Teoricamente sull’amicizia potremmo raggiungere unanimità di pensiero.
Chi trova un amico trova un tesoro e gli amici si vedono nel momento del bisogno sono pillole che sintetizzano un rapporto di straordinaria ricchezza e profondità.
L’amico è parte di noi come noi di lui. L’amico è la persona con la quale amiamo parlare, ridere, piangere. L’amico è quello con il quale possiamo stare in silenzio, intenderci con uno sguardo, condividere l’emozione di una canzone.
L’amico è la persona che non lasceremmo mai in difficoltà e che ci rialza se cadiamo. L’amico è colui al quale ci doniamo e che riceviamo in regalo ogni giorno.
L’amico è quello che c’è sempre…quando festeggiamo un evento, quando ci commuoviamo davanti ad un film, quando ci interroghiamo su dubbi e problemi, quando siamo in apprensione, quando corriamo e scherziamo di notte per la città, quando cuciniamo un improvvisato piatto di spaghetti giusto per stare insieme, quando il dolore ci travolge, quando siamo al settimo cielo per la gioia, quando non sappiamo cosa fare da grandi…
L’amico è quello che ci vuole bene per quello che siamo, nel bene e nel male. E’ la persona per la quale proviamo un affetto enorme, quella dei cui difetti sorridiamo.
L’amico è quello del quale non possiamo fare a meno e che non uscirebbe mai dalla nostra vita.
L’amico è nel cuore e nella mente. Se soffre, soffriamo. Se è allegro, siamo contenti. Se è in guerra, combattiamo al suo fianco. Se sbagliamo qualcosa, l’amico ce lo fa notare e ci aiuta a rimediare. Se sta annegando, ci buttiamo in acqua per salvarlo senza neanche ricordare se sappiamo nuotare.
L’amico ci piace tantissimo. E lui stravede per noi. Brutti, magri, bassi, biondi, stravaganti, comuni, poveri, ricchi, sani, malati…Non conta.
Nella vita possiamo felicemente averne uno o più o non incontrarne. E’ molto importante però essere davvero pronti ad accoglierli. E per esserlo bisogna darsi generosamente. E quando crediamo di avere degli amici chiedersi spesso se sentiamo tutto quello che molto sommariamente ho esposto…Innanzi tutto dobbiamo sentirlo noi. E’ un piccolo “esame”.
Io ogni volta che mi fermo a pensare agli amici percepisco la gioia di aver goduto i loro momenti belli e di aver patito per quelli brutti, di non aver mai pensato “mi tiro indietro”, di non essere mai stata sfiorata da un insidioso segnale di allarme “l’amicizia si ma fino a un certo punto” ! Non esiste amicizia a tempo o sotto condizione o limitata. Un amico al limite facciamo bene a prenderlo a schiaffi, se è il caso. Meglio, molto meglio. Un amico può prenderci per la collottola, darci una bella lezione, farci una ramanzina con i fiocchi, aprirci gli occhi, prenderci per mano e condurci sulla “retta via” ma non si defila.
Per questo gli amici sono parte di noi, più e prima che della nostra vita…
E’ bellissimo di tanto in tanto dedicare loro uno spazio come questo. Loro sono dentro di noi in ogni istante come noi in loro, ma scriverlo è un modo per rendere omaggio a qualcosa di veramente prezioso, per coccolarlo anche con le parole.
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