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20/07/06

Commenti

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Pim

In passato si parlava di servizi segreti deviati, come se nell'ambito di questi vi fossero dei settori dediti a manovre oscure. Nel tempo, mi sono convinto che i servizi segreti sono deviati di default...

spank

Condivido quanto scritto da Pim.
Per quanto riguarda Farina credo abbia ragione Pansa, in italia i giornalisti sono già raramente dei cuordileone dell'informazione, figuriamoci se si arruolano nei servizi segreti (vedi Ferrara con la Cia)..
Il dilemma su Farina-Betulla tuttavia resta, un po' come il dot jekil e mr hide!
ciao ciao
spank ;)

m

e se fosse solo questione di VANITA'? candido, generoso, non so, non lo conosco, ma la vanità, il voler esser l'unico che conosce, che determina, che muove nell'ombra, che sapra veramente come è andata, quanti ne ha fregati nella vita...

antonio montanari

Candido...? Avrei qualche dubbio.
Frequenta il Meeting annuale di CL. E' un predicatore che anni fa aveva sulla stessa barca anche qualche esponente di Forza nuova (quelli delle bombe romane al manifesto)...
Candore? Dice di essere in guerra eccetera... In guerra esiste il candore? Forse è soltanto un fanatico furbo che si finge candido...

roberto casiraghi

Credo che il giornalismo debba essere un quarto potere, che affianca gli altri tre con il compito specifico di denunciare alla pubblica opinione le magagne della società e degli altri poteri.

Nel momento in cui un giornalista si fa pagare per prestarsi a propaganda manipolatoria egli è un traditore del suo ruolo e meriterebbe la radiazione dall'albo e qualche annetto di lavori socialmente utili.

Peraltro la situazione è complicata dal fatto che più o meno tutti i giornalisti si prestano occasionalmente o a tempo pieno a propaganda manipolatoria senza neppure il bisogno di essere a libro-paga dei servizi segreti.

Basta e avanza il fatto che il giornalista riceve il suo salario da un gruppo di potere che ha sempre una sua specifica agenda con affiliazioni, protezioni, obiettivi espliciti ed obiettivi nascosti.

Se il giornalista non si adegua al quadro di manipolazioni che gli viene richiesto, può andarsi a cercare un altro posto. E nessuno lo fa.

Quindi, fino a che il giornalista non avrà uno status e un'indipendenza simile a quella dei magistrati che gli consentano di svolgere il proprio lavoro senza condizionamenti, egli non sarà mai quarto potere ma solo quinta colonna delle organizzazioni economico-politiche prevalenti (industrie, partiti, mafie e servizi segreti inclusi.

irene

Ciao Roberto, hai ragione.
Ma il fatto è che "la catena dei poteri" e la storia del controllo lascia l'antico dilemma del "chi controlla il controllore " ? Non se ne esce se non muta il ...
Irene

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