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29/10/06

Commenti

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dragor

Cara Irene,
a proposito di vittime, c'è un'epidemia di sindrome di Stoccolma. Mi sembra che molte vittime amino i loro persecutori...
Ciao!
dragor (journal intime)

irenespagnuolo

Ciao Dragor ottimo spunto !
Interessante e complessa la "sindrome di Stoccolma", reazione emotiva al trauma molto diffusa specie nei casi di non violenza dell'autore del reato...
Potrebbe ritenersi derivante dalla situazione di dipendenza o da un meccanismo difensivo o dal bisogno inconscio di sopportare meglio la situazione adattandosi. Qualcuno in dottrina ritiene anche abbia influenza il concetto che la vittima ha del crimine, della polizia e della giustizia...e quindi dalla "forza" che attribuisce a chi delinque.
Pare comunque provato che aumenti le possibilità di sopravvivenza. E' ciò che si ricava dall'analisi dei casi di sequestro...
Irene

gianni ruotolo

certamente l'argomento è interessante, molto spesso proprio sui rapporti fra vittima e assassino si gioca la soluzione di un delitto. Ora sono troppo frollato dal salone del gusto per parlarne di più.
buonanotte
Gianni

irenespagnuolo

Chissà che bello il salone Gianni...io sono un pò influenzata quindi non sono riuscita a venire...!
Ciao ciao
Irene

Genny.c

Argomento interessante; è un viaggio sempre più profondo nella mente delle persone... buona indagine :))

dragor

Cara Irene, nella sindrome di Stoccolma la vittima percepisce il suo persecutore come un essere onnipotente che ha su di lei il diritto di vita e di morte. Cosi' l'ama perché vuole essere riamata, condizione indispensabile per partecipare alla sua onnipotenza e riacquistare almeno un po' del potere perduto. Con forme diverse, la stessa dinamica si replica fra gli uomini e Dio, oppure fra il bambino e i genitori. Vale a dire in tutte le situazioni dove la perdita di potere genera angoscia.
Lo vediamo spesso nelle donne musulmane che giustificano e difendono il loro aguzzino che le picchia, le lapida, le ustiona e le uccide. In questo rapporto c'è anche una componente sadomaso. Quando l'aguzzino è Dio, Allah o Jahvé, più il dio di turno maltratta gli uomini, più questi lo amano in quella che si puo' sicuramente definire una sindrome di Stoccolma di massa.
Ciao!
dragor (journal intime)

irenespagnuolo

Grazie Genny, in effetti il viaggio è davvero appassionante !
Un abbraccio

irenespagnuolo

Caro Dragor,
condivido in parte quello che esprimi. Francamente però è una posizione un pò estrema e forzata...In certe situazioni l'animo umano è sollecitato in tali e tanti modi e misure che è impossibile dare una spiegazione univoca e assoluta alla sindrome di Stoccolma. Considera anche che occorrerrebbe dare un peso rilevante alle condizioni psicologiche specifiche del carnefice e della vittima...
L'idea della sindrome di Stoccolma di massa è suggestiva ma non provata Dragor. Certo il richiamo al fascino del potere è degno di nota...anche le organizzazioni mafiose esercitano la loro influenza sul tessuto sociale proprio sfoggiando la loro forza. Ma la fede Dragor non credo sia proprio un meccanismo cieco di soggezione. O almeno non solo.
Ciao ciao
Irene

dragor

Cara Irene, hai perfettamente ragione. La mia interpretazione è forzata ed estrema, ma serve a richiamare l'attenzione su un certo rapporto con il potere. L'equazione amore-potere, la teoria freudiana provata questa si' dalla dinamica di gruppo e dai behaviouristi, costituisce la struttura portante della sindrome di Stoccolma e di tutti i rapporti con chiunque possa soddisfare i nostri bisogni nelle relazioni individuali come nel macrogruppo sociale.
Avevo già scritto questo commento ma sembra scomparso. L'ho riscritto sicuramente peggio, sigh...
Ciao

irenespagnuolo

Capisco, caro Dragor. In effetti richiamare l'attenzione su un certo rapporto con il potere è giusto...E in qualche modo può delineare alcuni aspetti sui quali tornerò in altri post proseguendo il cammino di trattazione della vittimologia !

E' scomparso un commento ?! Eh ogni tanto succede anche a me (o me ne pubblica due uguali)...le bizze di typepad !
Ciao ciao
Irene

cristina

ciao irene,
sono una studentessa di psicologia e ho deciso di fare la mia tesi di laurea proprio sulla vittimologia..volevo chiederti se hai qualche libro interessante da consigliarmi (o qualche sito) e qualche ulteriore spunto!
grazie!
cristina

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