Ho l’età per ricordarmi di te dai tempi della tv. Mi sei piaciuto come comico, tosto e sferzante. Ti ho seguito un po’, visitando talvolta il tuo blog.
Più che scrivere di Te desidero scrivere a Te.
Non ho condannato il V-Day però nei giorni più caldi non me la sono neanche sentita di applaudire con grande entusiasmo. Non è una questione di sostanza. Magari le stesse cose avrei potuto “urlarle” anch’io dal mio blog ma non ne sarebbe seguita alcuna mobilitazione popolare, non mi chiamo Beppe Grillo.
Vedi, a me non piacciono molto i fenomeni e gli eventi clamorosi, al di là di quelli del naturale divenire. Non è proprio o solo diffidenza, è un senso di fastidio forse o di tristezza. Il bisogno di qualcuno che si faccia eroe per tutti mi trasmette una sensazione di profondo disagio, tutto qui.
Non mi dispiace lo scossone.
Non ti accuso di qualunquismo, assolutamente no. Diciamo che hai espresso un malumore che ha raggiunto livelli notevoli ma che nessuno raccoglie o ascolta davvero.
Secondo me le piazze non educano i politici e la gente. E la libertà di pensiero o parola, come la voglia di cambiare o arrabbiarsi, non dovrebbero passare solo e sempre attraverso volti e nomi noti, spettacolari interventi di salvatori e moralizzatori.
Insomma francamente io che scrivo da un osservatorio privilegiato, ovvero da una situazione che mi consente di vedere e conoscere ogni giorno centinaia di persone di ogni età, idea e condizione, più che assistere ad una crisi della politica o a una maggioranza di cittadini ostaggio di un manipolo di farabutti tocco un malessere ben più grande, profondo e inquietante : è un vuoto che disorienta.
La politica e i politici sono forse espressione, conseguenza, parte di qualcosa che serpeggia da tempo e che è ben più esplosivo di qualsiasi baratro economico o politico. Viene prima, sta a monte, ha radici sociali, umane, culturali…
Sia ben chiaro, io non sono il Presidente del Consiglio Romano Prodi, queste considerazioni posso manifestarle !
Raccolgo un disorientamento davvero inquietante, l’assenza di “riferimenti” sereni. E nel contempo sento ogni giorno il precario o il non precario che dopo sfoghi violenti conclude che tanto a lui se il negozio o l’azienda vanno male non importa, non è “roba sua”…il dipendente pubblico che racconta delle sue spese durante l’orario di lavoro o dei benefici dei quali gode, auto, penne o garze poco importa, “tanto rubano quelli che ci comandano, quello che prendiamo noi è ben poca cosa”…quelli che continuano a gridare “sporchi capitalisti” indossando yeans e maglia D&G e impugnando l’ultima borsa Prada…gli stranieri che dicono tutto il male possibile di Italia e italiani ma restano perché “qui abbiamo i diritti”.
La carrellata dovrebbe essere molto più lunga, Beppe Grillo, ma sono cose che sanno tutti, inutile proseguire l’elenco di contraddizioni, disarmonie, follie.
E il Vaffa a tutti da destra a sinistra non placa il mio sgomento. Non mi apre orizzonti di speranza. Voglio anche provare a credere che la misura sia colma e che quindi qualcosa accadrà…Ma vorrei che il qualcosa includesse guardarsi dentro e allo specchio.
Anche al V-day in coda per firmare c’erano persone che blateravano di scorrettezza, disonestà, spudoratezza dei governanti mentre fregavano il posto a qualcuno…alla faccia del senso civico ! Beppe, il “buon gusto”, passami l’espressione, è alla deriva da parecchio nel nostro Paese.
E che in questo la politica abbia sguazzato e continui a farlo non ci solleva da ogni responsabilità.
Nonostante i miei toni pacati, caro Beppe Grillo, sono arrabbiata, indignata, delusa. Forse schifata da molte cose. Ma non per altro il mio disagio è evidente, sono abbastanza “fuori” da tutto e da tutti e mi sento distante da molti bei discorsi. Troppi suoni inutili, fastidiosi, retorici. Troppe volpi che strillano solo perchè non arrivano all’uva. Non sono accuse che rivolgo a Te. Le indirizzo a tutti, me inclusa. Stiamo raschiando il fondo eppure ancora tiriamo avanti, ciascuno con somma cura quotidiana per salvare il suo orticello e possibilmente averlo come quello del vicino, che notoriamente è sempre più bello, anche a costo di qualche slalom che con i principi morali non andrebbe proprio d’accordo.
