Ai fumatori la sigaretta piace. Abitudine, dipendenza…ma anche sicuramente gusto. Lo slogan adatto sarebbe “fumare è bello”. Ma ci hanno lungamente spiegato che fumare fa male alla salute e che anche il fumo passivo nuoce. Sono quindi arrivati i divieti nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro. Sono fioccate le minacce di decurtazione dalla busta paga del tempo trascorso in pausa sigaretta durante l’orario di lavoro. Adesso arrivano addirittura gli incentivi a smettere, le campagne di sensibilizzazione nelle scuole, le esenzioni per i farmaci antifumo e le spese nei centri per la cura del tabagismo proposte dal Ministro Livia Turco.
Il piacere ha un costo. E non solo per i fumatori evidentemente. Medici e ricercatori ritengono che il fumo sia causa di molte malattie, fattore di rischio ed elemento che incide negativamente sul benessere psico-fisico generale. A ciò lo Stato non può non interessarsi perché si riflette sulle spese sociali. Ecco, il piacere incide pesantemente sul bilancio della sanità e con ciò i fumatori hanno l’indice puntato addosso.
Non è un problema solo italiano, almeno questo. Ma limitandomi a quanto ci riguarda presumo che in Italia ciò che lo stato incassa sui tabacchi è del tutto irrisorio rispetto a ciò che si stima in uscita in termini di spesa per il servizio sanitario pubblico. Considerando che le casse statali non sono floride è facile capire quanto peso abbia la “salute” dei cittadini, non tanto perché è cara in senso affettivo ma perché lo è in senso economico…
A questo punto i fumatori sono chiamati ad assumersi le loro responsabilità : non potranno ammalarsi o far ammalare altri con il fumo delle loro amate sigarette e continuare a pensare che ciò possa o debba gravare finanziariamente sulla comunità.
Il costo sociale del piacere oggi pare indiscutibile. Quindi gli antiproibizionisti se vorranno far sentire la voce della libertà dovranno forse giovarsi del pensiero di qualche economista che sappia trovare una formula magica per garantire che il bilancio pubblico trovi ristoro con altri mezzi, con altri tagli oppure con nuove entrate. Temo che un aumento (ulteriore ?) del prezzo delle sigarette non basterebbe quindi la ricetta alternativa dovrebbe andare ad attingere denaro diversamente dalle tasche collettive o a colpire centri di costo sostanziosi riducendoli drasticamente…
La difesa del fumo di sigaretta è ardua, lo so. E forse è pure sciocca se tanto male ne deriva, me ne rendo conto. Voglio dunque riconoscere che procurarsi i malanni e poi affidarsi alla pubblica assistenza sia ingiusto. Ma lo faccio soprattutto per essere una fumatrice “onesta”…Resta la sensazione però che ci sia anche molto altro ad affossare i conti pubblici che forse meriterebbe altrettanta o maggiore attenzione. E su questo mi auguro che fumatori e non possano trovarsi concordi.
Ci sono idee e iniziative che si potrebbero attuare per portare soldoni nelle casse dello Stato ? Direi di si. Il Bel Paese aspetta ancora per esempio che cultura, arte e turismo diano davvero il meglio di sé dal punto di vista economico.
CI sono misure adottabili per ridurre la spesa pubblica ? E qui mi aspetto un coro di si !
Non mi improvviso economista o politica. Resto nei panni di cittadina fumatrice. Accetto le “accuse” ma non riesco a considerare la lotta al fumo unica e decisiva priorità…Temo che si potrebbe solo avanzare il classico “da qualche parte bisogna pur iniziare” ma non è il miglior metodo di scelta, credo.
Cosa ne dite ?
Irene, un po' in ritardo, con poche scuse, arrivo da te e ti bacio la mano per porgerti gli auguri di buon anno, ma anche per ripmroverarti di avermi fatto trovare una calza vuota il 6! :-)) Ci sono, e grazie. Tu sai perché. Fabio
Scritto da: Fabioletterario | 09/01/07 a 13:20
Fabio che piacere !!!
Auguroni anche a te...e guarda che volando volando ho buttato giù (proprio sulla tua testa) polvere di stelle...! Non te ne sei accorto perchè nel cuore della notte, dormiglione, ronfavi !
Un abbraccio
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 09/01/07 a 13:55
non posso dire di essere una fumatrice, fumo pochissimo, ma il tabacco dev'essere bono, aromatico. mi piacevano le old navy greche senza filtro ormai introvabili, ora fumo cigarillos i che o i mehari... e mi piace quella fogliolina che m'isimpiglia sulla lingua. non concepisco assolutamente il filtro
Scritto da: Paola dei gatti | 09/01/07 a 18:31
La penso come te, ma mi dispiace che tu fumi se fa veramente male... Non pensoa alla società che deve spendere i soldi, se no sai quante priorità ci sarebbero prima, a partire dagli stipendi dei nostri cari politici che uniscono reddidti a redditi...
No, non vorrei solo che danneggiasse te... con amicizia Giulia
Scritto da: Giulia | 09/01/07 a 18:33
Irene... Irene, com'è bello fumare!! Accidenti sono riuscito a smettere. Non ho dimenticato la prelibatezza di un "Antico Toscano" o di una Marlboro. Ma perché le cose piacevoli fanno male?!! Non potrebbe fare male la lattuga??
