07 a 08:57
Trovo una grande incoerenza sulla prostituzione: da una parte la si tollera, dall'altra la si considera reato e la linea di demarcazione è assai fine.
Io penso che, anche se consenziente, leda terribilmente i diritti di una donna in quanto la si usa come un mero oggetto calpestando quindi ogni forma di dignità umana.
Scritto da: Stefano | 04/09/07 a 10:38
Ma se il diritto primo e' la propria liberta'(si potrebbe innescare una discussione su quanto realmente siamo liberi...)che non implichi danni altrui, non vedo perche' non lo si possa considerare un lavoro come tanti altri. Perche' pagare una signora che lavi i pavimenti e' piu' "normale" che pagarla per sesso ?
Scritto da: stefy | 04/09/07 a 11:47
Come per tutte le altre attività umane che non facciano male ad altre persone, la prostituzione è lecita se non è coatta, obbligata con la violenza o con la minaccia della fame.
Ognuno, poi, la giudichi morale o immorale, a seconda delle proprie idee.
Vi è a mio ammiso molta ingenuità in chi, come don Benzi (peraltro benemerito per la sua attiività di emancipazione delle schiave del sesso) afferma che se una persona si prostutuisce non lo fa mai per libera scelta.
No, dobbiamo accettare che qualche persona si prostituisce perché lo vuole, perché trova in questa attività un modo veloce per arricchirsi.
Liberiamo pure le schiave della prostituzione ma legalizziamo l'attività di chi si vende per libera scelta.
Un'ultima cosa: si considera prostituzione solo l'utilizzo del corpo per il sesso a pagamento.
Ma chi, anziché il corpo. vende la propria mente, la propria intelligenza, la propria cultura, mettendole al servizio di qualcuno in cambio di soldi e successo, non si prostituisce forse?
E quella "intellettuale" è sicuramente la forma peggiore di prostituzione.
Scritto da: Gian Contardo | 04/09/07 a 13:00
Se ne può discutere all'infinito. Lede i diritti? E' anacronistico. Forse. Ma è innegabile che sia un mercato che gira bene. C'è domanda (innegabile), c'è offerta, si fissa il prezzo e la cosa funziona. E poi siamo sicuri che si tratti sempre e solo di sfruttamento? Girellando sul web si trovano centinaia di offerte di top escort (nome elegante per la stessa professione) con tariffe a centinaia, quando non migliaia, di euro. E non penso proprio che queste siano vittime di chissà quale magnaccia. Proprio non lo penso. E se queste sono tollerate, allora le signorine per strada in cosa sono differenti? Solo per il target dei clienti? Cos'è una morale classista? Se puoi pagare 2500 euro va bene, se sei un povero cassaintegrato vai di onanismo (non sempre parliamo di uomini sposati ma spesso anche di persone che una donna non la trovano proprio, i cosiddetti "sfigati")? Forse sarebbe proprio il caso di pensare che non c'è proprio la possibilità di eliminare la prostituzione. Esiste anche in quei paesi dove è punita con la pena di morte (eh sì, alcuni paesi islamici ad esempio). Quindi perchè una volta tanto non affrontare sul serio il problema senza tanti moralismi? In ogni caso complimenti per il post arguto come sempre. Ciao
Scritto da: Ardi | 04/09/07 a 13:04
La rivelazione scientifica del Ministro Damiano, proposta tempo fa anche da qualcuno di centro destra, che introdurrebbe nel mondo del lavoro le cooperative del piacere ha qualcosa del geniale oltre che dell’epocale. Solo la scoperta della penicillina può essere alla sua altezza. D’altronde Damiano si rende conto che l’economia di questo paese ha ormai preso inesorabilmente questa direzione e da buon ministro del lavoro cerca a suo modo di fare alzare il PIL. Oltretutto, applicando la legge Tremonti per gli investimenti tecnologici delle società e delle cooperative, si avrebbe un ulteriore beneficio per tutta la filiera del settore anche sotto l’aspetto dell’occupazione altamente specializzata.
Scritto da: scusate l'ardire | 04/09/07 a 13:35
Butto qua una battuta... Vorrei proprio vedere se qualcuno di voi si ritrovasse la moglie/fidanzata desiderosa di intraprendere tale carriera in piena libertà se ne sarebbe contento... d'altronde è un lavoro come un altro, no?
Scritto da: Stefano | 04/09/07 a 15:01
Secondo me dovrebbero riaprire le case per le prostitute, almeno hanno un posto dove andare ed è quasi certo che non corrono il rischio di venire picchiate o peggio... E c'è da dire che al mondo NESSUN lavoro può essere considerato vergognoso, neanche la prostituzione. Ognuno si guadagna i soldi come può-. Ho sentito mlte persone che dicono che le prostitute sono quelle donne che non hanno voglia di trovare un lavoro "normale" e che quindi scelgono la via più semplice, non è così! Non mi pare che donare il proprio corpo a gente che manco conosci sia divertente o facile. E poi ci sono uomini che pagano una prostituta solo per poter confidarsi e parlare con qualcuno, mica solo per scopare! Ciao Irene, un bacio Coki
Scritto da: Coki | 04/09/07 a 16:01
Il sesso è sempre il tabù più grande. Basta vedere come periodicamente i media trattano l'argomento prostituzione. Senza considerare l'imbarazzo divertito col quale devono raccontarti che il vip del momento frequentava professioniste. Credi che ci abbiano detto tutto su Lapo? O su Mele?