Non fai antipolitica, come molti sostengono. Fai politica, denunciando il sistema. E da qui a muoversi per sradicare tutto e seminare il nuovo ne corre parecchio. Sarei pronta, a qualsiasi lotta, a qualsiasi fatica, a qualsiasi cammino. A patto che non si vada alla cieca, che non si pensi che basti gridare e dire quello che si dice al bar ogni giorno sia la panacea di tutti i mali. Devi pensare a chi ti ascolta, a chi passi il testimone, a chi ti segue…Si, devi. Perché il tuo nome, il tuo blog non sono il mio nome, il mio blog. E’ costume italiano che ci si armi solo se a imbracciare il fucile inviti autorevole voce. E quindi è opportuno che le autorevoli voci si misurino con le possibili interpretazioni o conseguenze.
Scriverei a lungo Beppe. Avrei molto da chiederTi e altrettanti pensieri da esprimere. Ma per le regole del web sono già troppo prolissa…
Se il “programma per cambiare” è scritto dai cittadini che hanno frequentato per anni il tuo blog e tu sei solo un messaggero lascia che adesso davvero chi la pensa come dici agisca, in fretta e seriamente.
Dimostra che non sei in preda al delirio come pare, a tuo avviso, siano i nostri governanti furiosi con Te.
Cara Irene, sottoscrivo il tuo «spirito», se si può dir così, condividendo le tue conclusioni.
C'è un guaio: che a rubare la scena a Grillo è arrivato Mastella...
Ciao, Antonio
Scritto da: Antonio Montanari | 21/09/07 a 18:25
Cara Irene, come dico nel mio blog, grilli volant, corruptio manet. Ci sarà sempre qualche capopolo che cavalca l'indignazione popolare, ma cambiare il sistema è un'altra questione. Prima di tutto deve cambiare il popolo. Perché ha mandato in Parlamento quei ladri incompetenti? Chi elegge un Berlusconi e altri come lui puo' solo piangere se stesso.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/09/07 a 18:32
volevo dire capopopolo
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/09/07 a 18:33
In realtà anche io mi ricordo di Beppe Grillo quando ero più piccolo, me lo ricordo come comico, per me era un mito. Poi per anni il silenzio, e adesso rieccolo con la carica di sempre. Che devo dire, forse non condivido apppieno quello che dice, o il modo in cui lo dice, ma per carità interpreta bene quello che la gente pensa dei politici, magari non hanno il coraggio di dirlo, ma hanno visto in lui, colui che trasmette il pensiero di molta gente. Ciao. Robert.
Scritto da: Robert Coclea | 21/09/07 a 19:01
Sinceramente in questo squallido panorama politico, in questa assoluta assenza di valori e di ideali, non so più cosa dire. Tutti adesso parlano di Grillo... Io penso che è un altro modo per dimenticare i veri problemi che assillano tanta gente in Italia e nel mondo. Ciao Giulia
Scritto da: Giulia | 21/09/07 a 20:04
Recuperare il ruolo progettuale della politica è l'imperativo categorico. Denunciare, a volte, è sin troppo facile. Molto più difficile analizzare i problemi della società e trovare soluzioni concrete. A presto, Fabio.
Scritto da: Fabio | 21/09/07 a 22:16
cara Irene, ecco che anche tu ti getti nelle grillite collettiva. Ma che bello.
Mesi fa si parlava di Corona. Oggi il personaggio del giorno è Grillo. Nessuno si offenda, per favore. Non oserei mai paragonare l'uno all'altro.
Voglio solo dire che in Italia c'è un congenito bisogno di protagonismo. Di notizioni, come si dice, da dare in pasto al popolo bue. Senza questi si corrono seri rischi. Che qualcuno cominci a pensare sul serio.
Ho già detto la mia in un commento in calce all'intervento di Dragor su Grillo. Aggiungo una cosa. Per fare le rivoluzioni ci vuole una delle due: o ideali o fame. Mi sembra che in Italia, agli italiani, manchino entrambi.
Ho fatto la coda per firmare al vaffanculo day. No, non è vero, non l'ho fatta. Ho solo provato a immaginare come suonava dirlo. Mi vergognerei a raccontarlo a chiunque, all'estero. Facce incredule. Il vaffanculo day? Solo da voi in Italia ci potevate arrivare.
