Ecco la riva di un fiume (meglio se non è in secca), un parco cittadino con splendida fontana zampillante, un angolino di montagna con fresco ruscello, un terrazzo attrezzato…
Un ombrellone o un’ombra d’albero, un telo di spugna o una comoda sdraio, una bibita dissetante, un costume, la compagnia degli amici.
Sono in tanti ad organizzarsi così…a fronte degli altri, altrettanto numerosi, che hanno già prenotato, goduto o in corso una vacanza da sogno su nave da crociera, spiaggia da vip, meta esotica o lido nostrano. Rossi come peperoni arrostiti la sera rincasano felici di aver goduto di una giornata di relax con tintarella gratis inclusa. Qualcuno preferisce i comfort della piscina, spende ma non troppo e si concede un’alternativa al mare abbastanza gratificante.
Il “popolo dei vacanzieri urbani” è in aumento. Un giorno. E la notte nel proprio letto, con i propri cari, con le consuetudini intatte…Un giorno. Perché la pelle bianca non tradisca la rinuncia alle ferie a pagamento. Perché la luce del sole con infradito e bikini ricordi viaggi e località turistiche. Perché l’estate non scivoli via senza nuotate, piccole avventure o scottature…
Un giorno. E poi ancora la domenica successiva. O tutti i giorni feriali delle due canoniche settimane di riposo dal lavoro. E allora anche la fantasia riesce ad avviare tutti verso quel paesino a pochi chilometri da casa mai visitato, a quel laghetto che assomiglia ad un lembo di mare, a quella collina dove l’aria è più respirabile.
Un frigo portatile, la frutta, i panini e tanta voglia di evadere da casa…
Qualche volta ti chiedi cosa possa mai avere di tanto inospitale la tua casa per farti sentire il bisogno di fuggire. Non sai rispondere. E’ solo il desiderio di non confondere i ritmi, i momenti e le cose dell’inverno con quelli dell’estate. E’ solo l’impulso a rompere la tua dimensione e ad inseguirne, per un lampo, un’altra. Potresti quasi spedire cartoline dalla piscina comunale…In fondo sei ufficialmente in vacanza anche lì !
Come tutte le altre domeniche, ieri ero a casa: il sole di luglio troppo caldo per uscire a fare una passeggiata, da un lato mi affacciavo sulla stada finalmente deserta, finalmente silenziosa, finalmente senza smog, e dall'altro sull'area verde che copre i box, che sembra un piccolo ritaglio di campagna.
Sul balcone di sotto i gattini dei miei condomini giocavano beatamente, distruggendo quel poco di giardino che i vasi possono riprodurre su un terrazzo: era bello vederli saltare di qua e di là, aggrapparsi a una pianta, strappare via un ramo; divertiva molto di più di vedere una partita di calcio svolgersi attorno a una bolgia di indemoniati che si scambiano insulti, odio, razzismo, ignoranza.
Quando respiro questo clima domenicale, privo del feriale lavoro e delle feriali commissioni, quando passo una giornata su sette in pantofole, in boxer e maglietta, godendomi il relax di non dover uscire di casa, mi domando: "Cosa mi manca? Non mi sto forse riposando?".
Domanda retorica, a cui so già di rispondere: "Niente".
E in effetti non mi manca niente, non sono meno ricco di pace e di pensieri di chi va lontano in vacanza o di chi va a dieci chilometri per un giorno per poi "banfare" dicendo di essere andato chissà dove.
Non muoversi di casa non è mai una vergogna; è solo una questione di scelta o di necessità.
Scritto da: Gian Contardo | 16/07/07 a 14:50
Mi capita spesso di passare per Orco Beach, ovvero quel tratto di fiume nei pressi di Chivasso frequentatissimo la domenica. Ogni anno c'è sempre più gente, ma la cosa non mi sorprende tanto, visti i prezzi degli ombrelloni in Liguria.
Dal canto mio, in attesa delle vacanze, faccio qualche nuotata in piscina. E, tutto sommato, va bene così...
Scritto da: Pim | 16/07/07 a 16:07
Fin quando ho vissuto a Torino (anno 2001 ndr) sono sempre fuggito da questo tipo di balneazione.
Per trovare fresco preferivo il trekking
vista l'impossibilità di raggiungere il mare vero! Poi quando mi sono stufato sono venuto al mare, quello vero.
Però credo fondamentalmente nella possibilità per ognuno di vivere l'estate e l'arsura come meglio crede e gli dà più serenità.... e refrigerio. ;-)
Scritto da: chit | 16/07/07 a 16:14
Forse perchè "...nel più profondo di noi, cercare un cambiamento riflette sempre il desiderio di ampliare lo spazio psichico in cui ci muoviamo" (Frances Mayes - Sotto il sole della Toscana).
Ciao Irene, e buona estate. Girolamo
Scritto da: Girolamo | 16/07/07 a 17:01
Gian Contardo il tuo è vero riposo. La vacanza, si sa, tutto fa di solito tranne farci tornare freschi e caricati...
Il fatto è che la moda ormai vecchia ma forte e consolidata vuole che estate sia sinonimo di viaggi, mare, turismo. E molti di quelli che restano a casa lo fanno per necessità o per penuria di risorse...ma con una tristezza non da poco. La vacanza è quasi un diktat !
Per fortuna non ho mai avuto questo tipo di ansia o di bisogno irrefrenabile ma farei volentieri un pò di piscina come Pim...Ammetto di essere amante della tintarella e il pallore di quest'anno non me lo vedo molto bene !
Comunque pazienza...
ciao Chit !!!
ciao Girolamo grazie, buona estate anche a te !
Scritto da: irenespagnuolo | 16/07/07 a 20:54
Quest'anno la vacanza sarà limitata, perché limitati sono i fondi economici. Ma quando abiti in prossimità del mare (c.ca 5 minuti da casa mia), quando hai anche a disposizione la casa in montagna (nel caso mi girassero i cinque minuti e decidessi di andare lì), e quando la persona che ami ti è accanto, capisco che i soldi non servono, ciò che aiuta è quello che ti sta intorno, che nessuno mai potrà comprare... Un abbraccio Rikkardo
Scritto da: rikkardo | 18/07/07 a 12:16