Gentile signora Isabel Allende,
Molti anni fa mi hanno regalato D’amore e ombra. La conoscevo già per La casa degli spiriti e In seguito ho letto altri Suoi libri: Eva Luna, Eva Luna racconta, Paula.
D’amore e ombra mi aveva colpito molto. E’ un bel libro ma c’era qualcosa di più che allora non riuscivo a spiegarmi, qualcosa che mi affascinava e mi turbava in quelle righe e in quel racconto…Era come un messaggio in bottiglia giunto a me dopo una lunga navigazione.
Non intendevo i motivi per cui mi piacesse così tanto, non era una di quelle letture che avrei pensato potesse segnare per sempre, non era un’opera che sembrasse rivelarmi grandi pensieri o farmi vivere emozioni indimenticabili. Non me ne voglia signora Allende, non desidero affatto sminuire D’amore e ombra anzi…Ribadisco che è un bel libro, lei è un’ottima autrice non potrebbe essere diversamente. E’ solo che considerare bello un libro è diverso da avvertire la strana sensazione di cogliere una profezia e di percepire in ogni pagina qualcosa che ci appartiene sebbene non ve ne sia traccia nella realtà che viviamo…Mi capisce signora Allende ?
L’ho riletto ancora anni dopo e ho ripreso a chiedermi cosa potesse attirarmi tanto nella storia di Irene e Francisco, cosa avesse di speciale per me quell’amore e quel percorso. Certo era avvincente, appassionante, intenso quel sentimento sullo sfondo dell’inquieto scenario della società cilena, nella trama avventurosa e nei preziosi risvolti umani ed etici…Ma intuivo che c’era una forza misteriosa che andava ben oltre il gradimento di un libro. Pensarci però non mi dava risposte.
D’amore e ombra è rimasto nella mia libreria. Ho continuato a prenderlo di tanto in tanto per sfogliarlo leggendo qualche frase qua e là…Ha tutti i segni del tempo e delle mie mani, la copertina scollata, i fogli che si staccano. Lo adoro così, “consumato” dalla vita che abbiamo percorso insieme…
Lo adoro ancor più da quando finalmente ho capito perché D’amore e ombra ha rappresentato la mia esistenza parallela. Proprio così, signora Isabel Allende, lei ha scritto qualcosa di me, della mia strada. E l’ha scritto prima che io mi mettessi in cammino. Quello che sentivo e provavo leggendo di Irene e Francisco era mio nel profondo del cuore, nelle elaborazioni della mente che se ne stanno nel subcosciente o qualcosa del genere…
Non so se è un’esperienza comune signora Allende, quello che so è che per me è stato piacere, tormento, curiosità, riflessione, sogno. E la verità dell’amore che dà un senso alla mia vita ha la dolcezza, l’intensità, il calore e la forza che Lei ha tradotto in romanzo perché non si perdessero…”Questa è la storia di una donna e di un uomo che si amarono in pienezza, evitando così un’esistenza banale. L’ho serbata nella memoria affinché il tempo non la sciupasse ed è solo ora, nelle notti silenziose di questo luogo, che posso infine raccontarla. Lo farò per quell’uomo e quella donna che mi confidarono le loro vite dicendo : prendi, scrivi, affinché non lo cancelli il vento”.
La ringrazio signora Allende per aver accolto quella richiesta, in qualche modo io, proprio come Irene e Francisco gliene sono grata…L’amore salva dal vuoto. E il vento invece di cancellarlo, può farlo volare nel mondo.
E' molto bello quello che scrivi. Anche io ho letto D'amore e d'ombra e gli altri libri dell'Allende. Ed è proprio bello quello che tu hai citato. E' bello che la memoria non perda tante storie di vita vera e piena. Per questo forse scriviamo, per non perderci, perche rimanga traccia di noi, anche se forse internet per questo è il luogo meno adatto. Ma almeno scambiamo sensazioni, pesnsieri, sentimenti. Anch'io credo che continuerò a leggerti. In te c'è leggerezza e profondità nello stesso tempo.
Scritto da: Giulia | 08/01/07 a 10:37
Ah, dimenticavo, vorrei sapere cosa ne pensi della testimonianza di Rashid. Vorrei che le parole di qual bambino non si perdessero nel nulla e ci facessero almeno un po' riflettere. Lo farai?
Scritto da: Giulia | 08/01/07 a 10:40
Grazie Giulia !
Scrivere è come conservare qualcosa, fissare un attimo, custodire emozioni e pensieri perchè il tempo non li rubi alla memoria e perchè altri abbiano a goderne...Hai ragione.
Passerò a leggere la storia di Rashid Giulia, con grande piacere...
Ciao
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 08/01/07 a 10:50
P.S. grazie Giulia per la storia di Rashid...sono passata dal tuo blog !
Scritto da: irenespagnuolo | 08/01/07 a 11:12
Irene, hai proprio ragione: certi romanzi hanno il potere di creare nuove pagine per chi percepisce certe storie come proprie. Pagine inedite che poi danno vita ad altre vicende, che a loro volta daranno impulso a nuovi racconti e nuove appartenenze, in un gioco infinito di interscambi tra lettura e esperienze quotidiane. Non è quasi magico tutto questo?
Baci
Osvaldo :)
Scritto da: Osvaldo | 08/01/07 a 16:31
Toglierei il quasi Osvaldo !
Un bacione a te...
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 08/01/07 a 16:55
HO TERMINATO SOLO DA QUALCHE GIORNO DI LEGGERE Eva Luna racconta CHE MI E' PIACIUTO MOLTISSIMO. ULTIMAMENTE HO UN DEBOLE PER GLI SCRITTORI SUDAMERICANI.
TI HO RESTITUITO UN VECCHIO FAVORE....... SE VIENI SUL MIO BLOG LO SCOPRIRAI....
Scritto da: Guizzo | 08/01/07 a 20:24
Quello che hai combinato sul tuo blog lo perdono solo perchè ti è piaciuto Eva Luna racconta...insomma ringrazia Isabel Allende.
Ciao Guizzo, smack !
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 08/01/07 a 20:39
Ho un debole per Isabel Allende, D'amore e d'ombra mi emoziona molto, non tanto per quello che scrivi tu, Irene, a cui non avevo mai pensato (e che è assolutamente vero). Ma perché è una storia d'amore e di devozione che va più in là di tutto, vissuta in tempi crudeli e difficili (ho un dbeole per il Cile) ed è la dimostrazione ulteriore che amor omnia vicit. Averlo, un amore così!
Scritto da: rottasudovest | 10/01/07 a 11:16
Infatti...averlo è un privilegio del quale sono consapevole !!!
Scritto da: irenespagnuolo | 10/01/07 a 11:57