Lady, così la chiamano gli amici, è una casalinga facoltosa, molto facoltosa. Una famiglia ricca e un matrimonio ricchissimo le hanno fatto conoscere ogni sorta di lusso. Lady delicata, fragile, sensibile non doveva lavorare, occuparsi della casa, avere troppi affanni. Per lei solo quiete dorata, bei vestiti, serate di gala, gioielli, viaggi.
Le hanno sempre fatto compagnia i libri e la musica. E Lady nutriva la sua anima mentre al suo corpo pensavano i saloni di bellezza, le cure esclusive, i soggiorni termali, i grandi acquisti in profumeria.
A tutti sembrava distratta Lady. Sotto il phon della parrucchiera, sotto le mani dell’estetista, in boutique, dalla sarta. In realtà era molto concentrata. Intenta ad ascoltarsi, a sentire i suoi pensieri, a respirare ogni secondo di silenzio o di rumore. Lady aveva deciso di raccontare la noia. La noia dissoluta, così poi la definì Lady, della sua esistenza. E così lasciava che scorresse, piena e arrogante, nelle sue giornate. Lei la assecondava, si dedicava a se stessa in modo maniacale come gli altri volevano facesse, si faceva assorbire dal tempo della prova di un abito o di un taglio di capelli come se avesse a disposizione l’eternità, assaporava una cena o un drink come se fosse l’unico pensiero del momento, sedeva per ore sulle sue preziose poltrone come chi può concedersi un lungo riposo.
Voleva che la sua noia fosse intatta, non la scuoteva, non la tradiva mai. Per scrivere un libro sulla noia doveva sentirla sulla pelle, entrarci dentro, farsi pervadere.
La noia non doveva avere segreti per Lady. Lady vittima e carnefice. Lady coraggiosa. Quell’ostinato viaggio nella noia sull’orlo di un precipizio avrebbe potuto portarla dritta in un tunnel nero.
Lady potrebbe essere in libreria ad autografare le copie del suo libro ma non ha voluto, ha scritto per se stessa. Per dare un senso al vuoto, forse. O per esorcizzare la paura del niente.
Io ho potuto leggere qualche brano di Lady e ho scoperto quanto ha cercato e trovato nel silenzio e nel rumore. Nella straziante dolcezza di certe frasi di Lady ho colto un bisogno disperato di colorare e ammorbidire il dolore della sua noia dissoluta e nella sua pungente e ironica circumnavigazione del tedioso disagio del fatuo la voglia e la forza di uscirne per incontrare un benessere ben diverso da quello che le avevano cucito addosso.
Ho letto anche molta allegria nel suo sguardo dal piedistallo mentre tutto intorno a lei si agitava per renderle omaggi e servigi. E ho amato la sua sottile, raffinata capacità di percepire oltre e dietro le cose, le persone, gli eventi…
Sfidandola, affidandola alla carta Lady è riuscita a non farsi possedere dalla noia. Ora è un’eccentrica signora che non ha mai abbastanza tempo per tutto quello che vuole inseguire e che dedica agli altri una straordinaria dose di umanità.
Dice Lady vado dal parrucchiere con moderazione, non abuso degli specchi, non sosto ore davanti al guardaroba…
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