:))
Un abbraccio
antonio(terzomillennio)
Scritto da: antonio (terzomillennio) | 09/01/07 a 21:33
Irene! Lo sai...ho acquistato "Le cinque persone che incontri in cielo". Ho iniziato a leggerlo! Ciao Ciao.
Scritto da: Zorba | 09/01/07 a 21:53
E' BELLISSIMO GENNARO...!!! Fammi sapere cosa ne pensi...
Un bacione e buona lettura
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 09/01/07 a 22:01
Paola che sfizio...sei un'intenditrice !
Scritto da: irenespagnuolo | 09/01/07 a 22:03
Giulia che dolce !
Beh a furia di essere "criminalizzata" finirò per smettere...prima o POI !
Grazie...
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 09/01/07 a 22:05
Eh caro Antonio è sempre la solita solfa, porca l'oca, ci tocca rinunciare a tutte le cose belle e buone !
:)))
Scritto da: irenespagnuolo | 09/01/07 a 22:07
confesso: ho fumato tanto da ragazzina, mio padre diceva: "paola fuma anche le gambe del tavolo"
fumavo anch'io senza filtro, e se non avevo soldi fumavo le gloriose nazionali semplici
(napoleon bleu le chiamavamo)
l'unica cosa bella era che nessuno te le scroccava.
la cosa più brutta: ci si trovavano dentro anche pezzetti di legno, e poi finivano subito.
poi ho smesso, per 18anni, poi ho ripreso alla grande, e ho smesso di nuovo.
adesso fumo solo ogni tanto una sigaretta scroccata, ma non mi piace più......
forse se fossi un uomo fumerei la pipa o il sigaro, spenti.
ma capisco benissimo i fumatori, quelli veri, quelli che non riescono a smettere.
perchè il problema, secondo me non è chiudere con le sigarette, è DIVENTARE DEI NON FUMATORI.
chiudere con tutte le piccole abitudini e manie, i gesti inconsci ed automatici.
forse però vale la pena, irene, la pelle acquista lucentezza, l'alito migliora e si sentono di nuovo quei profumini.....
ma non temere, ti voglio bene anche se fumi, anzi quando ci incontriamo te ne scrocco una.....
Scritto da: paola | 09/01/07 a 23:22
Grazie cara Paola...spero di vederti presto e di potertene offrire più di una !
Talvolta ho provato il sigaro o la pipa...che gusto !
Con le sigarette avevo chiuso anch'io tempo fa, per cinque anni, poi ho ripreso. Comunque hai ragione il problema è rinunciare a qualcosa che ci concediamo per coccolarci o per distrarci : è difficile e brutto.
Scritto da: irenespagnuolo | 09/01/07 a 23:29
Non ho mai fumato, mi infastidisce il fumo e odio quelli che fumano nei locali pubblici. Credo che le ragioni della legge siano discutibili: non fumi perché ti ammali e mi costi. Ridurre tutto sempre a una questione di risparmio mi dà sempre abbastanza fastidio. Il concetto dovrebbe essere non fumi dove ci sono altre persone che non fumano perché dai fastidio e gli altri si rispettano.
Credo che con la storia del risparmio lo Stato, non solo italiano, tenda a intromettersi molto nel privato dei cittadini. Ma, sia quale sia la ragione che vieta il fumo nei luoghi pubblici, non mi toglie il sonno: finalmente posso godermi un pranzo in un ristorante o un gelato senza qualcuno che mi sfumazzi in faccia. :)
Scritto da: rottasudovest | 10/01/07 a 11:24
Rottasudovest sono una fumatrice ma ti capisco. E' giusto rispettare chi non fuma. Il divieto nei locali pubblici è quindi più che comprensibile...
Quanto al resto, purtroppo, sono i problemi di spesa a determinare tanto "accanimento" contro la libertà di fumare...
Scritto da: irenespagnuolo | 10/01/07 a 11:56
due persone sedute a due tavoli diversi e vicini in un ristorante, qualche tempo fa.
uno sta fumando un'enorme sigaro, l'altro azzarda:
"scusi, le dispiace se mangio mentre lei fuma?"
Scritto da: paola | 10/01/07 a 12:32
:)))
Scritto da: irenespagnuolo | 10/01/07 a 12:38
Grande Paola, sto ridendo da sola!! avrà capito il fumatore?? :))
Scritto da: rottasudovest | 10/01/07 a 15:21
Ciao! Sono d'accordissimo con te, a parte che poi non capisco perchè ce la si prende coi fumatori, io non fumo, ma non ho niente contro quelli che lo fanno. So che non fa bene, ma non vedo perchè tutte queste storie dei costi sociali, quando ci sono molti altre cose che sono molto più importanti che causano costi sociali alle quali non si presta neanche un istante d'attenzione. Mi dà fastidio quando lo Stato fa finta di far qualcosa e poi non fa niente in realtà di utile...ciao!!! Baci By Marlene86
Scritto da: marlene86 | 10/01/07 a 15:51
Ciao Marlene...è vero, ci sarebbe molto altro di cui lo stato dovrebbe occuparsi con urgenza.
Un bacione a te !
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 10/01/07 a 20:23
Hai perfettamente ragione, e lo dico da fumatore, ma credo che il ricavato delle sigarette non sia poi così inferiore ai costi...
Un saluto da un nuovo "blogghista"
Scritto da: Matteo | 11/01/07 a 16:58
Benvenuto Matteo !
Scritto da: irenespagnuolo | 11/01/07 a 20:31