Scritto da: Finazio | 04/09/07 a 16:22
Due pensieri: ci sono donne che fanno film porno ed hanno fidanzati/mariti. E non sollevano altrettanto scalpore eppure si tratta sempre di sesso a pagamento. Non dico sia bello o brutto,giusto o sbagliato; non sono nessuno io per giudicare, dico solo che ognuno deve essere libero nel rispetto degli altri.
Secondo pensiero: noto solo commenti (vari ed interessanti ) al maschile, e le donne ?
Irene, complimenti per il post. Denota veramente una sensibilità notevole per l'animo umano.
Scritto da: stefy | 04/09/07 a 17:12
Secondo me è super tabù eccome. In fondo, credo che ci sarà sempre del moralismo su questo argomento... Non credi?
Scritto da: Fabioletterario | 04/09/07 a 17:57
Io sono una ragazza!!!!!!
Scritto da: Coki | 04/09/07 a 18:46
Son ripassato da qui. Ribadisco l'aggettivazione "anacronistico" per il semplice motivo che la società attuale e la libertà di vita di cui godiamo, strictu senso non giustificherebbero il ricorso alle lucciole. Che ci siano è un fatto, che il mercato ci sia è un fatto. Troverei interessante capire i perchè dei clienti.
Scritto da: gobettiano1 | 04/09/07 a 23:11
Frequentare una prostituta non è una relazione. Ecco perché le frequentano anche gli uomini senza difficoltà di relazione. Frequentare una prostituta dà un senso di potere. Puoi comprare una persona e farci quello che vuoi. Il padrone sei tu. Quante donne non vorrebbero fare altrettanto con gli uomini?
Un bacio, goodnight
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 04/09/07 a 23:33
Carissimi tutti, mi spiace se ieri vi ho lasciati "soli" a ragionare sul post, non ho avuto il tempo di connettermi. I vostri interventi sono interessanti e stimolanti, al di là delle differenze infatti noto che comunque vi siete fermati a pensare con ottime osservazioni, grazie !
Personalmente apprezzo molto l'intervento di Gian Contardo...c'è una prostituzione più scandalosa e grave di quella del corpo ! E quello che conta nel sesso a pagamento anche a parer mio è che non vi sia costrizione. Purtroppo tutti siamo contro il terribile giro di sfruttamento, ma questa è un'altra storia.
Un carissimo saluto a tutti
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 05/09/07 a 11:02
Aprite le case che qualcuno bigotto ha voluto, e vuole, ancora chiuse. Ripuliamo così le strade, diamo dignità e decoro a queste "riconosciute" professioniste, riportiamo a tassazione patrimoni che sfuggono totalmente all'Erario e mettiamo la voce "sesso a pagamento" nel paniere di rilevazione prezzi dell'Istat, così possono essere uno strumento adeguato per rilevare il costo della vita.
Poi aspettiamoci l'arrivo del politicante di turno che, rappresentando i loro interessi, proporrà l'istituzione di un fondo sociale al quale attingere per le tariffe agevolate da riservare a studenti, pensionati e indigenti! Una sorta di ticket...
Scritto da: Indaffarato | 05/09/07 a 12:28
Carina l'idea del ticket di Indaffarato (viene da chiedersi indaffarato a fare cosa :-) ). Rispondo al volo a gobettiano sull'argomento "anacronistico". Sei proprio sicuro che oggi basti "volerlo" per fare sesso? Sono tutte così le persone che conosci? Verrebbe da dire "beati loro". Purtroppo non è proprio così. Conosco ragazzi arrivati a trent'anni vergini (per scelta, si, ma non loro. ma delle donne :-)). Conosco persone con fortissime difficoltà relazionali. Conosco persone mostruosamente timide. Oppure incredibilmente snobbate dalle donne (e suppongo che valga anche nel senso inverso). E ti dirò che anche loro hanno gli ormoni. Anzi! Non che questo voglia dire approvare la prostituzione, ma prendere atto che è un fenomeno attualissimo ed intramontabile si.
Con simpatia.
Scritto da: Ardi | 06/09/07 a 16:03
Tutto vero Ardy !
Scritto da: irenespagnuolo | 06/09/07 a 16:20
Grazie Irene, se no sembra che son l'unico a pensarla così! Sulle difficoltà relazionali dico solo che se le ho io (leggere il mio penultimo post per chiarimenti)che sono uno mostruosamente estroverso, non mi stupisce più di tanto che a volte qualcuno dica di sentire un muro tra sè e l'altra metà del cielo. Ciriciao
Scritto da: Ardi | 06/09/07 a 19:15
Ma com'è che con tutti i referendum che abbiamo fatto (e faremo) mai nessuno a raccolto le firme per abrogare la Legge Merlin ?
Tutti bigotti, incluso il 30% di sinistra ? Mah.
Poi due osservazioni.
1_ A ben vedere il sesso non è mai stato un tabù.
E' la procreazione, il cosidetto "mistero della vita" che è tipicamente tabù e, nelle società dove le due cose sono legate in modo esclusivo (cristiani, islamici, ebrei, comunisti), anche il sesso diventa un tabù.
2_ Percorrendo le periferie di giorno scopri che le prostitute attirano anche molti giovani, principalmente operai e padroncini. Per questi credo valgano altre riflessioni e non saprei quali, a dire il vero.
Scritto da: demata | 07/09/07 a 11:20