Ho risentito dopo tanto tempo Foca di Rocco Papaleo…Il pensiero è tornato a molti anni fa, ad allegri ricordi di lontane vacanze, a festose occasioni, a piacevoli e spensierate serate. Rocco Papaleo, oggi noto soprattutto come autore ed interprete teatrale, attore cinematografico e di fiction televisive, è cantautore e musicista. L’ho seguito da lontano, al cinema alla tv a teatro appunto. L’ho ascoltato invece da vicino quando non era famoso, cantava e suonava per gli amici, iniziava ad esibirsi nei primi concerti… Allora ad emozionarmi era soprattutto la complicità, la gioia di condividere il suo entusiasmo e la sua passione, la voglia di accompagnarlo nel suo cammino per inseguire un sogno. Ora sono felice di vedere i risultati del suo lavoro, del suo impegno, del suo amore.
Allora noi amici, abituati al palco e alla chitarra, non immaginavamo che l’avremmo visto recitare egregiamente. Mi verrebbe da dire che è proprio la sua strada…ma nel cuore ci sono tutti quei momenti scherzosi, vivaci e trascinanti dei preparativi di un concerto, dei brani cantati in giro di notte, delle canzoni nuove appena registrate ascoltate da una cassetta in macchina…e la consapevolezza che anche per Rocco la musica era trasporto, desiderio, grinta, piacere, calore. Le sue canzoni evocano un’atmosfera suggestiva, quella delle aspirazioni forte e briose che animavano tanti incontri e tante speranze. Per questo forse voglio dedicargli questi pensieri più ancora che applaudirlo, comunque molto, per i suoi successi da attore.
Le note di Foca a me trasmettono sensazioni liete. Riportano alla memoria il giovane Rocco Papaleo degli esordi, la sua simpatia, la sua originalità, la sua carica umana.
Mi vengono in mente anche le sue primissime canzoni…Ulisse per esempio. E non ne cito un’altra, non nota, della quale non cito il titolo (anche se lo ricordo benissimo !!!) e della quale ricordo tutto il testo parola per parola…Forse Rocco Papaleo potrebbe riproporla prima o poi ! Era bellissima. Dolce e stravagante.
Comunque restiamo su Foca....:
le scuse sono poche mi piacciono le foche
ma quando mi stringevi foca la voce mia era roca
adesso son ridotto male foca
e sniffo sempre - non è vero marescià –
adesso vendo dischi correndo molti rischi
se diverrò famoso finisce che ti sposo
ed in quel caso solo tu tornerai dal Polo
ma quando ballavamo foca la luce sì era fioca
Simpaticissimo Rocco Papaleo, non mi ricordo, però, la canzone foca; vedrò di colmare la lacuna, scaricandola da internet. Ciau, Piero
Scritto da: piero | 29/10/06 a 09:37
Beh è una canzone carina...
Diciamo che il valore è più affettivo.
Ciao Piero buona domenica !
Un bacione
Irene
Scritto da: irenespagnuolo | 29/10/06 a 10:29