Non ricordi neanche più se galeotta fu la borsa o il vestito. Ricordi però esattamente quelle scarpe che ti hanno messo le ali ai piedi. E poi quel cellulare, quei yeans, quella maglietta…Giro obbligato nei negozi trendy, occhio ai gusti dei personaggi che contano, ottima conoscenza di riviste e pubblicità. Fino al ristorante “giusto” e al locale di tendenza per la sera.
Nessuna fantasia, nessun rischio. Tutto già stabilito e pronto per l’acquisto o la consumazione. E tutto facile : gli amici li trovavi proprio nei posti in cui andavi tu, con le stesse idee in testa, a percorrere le stesse strade, con il tuo guardaroba, con la tua suoneria…
Non decidevi, era la moda ad aver scelto te. Più, prima o insieme a lei avevano scelto te una “cultura” e una mentalità che esercitavano un fascino e un condizionamento assolutamente invincibili. Sentivi che gli altri, quelli liberi, erano “sfigati”. Tu non volerlo esserlo, volevi far parte del giro in.
Creatività, ricerca, personalità, voglia di “altro” ? Tutto riposto nel cassetto, sotto chiave. Sarebbero state cadute di stile o pericolose ribellioni. Meglio adeguarsi, farsi piacere quello che piace a chi tiene le redini del costume.
Eppure lentamente capivi che la moda aveva i suoi costi e non solo in termini di quattrini. Ti aveva levato il fiato. Ti aveva tolto i colori. Non ti voleva unica, come sei e per quello che vuoi…Aveva fatto di te la testimonial di regole che subivi. E un po’ alla volta ti aveva rubato l’anima. Non potevi andare dove desideravi, non potevi entrare in certi negozi, non potevi concederti un costume visto su una bancarella, non dovevi frequentare altri gruppi al di fuori di quelli fatti su misura per te.
Soffocavi ma resistevi, per paura. Paura di essere inghiottita dai margini, paura di non essere più ammirata, paura di perdere amici e riferimenti…
Il salto è stato faticoso. Ma vederti adesso è una gioia. Tu con la tua stravaganza naturale, tu con la tua curiosità, tu con la tua semplicità, tu con il tuo realismo che non si sa come sta a braccetto con i sogni, tu con la tua testa. Tu che finalmente scegli. E non provi più quella noia…La noia che affogava nel bicchiere, la noia che leggevi negli occhi persi, la noia che stordivi per non sentire, la noia che gridava altri imperativi…
Hai ritrovato le tue passioni. Hai lo zaino pieno di cose e momenti trascurati che adesso puoi godere. Hai nuovamente il senso di ciò che sei e di quello che ti sta intorno. Sei tornata ad abbracciare quello che avevi strapazzato o dimenticato. Ogni parola, ogni secondo, ogni passo adesso sono tuoi.
Temi di aver trascurato troppo della vita, di aver perso tempo, di non aver dedicato qualcosa a qualcuno che forse meritava altra attenzione…Forse è così. Ma guarda avanti e recupera quello che puoi. C’è un mondo da esplorare.
Spero che quelli che hai lasciato ti guardino. Chissà, forse…
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