Dopo Berlusca che ci ha privato del piacere di sostenere una qualsiasi nostra nazionale sportiva, facendo di un incitamento un partito, ora ci si mette anche Grillo, che espropria della sua icastica forza l'insulto italiano più noto e usato. Prima o poi arriveremo ai vaffanculisti. Immagino una scena in tempo di elezioni: e tu chi voti quest'anno, forza italia o vaffanculo?
Diceva bene padre Dante, sette secoli fa: ahi serva Italia, di dolore ostello...
ciao Irene,
HP
Scritto da: Account Deleted | 21/09/07 a 23:06
Cara Irene nelle tue opportune considerazioni pure poste con le levità che ti è consueta, leggo nettezza ed amarezza. Purtroppo l'arte di guardarsi potrebbe essere pericolosa da parte di chi abdica all'esercizio della propria opinione ed alla propria libertà. E' più comodo constinuare il trantran ed addossare ai politici (votati) i propri guai e tutte le colpe.
Scritto da: luigi zoppoli | 22/09/07 a 08:19
Credo che Luigi abbia colto benissimo lo spirito (mio e) del post.
HP non sono affetta da grillite e ho in effetti voluto scrivere a lui piuttosto che di lui...
Condivido molto ciò che scrivi.
Hai ragione Dragor.
Giulia, esprimo il tuo stesso senso di "disagio"...
Robert non basta manifestare le opinioni che senti al bar, per quanto giuste o condivisibili, per fare davvero qualcosa di profondo.
E' vero Fabio, ma c'è una "crisi" a monte, prima e oltre la politica, che non possiamo ignorare...
Grazie, un caro saluto a tutti
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 22/09/07 a 14:33
Antonio, su Mastella non ho parole...o ne avrei troppe, forse.
Scritto da: irenespagnuolo | 22/09/07 a 14:34
ritorno anche per aver richiamato questo post. Rileggendo i commenti, sinceramente e senza la minima intenzione men che riguardosa, mi viene un pò di tristezza. Sento aleggiare rassegnazione. Ma non è vero che occorra fame o ideali per fare la rivoluzione. Secondo me basta smetterla di essere popolo bue. Lo dico don modestia da... bovino!
Scritto da: luigi zoppoli | 22/09/07 a 16:20
Purtroppo mi pare che hai colto nel segno. La gente grida perchè non riesce a cogliere l'uva. Ma per farlo è disposta a calpestare gli altri. Non è facile tuttavia immaginare quale possa essere la soluzione.
Scritto da: Piutti | 22/09/07 a 19:16
"Secondo me le piazze non educano i politici e la gente. E la libertà di pensiero o parola, come la voglia di cambiare o arrabbiarsi, non dovrebbero passare solo e sempre attraverso volti e nomi noti, spettacolari interventi di salvatori e moralizzatori."
Grande! Hai espresso cio che penso! Ti stimo!
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Scritto da: Mr.Apple | 23/09/07 a 17:07
Siamo abituati a considerare la dimensione pubblica e i personaggi pubblici in modo metafisico, come se la prima non fosse un prodotto umano e i secondi non fossero esseri umani.
Or bene, l'urlo nelle nostre vite private ha mai prodotto qualcosa? Al massinmo ha attirato un'attenzione presto svanita; il più delle volte ha trasmesso un'immagine di noi che ha provocato repulsione, incapacità di capire cosa volevamo e cosa eravamo.
Lo stesso accade per gli utli pubblici: Mani Pulite ha forse prodotto qualcosa? E i girotondi? Il vaffa-day svanirà nel nulla come le precedenti esplosioni di rabbia.
Ma potrebbe lasciare alcune eredità negative: esacerbare la rabbia di alcune persone, spingendole ad atti inconsulti; aumentare la paura dei "moderati" o di chi da questo stato di cose trae dei benefici, spingendoli sempre di più ad opporsi ai cambiamenti, ai giusti cambiamenti.
Chi urla, chi dice vaffa è e rimane minoranza, sia pure visibile e rumorosa. La maggioranza invece resta in silenzio ma vuole altre cose e spesso è peggiore, molto peggiore della classe poltiica attuale.
In democrazia, è cosa ovvia, comanda la maggioranza; stiamo attenti a non provocare panico in essa e a non spingerla a scegliersi una classe politica peggiore pur di mantenere privilegi e prebende.
E stiamo attenti anche, come diceva Dragor, a non correre dietro a capipopolo improvvisati che fanno solo danni: di Masaniello all'Italia ne è bastato uno, e non mi pare che dopo di lui i napoletani se la siano passata meglio (o, prima di lui, i romano sotto Cola di Rienzo).
L'alternativa quale deve essere? Educare la gente, sia nelle scuole che con l'esempio; convincere la gente a cambiare le cose a poco a poco, con la persuasione e il ragionamento e non con i vaffa.
Postilla. Grillo è una persona come le altre; ha fatto tante cose belle, tante denunce giuste; ma in quanto uomo e non semidio è anch'egli soggetto al rischio del delirio di onnipotenza. Con la differenza che, rispetto a qualcun altro, non ha alle spalle massonerie deviate e club di evasori fiscali pronti a sostenerlo, anche in politica.
Scritto da: Gian Contardo | 24/09/07 a 09:24
Finalmente un post sensato sull'argomento, delle riflessioni degne di essere lette.
Scritto da: alicesu | 24/09/07 a 12:25
Quanto prima anche Grillo tornerà a pontificare solo sul suo blog. NOn so se sia un bene o un male. Ma credo purtroppo che non sortirà grossi risultati...
Scritto da: Fabioletterario | 24/09/07 a 14:10
Non so dirti Fabio...
Alicesu, grande complimento che fatto da te mi lusinga assai !!!
Gian Contardo come al solito le tue analisi sono puntuali e preziose.
Io sono perplessa pur se non mi spiace lo scossone. Le illusioni comunque non servono, esattamente come le urla...Ed è ora che invece, mi ripeto, ci si guardi dentro e allo specchio con autentica onestà.
Grazie, un caro saluto
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 24/09/07 a 15:07
Ciao Irene, mi spiace ma proprio non lo sopporto...è più forte di me! Sono sicura che tutto quello che dice gli italiani lo sanno pensare anche da soli...cmq sono d'accordo con te!
un bacio grande
Mayra G Louis
Scritto da: Mayra G Louis | 24/09/07 a 15:23
La politica italiana ha certamente bisogno di essere profondamente riformata, non da oggi o da ieri ma probabilmente già dagli anni successivi alla Costituente. Nel tempo qualcuno avrebbe dovuto prendersi la briga di analizzarla e correggerla, evitando così di farla deragliare se non addirittura avariare. Con le dovute costanti correzioni forse non sarebbe giunta a noi nello stato putrescente in cui versa.
In quanto al giullare diventato capopolo... pur dicendo cose spesso sane e sagge, pur invitando la gente a svegliarsi ed a pretendere la partecipazione alla vita democratica di questo insano Paese, mi ripugna l'idea che un comico possa stravolgere una classe politica, rendendola ancor più incapace di reagire alle vicissitudini quotidiane. Evidentemente è ciò che meritiamo!
Ho visto qualche settimana fa, in tempi non sospetti, un film con Robin Williams dal titolo “L'uomo dell'anno” e prima ancora del V-Day e delle polemiche di questi giorni, avevo visto calzare il ruolo del protagonista proprio su Grillo. Io non credo che gli americani lo abbiano scritto e girato per fargli un omaggio, magari non lo conoscono neppure, sono però sicuro che la situazione italiana (politici che fanno i comici e comici che fanno i politici) possa essere riscontrata anche altrove nel mondo.
Ciao
Francesco
Scritto da: Indaffarato | 26/09/07 a 13:41
Concordo e aggiungo.
Ricordate la Rivoluzione Francese? Una cosa seria, serissima.
Ebbene i cittadini riunitisi nella Sala della Pallacorda non furono per nulla sfiorati dall'idea che loro stessi avrebbero dovuto scrivere leggi e riformare l'Etàt. Sapevano bene di non esserne in grado e si rivolsero ai tecnici, come Tocqueville.
Quando i cittadini stessi, fomentati dai demagoghi, vollero occuparsi loro stessi delle leggi, la Francia ebbe 50 di sangue, dall'invenzione della ghigliottina all'esilio di Napoleone.
Vogliamo ricordare gli stessi Francesi, che chiamati al primo libero voto, elessero proprio il successore al trono Luigi Bonaparte?
E dei tedeschi che, dopo 15 anni di governi di Sinistra, diedero spontaneamente la maggioranza parlamentare ad Hitler?
Dubito che il “programma per cambiare” possa essere scritto dai cittadini che frequentino o meno il blog di Grillo.
Le leggi sono soldi ed interessi delle persone coinvolte, a volte la loro stessa vita; cose da affidare a persone esperte, affidabili e, sopratutto, NON agitate.
Scritto da: demata | 26/09/07 a 13:56
Ottime riflessioni demata e indaffarato...
Ciao Mayra, ti capisco :))
Scritto da: irenespagnuolo | 26/09/07 a 16:06